Essendo una grandissima appassionata delle dolci Slice Of Life a lieto fine non ho mai avuto - purtroppo - l'occasione di leggere storie come questa. Inizialmente ero molto presa e coinvolta , già affezionata a quei personaggi di cui (nella prima parte della storia) hai saputo descrivere dettagliatamente alcune sfaccettature senza l'uso di troppe frasi futili. Leggere dell' AIDS mi ha piacevolmente stupita, ed andando avanti, man mano che le parole si facevano più intense, sono stati un colpo al cuore dopo l'altro. Fra quelle righe c'era così tanta emozione, dolore, verità. Ho amato il modo in cui tu abbia saputo raccontare una storia complessa, forte e tormentata in un solo capitolo. E' incredibile, non è assolutamente da tutti. Hai un grande talento. Più si legge e più si comprende il mondo celato all'interno dei personaggi che hai creato, non solo il solito adolescente dipendente dalle droghe, non solo la "solita" storia d'amore. Adoro il modo in cui tu abbia saputo inserire la sfera religiosa, è un aspetto del tutto interessante e non ho mai letto una storia che ne parli in questo modo. La parte finale mi ha lasciata davvero senza parole. Mi piace il climax che hai saputo creare, la profondità e l'intensità delle ultime righe danno a questa storia l'ennesima marcia in più. Storie come queste non si dimenticano. Parole come le tue non si dimenticano. E' davvero meravigliosa, ti faccio i miei più sinceri complimenti.

"Prendetevi cura della persona che amate e imparate a perdonarvi.", cos'altro potrei aggiungere? Hai già detto tutto tu.

Incredibile.

marta's corner

Caspita... insomma... wow. Cioè, sono senza parole, davvero. È una storia che ti mette sotto un aspetto del tutto diverso il dramma del contagio dell'AIDS, ma soprattutto il mondo della droga. E lo fa con una semplicità e una linearità sconvolgente! Ti sbatte una verità in faccia con cruda e drammatica serietà! Caspita, insomma... complimenti... che altro c'è da dire??