Prima rec premio del contest: Mr Holmes, I suppose
Cara, eccomi qui, finalmente, e per prima cosa ti devo ringraziare.
Se non avessi partecipato al contest probabilmente questa storia non l'avrei letta - sul fandom di Sherlock sono un po' novellina, nemmeno un anno, conosco ancora pochi autori - e sono qui che sento gli occhi che mi brillano e fanno le stelline.
E' semplicemente meravigliosa, con questa allegoria che è il tema che sostiene tutta la narrazione. Una trama semplice, uno stile elegante e una interpretazione personale sono proprio il mio tipo di storia preferita!
Il mare, con i suoi misteri, pericoli e bellezze, è veramente adatto a parlare dei turbinosi affetti di questa coppia insuperabile, che ha dovuto prima perdere quasi tutto per ricostruirsi insieme.
Mi piace che il punto di vista sia quello di John, il mio preferito: è più... colloquiale? E' più credibile che sia lui a fare, in certo qual senso, rilfessioni che anche noi possiamo ascoltare?
Era già un naufrago, ma non si accorgeva di essere gettato su una riva. La sua vita era solo un "niente", quello del suo blog.
Poi ha provato com'è essere presi dalla marea e di nuovo essere ributtati sulla spiaggia ed è la differenza a dare misura alle cose.
La vita con Sherlock è pericolo, ebbrezza, passione.
Le parole come perle, come preziose lacrime di Luna, come tesori leggendari sono raccolte e tenute come il più inestimabile dei tesori da Sherlock, per sempre.
Sono entusiasta di tutto, e poi... sei ancora in Scozia, ci vivi?
è uno dei ricordi di vacanze più bello della mia vita! la spilla non la conosco, l'anello iralandese ce l'ho, invece.
Che nostalgia, che vicinanza ho sentito con te!
non vedo l'ora di recensire il resto, ormai ho piena fiducia!
baci al whiskey di grano,
Setsy

Ma che bella!! È breve ma emozionante, con un ritmo che ti culla davvero come un'onda di mare, dall'inizio alla fine.
La Scozia ti ha addolcita o sbaglio?
-H

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Ben ritrovata!........in una OS così, tutto sommato breve, hai sorprendentemente saputo racchiudere tutta la "loro" storia, con l'atmosfera immediatamente magica del loro incontro, dell'accorgersi reciproco che "l'altro" era qualcuno di speciale mai incontrato prima, il trovarsi fianco a fianco, in piena sintonia, in avventure misteriose, la condivisione di uno spazio completamente corrispondente all’idea di casa come di un luogo unico ed insostituibile. Ma, soprattutto, hai fermato in poco spazio ed in parole misurate ma dense di significato (“…dolce e doloroso a un tempo…”) l’immagine di un grande amore che non riusciva a trovare la via per uscire alla luce, finalmente libero di esprimersi. Un sentimento forte e trascinante come il mare, che impegna tutte le forze di chi si lascia sì trascinare ma, improvvisamente, può ritrovarsi, come John, arenato sulla riva di un repentino abbandono. E appena il naufrago, con molto sforzo, riesce a rimettersi in piedi, sia pure con un grosso carico di dolore e di solitudine, ecco di nuovo la marea, ecco di nuovo Sh, con la sua trascinante unicità. Tutto espresso in poche parole, tutto fissato in quella spilla (Luckenbooth) così importante: idea narrativa veramente originale. Bella storia, scritta con cura, com’è tua abitudine. Grazie.

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Hai uno stile veramente incantevole: è ricco, elaborato ma al tempo stesso fluente e questa storia si srotola morbida come fanno le onde sulla spiaggia. Mi ha colpito molto il continuo usare la metafora del mare e del naufragio per parlare di tutt'altro, dei sentimenti: come le maree i sentimenti si mostrano e si ritraggono, in continuo divenire. E anche la citazione all'inizio della storia è proprio giusta.

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Ciao! La tua storia mi è piaciuta molto. La trovo sognante, poetica e un tantino malinconica. Quello che conta, alla fine, è che si ritrovano sempre. Nonostante la marea, loro resistono, ed insieme possono affrontare qualsiasi cosa. :)

Complimenti! Alla prossima!! :)

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