Ciao!
Sì, sì, lo so. Ti avevo promesso che sarei passata a leggere questa storia non appena l'hai pubblicata, ma tra il tempo che è scarso e lo sai e i vari impegni sto recuperando in questi giorni le recensioni che avevo lasciato indietro da scrivere e le storie vecchie da leggere tra le quali, ovviamente, c'è anche la tua. Chiaramente mi sarebbe piaciuto leggere questa storia prima che la 12x01 fosse uscita ma, non potendo tornare indietro nel tempo né tantomeno resettare la memoria (XD), ti dico quali sono state le mie impressioni a prescindere.
La tua versione non è affatto male. La trama è plausibile: Dean trova Mary, insieme vanno al Bunker che trovano sotto attacco, accoppano l'antipaticissima donnina inglese e curano Sammy ferito e febbricitante. Niente male; in pieno stile Hurt&Comfort che so piacerti tanto con quel poveraccio di Sam ferito (mi fa tenerezza, lo sai XD) e sì, date le circostanze e come era finita la 11x23 ci sta. Ci sono dei dettagli, però, che mi hanno fatto un pochino storcere il naso.
Una su tutti è la scena iniziale tra Mary e Dean. Qui mi è proprio inevitabile fare il confronto con la puntata che ho visto, soprattutto considerando che quella scena mi è così piaciuta da averla vista più volte. Considerando che Mary non vede Dean da quando aveva quattro anni, era impossibile che lo riconoscesse immediatamente. Mi è piaciuto, invece, il fatto che Dean si sia voluto assicurare di chi avesse di fronte, sottoponendo Mary alla prova del coltello d'argento e dell'acqua santa.
Un'altra cosa che ho notato è che, in alcuni punti, forse sei andata un pelino fuori personaggi. Mi spiego meglio: il modo in cui Mary e Dean si salutano, ad esempio, sempre nella scena iniziale, suona un po' troppo teatrale.
Questo scambio: "-Mamma...sei veramente tu...-
-Sì, Dean, sono io!- (...)
-MAMMA!-
-Dean!-" suona un po' forzato, se si pensa che è Dean a pronunciare queste parole. Anche Mary risulta un po' troppo affettuosa verso il figlio appena ritrovato: non perché magari non lo sia, ma appunto, come ci stanno mostrando nella serie (anche se a te questa cosa non piace molto XD), lei è comunque di fronte ad uno sconosciuto. Nei trentatré anni in cui è mancata, Dean è diventato un uomo, un cacciatore, una persona totalmente diversa dal bambino di quattro anni che vive nei suoi ricordi e che, dopo neanche due secondi che l'ha ritrovato, nutra tutto questo affetto ed abbia tutto questo slancio nei suoi confronti suona un po' forzato. Stessa cosa vale per Sam.
Perdonami se sono un pochino critica verso questa cosa ma, a prescindere dal fatto che il fluff non rientra esattamente nelle mie corde (non quando è troppo, almeno), ce n'è così poco in Supernatural che quando ce n'è un po' di più se ne vede subito la differenza e la cosa, talvolta, mi fa storcere un pochino il naso. Poi chiaramente ognuno deve scrivere ciò che più gli piace, ma il rischio è quello di andare un pochino fuori rotta trattando una serie in cui il poco fluff che c'è è dosato con il contagocce.
Ho notato qualche refusetto qua e là - niente di grave, manca qualche accento sui verbi e un paio li ho trovati al presente, ma niente di che -; l'errore più vistoso è in questa frase "Sam iniziò a riprendere conoscenza piano piano, prendendo lentamente conoscenza di un dolore che... " dove è evidente la ripetizione di "prendere conoscenza". Per il resto, la scrittura è fluida e la lettura risulta scorrevole. :)
Un'ultima cosa che ho notato è che, in diversi punti, dopo i due punti vai a capo. Ad esempio qui: "Dean spiegò velocemente:
-Diciamo che il tuo paparino e la tua zietta hanno deciso di fare pace..." e non penso che fosse necessario. Ma non è un errore grave. :)
Detto questo, visto che mi sono dilungata troppo come al solito, ti saluto con l'augurio di ritrovarti al più presto tra queste pagine. Magari per Natale :D
Un abbraccio fortissimo, alla prossima storia! :D :*** |