valutazione del contest: Reverse Canon, di Setsy
Koa__ con: Cuore pesante
Grammatica: 9.75/10
e olezzo (di) terra bagnata; dentro una palla (di) vetro; manca la preposizione “di”, sono certa, per distrazione.
Stile: 15/15
Non sarebbe corretto rifarsi a quanto già conosciuto di un autore, ma non posso fare a meno di affermare che mi aspetto un ottimo livello di stile in una tua fanfiction e che non ti smentisci mai. Sono sempre strabiliata quando leggo le frasi che escono dalla tua tastiera, mani, testa e cuore. Mi sento fragile come il cracker spezzato e lieve come la neve che vortica nella palla di vetro in una finzione da fiaba. Per questo il punteggio è assolutamente pieno, senza se e senza ma. Dare un valore poetico al suddetto cracker in teoria è impossibile, in pratica l’hai fatto.
Le cose inanimate diventano personaggi con una loro introspezione; il profumo del vino, la nebbia palpabile, le luci natalizie, assumono importanza grazie al tuo stile sicuro e insieme delicato, quello elegante di un’autrice che sa l’effetto che vuole ottenere, che siano momenti nei quali parla soprattutto al lettore o quelli in cui all’improvviso sono i protagonisti ad occupare tutta la scena.
Le descrizioni sono evocative e come si dovrebbe “mostrano ma non spiegano”. La voce un po’ tremante di Sherlock è assolutamente intuibile dall’immagine del sorriso storto che fa capire che le parole verranno plasmate dalla sua forma, gli occhi brillanti che si velano raccontano una trasformazione che coinvolge tutta la sua persona.
La struttura delle frasi è audace e nel contempo ineccepibile, come l’incipit: “Vibra, la notte”. ― con il verbo all’inizio che da forza alle parole, anche se l’azione è irreale, si può dire. Sono John e Sherlock che la percepiscono così, viva come l’eco del loro tumulto interiore.
La narrazione in seconda persona, che non è certo la più semplice, ti riesce perfettamente perché anche se con questa impostazione il protagonista è uno ― John in questo caso ― non dai più importanza a lui che a Sherlock, non si riduce tutto ad un “POV”. Fantastico.
IC: 15/15
Naturalmente, come ho detto ai tuoi colleghi di contest, in questo caso l’IC ha dei ‘permessi’ dovuti alla mia richiesta di una storia che mostri la coppia in un momento non canonico, che quindi entro certi limiti poteva prendersi delle libertà.
John, il personaggio che introduce la storia, è giustamente mostrato come quello più consapevole dei suoi stati d’animo, eppure più controllato, abituato a gestirsi, potrei dire.
Non è certo un vigliacco, ma sa che è stata la paura a bloccarlo fino a quel momento, qualcosa che credo accetti con difficoltà; le ginocchia che paiono non volerlo sorreggere richiamano la zoppia ‘fantasma’, come se fossero sempre le gambe ad inviargli segnali psicosomatici di disagio.
Sherlock sembra il più debole, e proprio per questo cede per primo e non può fare altro che riversare amore e sconforto fuori di sé, su John, perché lo non lo odi per aver taciuto, o lo odi per aver parlato. E non è una contraddizione sbagliata, è una richiesta confusa, fatta da un uomo che è ancora un bambino in certe situazioni, la cui gelosia lo porta a fantasticare di uccidere tutte le donne che girano intorno a John, ma certo non a mettere in atto nessuno di questi piani.
Che si è accorto che la sua corazza di ghiaccio ha miseramente ceduto il primo giorno (o il primo minuto?) perché ci sono incontri decisi dal destino e l’unica soluzione è arrendersi…
Titolo: 3/3
Semplice senza essere banale, è il riassunto del contenuto che andremo a leggere. Il cuore di John appare pesante in modo più concreto, fatto di sangue e muscoli che dolgono; quello di Sherlock, appesantito di pensieri che volano via in battiti veloci quando il suo amato lo bacia, stringendogli un polso in modo da ricevere questa oppressione che si libera.
Bellissimo, e non sono fan dei titoli in italiano per storie tratte dai telefilm!
Aderenza al Reverse Canon scelto: 10/10
Purtroppo, assoluta! Anche se nella quarta serie si fossero decisi a dare ai fan una ‘Johnlock’ come si deve, la storia l’hai consegnata comunque prima del suo inizio. Tanta passione, dolcezza e baci bagnati di neve ce li possiamo proprio scordare. Forse le lacrime, quelle sì. Degli spettatori, intendo.
Trama: credibilità e originalità: 9/10
La credibilità è assoluta: questa one-shot è il tipico esempio di pagina mancante della sceneggiatura ufficiale; quello che avremmo dovuto vedere, che sarebbe stato logico e giusto. Londra addobbata per le feste deve essere di grande effetto, creando uno scenario incantevole che aiuta questi personaggi a lasciarsi andare, come se fosse proprio impossibile non partecipare di tanta vita. Una trama minimale, perché è chiaramente l’introspezione a fare la parte del leone, il che essendo una storia breve lascia le giuste proporzioni. Questo va a leggero discapito della voce originalità.
Il genere romantico e la narrazione tutta incentrata sulla dichiarazione d’amore sono la combinazione favorita per mettere insieme una coppia bellissima che non si è realizzata sullo schermo/pagina/tavola; è un contest di edite, quindi non potrei sottrarre più di un punto, visto quanto, appunto, è perfetta per la credibilità.
Gradimento personale: 2/2
Ho amato tutto di questa storia. La certezza del finale positivo ― deciso, non aperto ― come da bando; la caratterizzazione impeccabile dei protagonisti, le parole struggenti, quel mostrare amore quasi scusandosi di provarlo. Il rammarico del tempo perso che evapora nella felicità che inizia in quel momento. E quel cracker traditore che con Natale non c’entra nulla (chi lo metterebbe a tavola?)e che adesso mi scricchiola direttamente nelle orecchie. Questi sono i dettagli che fanno la differenza.
Totale:63.75/65
Devo fare una specifica, per chi potrebbe leggere la valutazione: il cracker è un mio fraintendimento, il che vuol dire che anche se si fosse parlato di grissini, mi sarebbero piaciuti moltissimo anche quelli! ^__^ |