Oh <3. Una carica di dolcezza frizzante e avvolgente, mai stucchevole ma talmente densa da poterci annegare. Andiamo con una parvenza di ordine.
Complimenti per il titolo, a me è piaciuto molto: amo i titoli in lingua "originale", almeno quanto li odio quando sono buttati lì, ovvero quando l'autore sceglie una frase a caso in lingua straniera perchè fa figo e ce la appiccica. Invece questo proverbio giapponese era calzante e perfetto, e ha dato un tocco in più -eh sì, mi piacciono molto i tuoi titoli, anche se non credo che ne troverai mai uno che mi piaccia più di "Horror Vacui", ahah, con quello hai alzato un'asticella difficile da superare-. A proposito di HV -sì, lo so, la storia è finita e io devo smetterla di ritirarla fuori ogni due secondi- più leggo altre tue storie e più non posso far altro che apprezzare maggiormente HV: le varie cose che hai scritto sono belle in modi molti diversi tra di loro, ma mi danno tutte modo di capire quanto lo stile cupo e cruento che hai usato in HV non fosse ASSOLUTAMENTE quello a cui eri abituata; anzi, forse era la cosa che si allontava di più dalla tua confort zone. Quindi, ripensandoci adesso che ti conosco come autrice un po' più a tutto tondo, non posso che rinnovarti i miei complimenti per come l'hai scritta, spostandoti in una zona per te non così familiare. Ok, adesso che ho detto questa cosa che non c'entrava assolutamente niente con questa OS, ma che ti volevo dire ora che mi è venuta in mente perchè altrimenti me ne sarei scordata, possiamo andare avanti.
Ho ritrovato in "Kodomo" la stessa atmosfera che ho respirato in "Mi hai fatto tremare tutta la notte"; dirò di più, nella mia testa questo somiglia molto a un sequel di quella -anche se il contesto cambia-. Perchè la dinamica tra Madara e Sakura è la stessa, solo che si arricchisce di una confidenza e un'intimità sempre maggiori, quelle di una coppia consolidata, e attecchisce la dolcezza che comunque in loro quando li descrivi non manca mai -anche se si manifesta a pugni e quasi stupri-. Ho apprezzato moltissimo il pov di Madara, vede il mondo con quell' humor nero che mi fa sciogliere; ti cali molto bene nei suoi panni, è AU ma non riesco a cogliere neanche un aspetto OOC... sarà perchè ormai ci sono entrata pienamente in questa proiezione che dai della coppia, e allora appena leggo di loro scatta una specie di riconoscimento. Questa storia mi ha fatto tanto ridere -ROCK LEE! ROCK LEE AL CORSO PREPARTO! ROCK LEE AL CORSO PREPARTO CHE SALUTA I GIOVANI GENITORI! PORCAPALETTA!- , questi pazzi dei tuoi personaggi quando interagiscono insieme hanno una carica esplosiva...ma, come sempre, noto che le risate con te non sono mai fini a se stesse. Perchè mi ha anche trasmesso tanto, mi sono emozionata; e sarò scema a emozionarmi con una OS che si autodichiara comica e leggera, però davvero, c'è della poesia nel modo che hanno Madara e Sakura di amarsi. Non forzi mai i tuoi personaggi, li rispetti, non cerchi mai di portarli a degli standard che li rendano una coppia convenzionale. Lasciandoli così liberi di agire secondo quelli che sono i loro schemi, hai permesso loro di ritagliarsi la loro personalissima concezione dell'amore. E non lo dici mai esplicitamente, non ce lo sbatti in faccia, ma riesce comunque a raggiungere sottopelle, e poi a far fermare un po' a riflettere a fine lettura, quando non si sta più ridendo. Lo stesso dialogo iniziale tra Madura e Sakura, in cui Madara si comporta oggettivamente male ed egoisticamente, sapendo già che amerà la sua famiglia ma partendo sempre col suo grugno... è più forte di lui, per metabolizzare una novità deve fare prima il procione incazzato. E insomma, ogni donna avrebbe chiesto il divorzio. Invece Sakura -e ok, era una scena comica, quindi magari le reazioni era enfatizzate- reagisce incredibilmente bene, non si fa buttare giù, lo prende addirittura in giro... perchè lo conosce, lo accetta, lo ama e si fida di lui, e confida che, nonostante tutto, lui amerà il loro pupo come ha amato lei dopo le iniziali resistenze. E boh, non so spiegarmi troppo bene, però questa è una dimostrazione discreta e quotidiana di cosa sia essere perfetti l'uno per l'altra. E Madara mi ha profondamente intenerito -e lo ha fatto restando IC, questo di per sè è un ENORME risultato- con la sua curiosità verso la paternità, e dunque i suoi sconclusionati approcci coi colleghi -Hashirama futuro papà che chiama Mito resterà nella storia, mi ha stesa; come Deidara spupazzato come una bambola di pezza- per cercare di capirci qualcosa, la rassegnazione ad essere della crew dei futuri genitori fanatici ed esaltati, il grugno duro con cui si fa trascinare al corso preparto ma... la devozione che ha comunque per la sua famiglia, il modo in cui si preoccupa non appena Sakura dice 'ai', il modo in cui cerca di contenere l'emozione quando sente sua figlia muoversi...
aaah, sarà che sono in un periodo emotivamente instabile, però quella scena mi ha messo i brividi.
Guarda, sono seria, questa storia per me è un inno all'amore. Che è sempre un po' dolceamaro e sconclusionato, mai perfetto; i tuoi Madara e Sakura sono così: un po' schizzati, abbastanza caciaroni da farsi sbattere fuori dal corso preparto, che non si prendono troppo sul serio e non pretendono chissà cosa l'uno dall'altra, ma sono lì a mettersi a vicenda le toppe sopra alle mancanze di ciascuno. E saranno così anche da genitori, non saranno i più bravi ma ci metteranno tutti loro stessi.
Ah, sì, lo stile è come sempre impeccabile e scorrevole, coinvolgente, rende la lettura davvero un piacere.
Grazie davvero per questa storia <3 |