Benvenuta in questa sezione. Come tua prima ff, “I miss you, Sherlock” mi è sembrata positiva, nel senso dell’inizio di un percorso che può portare a buoni esiti. Hai giustamente scelto un argomento, l’immediato post-Reichenbach, su cui si sono, e si stanno, spendendo migliaia di parole, da quel 15 gennaio 2012 della messa in onda di TRF (guarda che non ho una memoria così ferrea, ho “googlato” i miei dubbi). È sicuramente ricca di potenzialità espressive, per esempio, l’angoscia soffocante di John nel trovarsi il vuoto accanto, con la consapevolezza che, chi gli era vicino, aveva un ruolo insostituibile nella sua vita. Gli Autori nel fandom hanno trovato splendide ispirazioni, pescando in questo pozzo senza fondo di dolore e di grandi sentimenti inespressi. L’hai fatto anche tu, ripeto con un esito positivo. Ci sono, se mi permetti, delle cose che trovo opportuno annotare. Se ti serviranno per il futuro, meglio, altrimenti ritieniti assolutamente libera nella tua espressione. Cito una frase: (“…guardandoti nei tuoi splendidi occhi…”) che tu fai scorrere nel pensiero di John, ormai deciso a farla finita. L’aggettivo “splendidi”, ma è un’opinione personalissima, mi sembra un po’ fuori luogo per un uomo come Watson che ha, alle spalle, una ruvida vita da soldato ed un carattere che, ritengo più che probabile, non lo indurrebbero ad affermazioni simili. Un po’ troppo OOC , insomma. “…la carico con le pallottole…”: secondo me, per far risaltare ancora di più l’impossibilità di John di parlare e pensare senza Sh, non andava specificato con che cosa l’arma è stata caricata. Per finire: un po’ più di virgole nei posti giusti, avrebbero alleggerito la prosa. Modalità “trovareilpelonell’uovo” off: comunque la tua ff l’ho letta, non mi è passata inosservata.

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Ciao JaneWatson! :)
Prima di recensire la tua storia volevo ringraziarti per aver debuttato qui su EFP con una fanfiction su Sherlock... ed imparticolare sulla JohnLock! Già questo è un ottimo biglietto da visita ;)

Per quanto riguarda la storia in sè, mi è piaciuta. L'introspezione di John, i suoi pensieri e ricordi (che malinconia ricordare l'ingresso in Baker Street dopo 2 anni dalla sua morte!)... purtroppo un John che possa fare questa "pazzia" è plausibile. Mi è piaciuto rivisitare il lutto provato per la morte della persona amata e ancora di più il dolore (altrettanto intenso) delle occasioni perse che non torneranno mai più. Unica pecca: ho desiderato che fosse più lunga!
Ah: il riferimento alla caduta dell'ospedale è stato terribile, sappilo... non mi sono ancora ripresa dal trauma! XD ottima stoccata finale per chiudere. Poi, avendo letto in precedenza la frase "sei stato un gran coinquilino per quanto puoi esserlo tu" che mi ha fatto sorridere (poche parole per descrivere Sherlock in maniera efficace... anche se non mi dispiacerebbe affatto condividere l'appartamento con quel sociopatico -in questo mi sento molto vicina al masochista John XD) ti perdono ;)

Spero di leggere altre tue storie, a presto!
~Larka
 

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