Recensioni per
Cuore pesante
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
31/08/18, ore 23:35

Ciao!
Allora, ho un'altra tua storia inserita tra le seguite e che spero di iniziare il prima possibile, al di fuori degli scambi. Intanto, ho continuato a retrocedere nel tuo profilo, alla ricerca di altri titoli interessanti, e questo è quello che mi ha preso alla gola.
Semplice, disarmante, mi piace l'immagine del cuore che viene appesantito da questo desiderio amoroso non espresso, che John continua a soffocare. trovo questo titolo bellissimo, adatto in modo particolare a questa piccola os e coerente con il genere "romantico"; anzi, è proprio l'accostamento con il genere che ne rende la percezione così sensibile e piacevole. E' un titolo che richiama i sentimenti, un conflitto interiore e un po' di sana malinconia. Che poi si va a unire magicamente con quell'atmosfera natalizia che permea il racconto.
Grammaticamente ho praticamente niente da dire. Forse l'unico consiglio riguarda questa frase:
ma ti colpisce d’una violenza tale da sconquassarti i sensi e sconvolgerti l’anima. -> con una violenza
Mi piace il ritmo frammezzato iniziale e finale, soprattutto, ma altri esempi simili ricorrono anche nel resto del testo. E mi piacciono le ripetizioni (che in realtà sono una figura retorica di cui a quest'ora non ricordo il nome e che tu padroneggi alla grande, inserendole al momento giusto). Donano a tutto un tono lapidario, appesantito, molto marziale e pressante; la voce del narratore in questo modo sembra incalzare John, quasi infierire, e mi piace proprio perché si addice alla caratterizzazione di questo personaggio. E' perfetto per esaltare lo stato d'animo con cui John percepisce quest'uscita con Sherlock. Alcune virgole, invece, tendono a dividere troppo (parlo per lo più di quelle tra soggetto e verbo).
Mi piace, come al solito, il modo in cui usi gli apostrofi: ne fai un uso abbondante ma sempre ben ponderato, tanto da caratterizzare con maestria il ritmo del testo. Inoltre donano al registro linguistico un'intonazione più colloquiale, familiare, che ben si adatta all'uso della seconda persona. Una seconda persona che tu padroneggi egregiamente e che ho trovato perfettamente immersiva, con alcuni tocchi davvero bellissimi, come il rigo iniziale in cui inserisci "oh" in mezzo a una delle frasi.
Infine ho amato i dettagli, da il modo in cui hai descritto l'essenza caotica e frenetica del natale soprattutto a Londra ai particolari come la palla di neve e i "Christman cracker". E mi lego all'atmosfera per farti i complimenti sul modo in cui hai creato una specie di "silenziatore" intorno ai due personaggi: hai iniziato descrivendo i rumori della città, poi c'è la parte centrale del racconto in cui tutto ciò che conta è l'interazione tra loro due e l'atmosfera interna; e poi sul finale i suoni riacquistano volume e riprende corpo l'atmosfera esterna. Molto, davvero molto bello il modo in cui hai dilatato il tempo della narrazione. Complimenti!
Parlando dei personaggi, li ho trovati entrambi molto convincenti, soprattutto John; e credo che questo sia dovuto perché la seconda persona indaga la sua, d'introspezione.
Sherlock si evince soprattutto dai gesti e dai dialoghi: ho ritrovato la sua schiettezza, quel modo tutto suo di confessare e di mettere per un attimo, in maniera goffa e incerta, la sua sicurezza arrogante da parte. Va' dritto al punto quando confessa, e lo fa sempre con quell'intonazione da "elementare, Watson". Mi piace il modo in cui hai caratterizzato i suoi gesti, lui che guarda per terra, lui che affronta la situazione pensando di non poter essere amato, lui che comunque vuole una reazione, cerca di provocarla.
E John! il modo in cui sai rendere il suo registro linguistico attraverso parole e punteggiatura mi incanta ogni volta. Sento la voce del personaggio, quello della serie (ovviamente quella del doppiatore italianoXD) che strascica le parole tra i denti, che le urla con quel suo modo quasi soffocato. Vedo i suoi atteggiamenti impulsivi, quegli scatti quasi rabbiosi con cui agisce, sembra volerlo strozzare ma poi lo abbraccia. C'è il suo fare comprensivo, il suo lasciarsi conquistare dalla mente di Sherlock ancora una volta. C'è il modo in cui Sherlock riesce sempre a sorprenderlo e a lasciarlo senza fiato. Mi piace anche l'accenno al suo balbettare quando è sorpreso nervoso o sconvolto. Davvero, hai fatto un lavoro eccellente, come sempre. Si vede che ami i dettagli da come li curi - e per me, che questo tratto lo condivido, non sai che gioia è leggerti e cercarne e scovarne sempre di nuovi. Adoro la tua cura, e anche solo per questo ti dico grazie. Sono felice di averti scoperto.
Credo di aver detto un po' tutto: il testo scorre che una volta, il ritmo è perfetto, reso magico dall'uso sapiente che fai della punteggiatura e delle figure retoriche; e la caratterizzazione dei personaggi e tridimensionale. Chapeau!
A presto!

Recensore Master
24/03/17, ore 17:14

Son d'accordo con il giudizio parola per parola

E' una scena dolce, con uno Sherlock imbranato nei sentimenti come me lo sono sempre immaginato eppure coraggioso (infatti fa lui il primo passo) , una scena breve e coinvolgente

Mi piace il linguaggio che scegli di usare, a tratti quasi ottocentesco quasi a voler fondere lo Sherlock moderno (che magari può "dichiarasi" a Watson proprio perchè vive ai giorni nostri) e lo Sherlock di Doyle, più tormentato e "trattenuto" facendo venire fuori un uomo completo, nè ragazzone troppo cresciuto nè fumatore invecchiato anzitempo

Recensore Master
12/02/17, ore 11:41

valutazione del contest: Reverse Canon, di Setsy
Koa__ con: Cuore pesante
Grammatica: 9.75/10

e olezzo (di) terra bagnata; dentro una palla (di) vetro; manca la preposizione “di”, sono certa, per distrazione.

Stile: 15/15
Non sarebbe corretto rifarsi a quanto già conosciuto di un autore, ma non posso fare a meno di affermare che mi aspetto un ottimo livello di stile in una tua fanfiction e che non ti smentisci mai. Sono sempre strabiliata quando leggo le frasi che escono dalla tua tastiera, mani, testa e cuore. Mi sento fragile come il cracker spezzato e lieve come la neve che vortica nella palla di vetro in una finzione da fiaba. Per questo il punteggio è assolutamente pieno, senza se e senza ma. Dare un valore poetico al suddetto cracker in teoria è impossibile, in pratica l’hai fatto.
Le cose inanimate diventano personaggi con una loro introspezione; il profumo del vino, la nebbia palpabile, le luci natalizie, assumono importanza grazie al tuo stile sicuro e insieme delicato, quello elegante di un’autrice che sa l’effetto che vuole ottenere, che siano momenti nei quali parla soprattutto al lettore o quelli in cui all’improvviso sono i protagonisti ad occupare tutta la scena.
Le descrizioni sono evocative e come si dovrebbe “mostrano ma non spiegano”. La voce un po’ tremante di Sherlock è assolutamente intuibile dall’immagine del sorriso storto che fa capire che le parole verranno plasmate dalla sua forma, gli occhi brillanti che si velano raccontano una trasformazione che coinvolge tutta la sua persona.
La struttura delle frasi è audace e nel contempo ineccepibile, come l’incipit: “Vibra, la notte”. ― con il verbo all’inizio che da forza alle parole, anche se l’azione è irreale, si può dire. Sono John e Sherlock che la percepiscono così, viva come l’eco del loro tumulto interiore.
La narrazione in seconda persona, che non è certo la più semplice, ti riesce perfettamente perché anche se con questa impostazione il protagonista è uno ― John in questo caso ― non dai più importanza a lui che a Sherlock, non si riduce tutto ad un “POV”. Fantastico.

IC: 15/15
Naturalmente, come ho detto ai tuoi colleghi di contest, in questo caso l’IC ha dei ‘permessi’ dovuti alla mia richiesta di una storia che mostri la coppia in un momento non canonico, che quindi entro certi limiti poteva prendersi delle libertà.
John, il personaggio che introduce la storia, è giustamente mostrato come quello più consapevole dei suoi stati d’animo, eppure più controllato, abituato a gestirsi, potrei dire.
Non è certo un vigliacco, ma sa che è stata la paura a bloccarlo fino a quel momento, qualcosa che credo accetti con difficoltà; le ginocchia che paiono non volerlo sorreggere richiamano la zoppia ‘fantasma’, come se fossero sempre le gambe ad inviargli segnali psicosomatici di disagio.
Sherlock sembra il più debole, e proprio per questo cede per primo e non può fare altro che riversare amore e sconforto fuori di sé, su John, perché lo non lo odi per aver taciuto, o lo odi per aver parlato. E non è una contraddizione sbagliata, è una richiesta confusa, fatta da un uomo che è ancora un bambino in certe situazioni, la cui gelosia lo porta a fantasticare di uccidere tutte le donne che girano intorno a John, ma certo non a mettere in atto nessuno di questi piani.
Che si è accorto che la sua corazza di ghiaccio ha miseramente ceduto il primo giorno (o il primo minuto?) perché ci sono incontri decisi dal destino e l’unica soluzione è arrendersi…

Titolo: 3/3
Semplice senza essere banale, è il riassunto del contenuto che andremo a leggere. Il cuore di John appare pesante in modo più concreto, fatto di sangue e muscoli che dolgono; quello di Sherlock, appesantito di pensieri che volano via in battiti veloci quando il suo amato lo bacia, stringendogli un polso in modo da ricevere questa oppressione che si libera.
Bellissimo, e non sono fan dei titoli in italiano per storie tratte dai telefilm!

Aderenza al Reverse Canon scelto: 10/10
Purtroppo, assoluta! Anche se nella quarta serie si fossero decisi a dare ai fan una ‘Johnlock’ come si deve, la storia l’hai consegnata comunque prima del suo inizio. Tanta passione, dolcezza e baci bagnati di neve ce li possiamo proprio scordare. Forse le lacrime, quelle sì. Degli spettatori, intendo.

Trama: credibilità e originalità: 9/10
La credibilità è assoluta: questa one-shot è il tipico esempio di pagina mancante della sceneggiatura ufficiale; quello che avremmo dovuto vedere, che sarebbe stato logico e giusto. Londra addobbata per le feste deve essere di grande effetto, creando uno scenario incantevole che aiuta questi personaggi a lasciarsi andare, come se fosse proprio impossibile non partecipare di tanta vita. Una trama minimale, perché è chiaramente l’introspezione a fare la parte del leone, il che essendo una storia breve lascia le giuste proporzioni. Questo va a leggero discapito della voce originalità.
Il genere romantico e la narrazione tutta incentrata sulla dichiarazione d’amore sono la combinazione favorita per mettere insieme una coppia bellissima che non si è realizzata sullo schermo/pagina/tavola; è un contest di edite, quindi non potrei sottrarre più di un punto, visto quanto, appunto, è perfetta per la credibilità.

Gradimento personale: 2/2
Ho amato tutto di questa storia. La certezza del finale positivo ― deciso, non aperto ― come da bando; la caratterizzazione impeccabile dei protagonisti, le parole struggenti, quel mostrare amore quasi scusandosi di provarlo. Il rammarico del tempo perso che evapora nella felicità che inizia in quel momento. E quel cracker traditore che con Natale non c’entra nulla (chi lo metterebbe a tavola?)e che adesso mi scricchiola direttamente nelle orecchie. Questi sono i dettagli che fanno la differenza.
Totale:63.75/65

Devo fare una specifica, per chi potrebbe leggere la valutazione: il cracker è un mio fraintendimento, il che vuol dire che anche se si fosse parlato di grissini, mi sarebbero piaciuti moltissimo anche quelli! ^__^

Recensore Master
07/12/16, ore 14:47

Ciao!
Visto che la quarta stagione ormai è alle porte, come sempre mi è tornata la voglia di leggere di Sherlock&John per immergermi nelle atmosfere di Doyle, magari nel tentativo di capire qualcosa dei nuovi episodi (dopo lo special, credo di aver smesso di nutrire speranze riguardo al ricevere risposta ai miei dubbi). La tua storia è sicuramente abbastanza "classica" visto che riguarda il loro passare da amici a coppia e la dichiarazione di Sherlock, ma l'elemento che hai aggiunto e che ti ha dato l'ispirazione, una frase tenerissima e al tempo stesso molto vera, la rende originale e perfetta. Soprattutto da leggere sotto Natale con la neve che cade fuori dalla finestra e una cioccolata calda fra le mani.
Viviana

p.s. ti segnalo un errore: "siate giunti sin lì" (è un "siete")

Recensore Junior
02/11/16, ore 00:38

Leggendo la tua storia mi è sembrato di stare dentro a quelle palle di vetro, isolata da tutto il resto del mondo, dove l'unica emozione che prevale tra le altre è proprio la pace, quel "finalmente" tanto aspettato e sofferto da John. Lo stile di scrittura è molto ricercato, raffinato e diretto.
La scelta di scrivere in seconda persona mi sembra azzeccata e poi mi piace molto come giochi con le parole, le espressioni. Insomma, ho apprezzato davvero il tuo lavoro.
"È Natale. Tu sei John Watson e sì, finalmente l’hai vista, la felicità."
Ho amato tantissimo soprattutto questa parte, che poi rappresenta il finale.
Probabilmente questa recensione non è nulla di ché, ma spero vada bene.
A presto.

Recensore Junior
19/10/16, ore 17:20

Ciao! ho appena letto la tua one shot e mi è veramente piaciuta molto, ci tenevo a dirtelo. Mi sono emozionata, il discorso si Sherlock è stato toccante. Complimenti!

Chiara.

Recensore Veterano
19/10/16, ore 16:55

Ciao :) come detto su twitter è davvero un racconto meraviglioso, mi ha fatto emozionare anche!
Adoro Chopin e la canzone che hai abbinato.
Con le descrizioni sei molto brava e l'ambiente è perfettamente descritto dunque, oltre alle emozioni di Sherlock e John
"E t’ha guardato. E i suoi occhi erano così belli, così tanto… Per un divino istante hai addirittura avuto la sensazione che fosse quello il momento adatto. Dovevi dirglielo e dovevi farlo subito. Perché da troppo tempo quel ti amo ti tormentava sonni e pensieri, divenuti non più sereni. Le avevi proprio lì, quelle parole, sulla punta della lingua."
bellissimo anche questo d'amor tormento che hai scritto di John. A mio parere è proprio così che si sente ogni qual volta lo guarda e magari, quando sono vicini più del solito, quindi ti faccio i complimenti :)
La dichiarazione d'amore di Sherlock è sentita e bellissima! Oltre al fatto per me hai ben reso l'idea di drama queen quale lui è :P
Ma è davvero bellissimo ciò che dice oltre a come lo dice, in un lieve sussurro proprio da Sherlock a mio parere
Il bacio finale è per completare la bellezza di questo racconto, ce lo vedo proprio come l'hai descritto e mi piace :)
Un racconto ricco d'emozione e sentimento, ancora complimenti!

Recensore Master
19/10/16, ore 01:03

Ciao! Questa OS mi è piaciuta tantissimo!! La dichiarazione di Sherlock è così struggente!! Finalmente si è deciso a prendere l'iniziativa, perché mi sa che John non lo avrebbe mai fatto! Per lui erano già perfetti così, e poi non ha mai creduto veramente che Sherlock potesse amarlo. Del resto, secondo il detective, i sentimenti sono un difetto chimico, o almeno lo erano. Tutte le regole, però, hanno un'eccezione, e John è la sua. Il bacio che si scambiano alla fine è perfetto nel suo essere imperfetto (uno scontrarsi indeciso di labbra...).
Questa storia va direttamente tra le mie preferite!!
Sei bravissima!! 😊

Alla prossima!! 😊

Recensore Junior
18/10/16, ore 22:56

Mi è piaciuta da morire (ma lo avrai già capito dal mio "wow" nel commento di twitter!). 
La scena è breve, ma intensa, quasi magica. Questo Sherlock che finalmente decide di confessare ciò che prova. Questo John che viene travolto dalla sua confessione e si da mentalmente dell'idiota per non essersene accorto prima. Il bacio finale, un bacio disperato e pieno di passione e desiderio. Tutto bellissimo, davvero.
Anche le descrizioni, i pensieri e lo stile in generale sono azzeccatissimi. Da quel piccolo stralcio di conversazione tra Sherlock e John, sei riuscita a tirar fuori qualcosa di grandioso.
Brava! ;)