Recensioni per
Un gatto nella notte
di Padmini

Questa storia ha ottenuto 63 recensioni.
Positive : 63
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/01/17, ore 16:36

Posso? Gli amici di Greg mi stanno sulle scatole. Ecco, l'ho detto.
Davanti al bullismo, in qualsiasi sua forma non c'è '' scusante'' che tenga. Sherlock è bizzarro, si questo non è un mistero, ma non c'è '' stranezza'' che giustifichi un attacco in massa contro una persona sola. Greg ha fatto una cosa meravigliosa, incurante delle conseguenze, e i suoi amici se davvero si ritengono tali dovrebbero esserne fieri, non manifestare preoccupazione.
La fine è davvero dolcissima.... Greg e Sherlock che dormono assieme sono pucciosissimi....

Recensore Junior
11/11/16, ore 17:06

Bello. Bello bello bello. Davvero bello.
L'ho g detto che è bello? Perché sennò posso ripetertelo: bello!!
Scherzi a parte, mi è piaciuto davvero tanto e, adesso, inizio ad avere delle aspettative dalla storia e spero di leggere presto il continuo😊😊
A presto
Yujo

Recensore Master
11/11/16, ore 16:15

Questa storia mi piace sempre di più, davvero e non vedo l'ora di un aggiornamento perché mi piace moltissimo il mio in cui è scritta oltre che come stai caratterizzando i personaggi. E penso sia questo ciò che me la sta già facendo amare, e nonostante sia solo il secondo capitolo. Quello che, almeno secondo me, nelle AU di questo genere stona sempre un pochino, è il fatto che si prenda Sherlock Holmes (o John, o Lestrade, in questo caso) e lo si trasli esattamente com'è nella serie, in un contesto in cui è più giovane. Nel tuo caso, al contrario, invece che dare a entrambi i personaggi una caratterizzazione identica a quella che conosciamo nella serie, e che sarebbe poco verosimile perché le persone col tempo cambiano e crescono e maturano dall'adolescenza all'età adulta, hai estrapolato un paio di caratteristiche primarie, esaltandole. Lestrade non è tanto colui che fa amicizia facilmente e che è da molti ben voluto, ma è colui il quale ha un forte senso di giustizia (che si presume, perché lo fai intendere, che sarà questo che un giorno lo condurrà a entrare in polizia) e soprattutto è l'unico a vedere qualcosa in Sherlock Holmes. E io non credo che sia andata poi in maniera tanto diversa, negli anni che non abbiamo visto. Io sono sicura del fatto che Lestrade abbia visto un qualcosa in Sherlock, qualcosa che ha portato i due a collaborare e Lestrade a rischiare la carriera tutte le volte che lo lascia avvicinare alla scena di un crimine. Lestrade è un bel personaggio, almeno quello che stai costruendo qui, e mi piace l'introspezione che stai facendo attorno a lui. Ricca di particolari e parecchio credibile.

Dall'altra parte, invece, c'è Sherlock. Che qui vediamo dagli occhi di un Greg che ne è affascinato e al tempo stesso si sente in dovere di proteggerlo e, chissà, forse anche di capire chi sia quel ragazzino e come mai stia da solo. Sherlock viene visto da fuori, la sua caratterizzazione non è sviscerata, ma quanto fai intravvedere è sufficiente a far capire cos'hai in mente per lui. Sagace, brillante, acuto, ma anche estremamente solo e al tempo stesso incapace di mentire e di fingere di esser qualcun altro. Sherlock non fa finta di non essere borioso e altezzoso, semplicemente lo è senza pensare alle conseguenze. In questo capitolo, poi, oltre a notare un avvicinamento tra i due si vede anche (forse?) un rapporto conflittuale con la famiglia. Magari per via della lontananza di Mycroft? Azzardo a pensare, ma magari sbaglio.

Insomma, questa storia mi sta piacendo moltissimo, ecco.
Spero di trovare presto un aggiornamento.
Koa