Rispetto alla data di pubblicazione della fanfiction direi che sono piuttosto in ritardo, ma ho letto giusto ieri sera questa storia facendomi un giro sul fandom e, MIODDIO, quanto mi è piaciuta *^*. Sono una grande amante di SP sostenitrice della Creek, infatti quando sono diventati canon ho gridato in tutte le lingue del mondo.
La tua storia è scritta veramente bene, non ho trovato errori e l'ho letta con fluidità. A tratti ho trovato anche il tuo stile di scrittura e descrizione delle scene simile al mio, mi sono rispecchiata molto nell'utilizzo e nella scelta delle parole! Ho apprezzato anche TANTISSIMO la caratterizzazione di Tweek e Craig. Sono convinta che Craig sia un personaggio molto schivo e che sotto la giacca di pelle (adoro) nasconda più di quanto si possa immaginare. È lui quello a cui l'altro manca di più e che fa di tutto per non abbandonare il suo pensiero. Tweek maturo e diverso, che ha abbandonato alle spalle tutti i suoi nervosismi e il suo terrore per la vita, mi piace tantissimo e l'ho trovato anche estremamente verosimile. :)
Mi sono piaciute l'ambientazione, lo sviluppo dei dialoghi, l'introspezione dei personaggi, la descrizione così pulita e romantica della scena rossa, mi sono commossa, giuro! <3 e tutto questo in una sola OS! È sempre un piacere trovare storie come questa! Per non parlare del finale:
"Tweek sentì l'altro farsi strada dentro di lui, e ad ogni spinta che assestava, ad ogni gemito che gli rubava tra le labbra, si rendeva conto che tutto quello che gli serviva era lì, davanti a sé, e che l'unica cosa che gli aveva impedito di marcire, in quel posto dimenticato da Dio, era il ricordo di quel ragazzo, dei suoi capelli corvini tra le sue dita, del suo profumo sulla sua pelle".
Colui che se n'era andato per non marcire, aveva sempre mantenuto in vita la sua ragione di vita, che per l'appunto non era marcita. Io boh, ci sono rimasta di sasso anche se era una cosa così semplice!
Parte preferita della storia:
"Quando Tweek aprì gli occhi, trovò la vastità del cielo a sovrastarlo. Dicevano che la notte fosse buia, nera come la disperazione, come il vuoto in cui ci si ritrovava quando tutto andava storto. Nessuno, però, faceva mai riferimento alle stelle, piccole chiazze di luce sparpagliate nell’oscurità. Era sempre più facile guardare all’evidenza piuttosto che alle piccole verità che c'erano nascoste dentro. Immerso nei suoi pensieri, Tweek fece un altro tiro, e si chiese se le stelle del suo passato fossero vere, o solo schizzi di tinta."
Sono una grande amante delle descrizioni celesti, questa è assolutamente meravigliosa <3
Non posso che farti ancora tantissimi complimenti, sei davvero brava! Se mai vorrai scrivere un'altra Creek, o un'altra storia su questo fandom, sappi che ti leggerò sicuramente! :3
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