Recensione Premio per il contest "Ignotus - Indovina chi?"
Ciao, eccomi qui per la prima recensione che ti spetta. Ho scelto questa storia perché era una delle più recenti e ho pensato che ti potesse far piacere un parere. Per le altre, se hai delle preferenze fammelo sapere al più presto.
Le storie originali hanno sempre il loro fascino, perché prive di un background. Hai libera fantasia, quindi non ti puoi poggiare su nulla e devi fare tutto da sola. In altre parole, richiede capacità diverse da quelle richieste per una fanfiction.
Ho visto una buona base, un abbozzo di mondo molto interessante e ben costruito, anche se non esce fuori granché. Mi ha sorpreso la realizzazione di un'idea così complessa in uno spazio così ridotto. Lo stile è semplice, il testo però si legge fluido e scorrevole. La lettura è omogenea e coinvolge nella piccola narrazione.
La tua protagonista è un personaggio particolare, molto complesso e ricco di sfaccettature, che mi ha fatto mangiare le mani perché non ha avuto abbastanza spazio quanto meritava; in altre parole, dev'essere sviluppato, ma c'è già molta carne a fuoco. Il suo personaggio mi sembra ambiguo e "macabro", non so se riesco a farti capire come: si comprende che la sua preoccupazione verso i bambini e le persone a lei care è sincera, non è morbosa ma un po' ossessiva, come se ella temesse ripercussioni da parte di qualcuno di pericoloso. Allo stesso tempo, però, è affascinante perché misteriosa ed è calcolatrice; serba molti segreti che a malapena ci hai fatto intravvedere e che lasciano molte domande in sospeso. Mi è piaciuta, davvero. Ha un potenziale tutto da incrementare e sarebbe davvero bello scoprire cosa si cela nel suo passato e nella sua vita in generale.
Jason è un bambino cresciuto, con un passato non facile alle spalle(ho dedotto) ma che grazie a Cynthia ha potuto vedere la luce. Ha la sua fiducia nei confronti della donna è cieca e incrollabile, le sue paure sono quelle di chi ha vissuto sulla sua pelle l'orrore e che riconosce, perché vissuto in prima persona, l'importanza del lavoro della donna. Anche lui mi ha incuriosito molto.
La trama è molto piccola e presenta molti buchi, non perché tu non abbia saputo scrivere questa storia, ma perché è come una pagina di una storia molto più grande che da sola si ha difficoltà a comprendere fino in fondo.
Posso solo immaginare cosa sia passato per la mente dei genitori del bambino adottato; cosa scatenerà la scoperta di questi chip all'interno dei bambini orfani di cui ella si occupa.
Il finale mi ha inquietato in un certo senso, proprio per la particolare "ossessione" di questa donna, scrupolosa nel voler a tutti i costi controllare le persone della sua vita, per proteggerla da non si sa cosa. Ed è proprio questo non sapere che rende le sue azioni inquietanti: c'è davvero un pericolo dietro l'angolo o è lei che vuole il controllo su ogni cosa?
Lettura interessante, su cui mi piacerebbe sapere di più:D
A presto! |
