Recensioni per
Sonno
di Tide

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/12/17, ore 14:03
Cap. 1:

ciao!
Scusa il ritardo co cui arriva l ultima recensione! Mi dispiace moltissimo.

Prima di tutto volgio farti i complimenti per l originalit che hai dimostrato sia nella trama sia nello stile. Devo dire che è un azzardo non indifferente prendere da esempio un grande autore (non facile e dallo stile riconoscibile subito), ma hai fatto un bellissimo lavoro. Hai reso la storia dark e cupa, la prima persona è davvero adatta... e fa entrare meglio nella storia e nei pensieri del protgaonista. Di soliro preferisco la seconda o la terza, ma credo che per quello che volevi fare tu, la prima è assolutamente adatta. La storia ha un gusto antico, e lo stile è fluido. Ache il lessico rispecchia il gusto di Poe, l impegno si legge davvero tutto, emerge in ogni singola parola. Riesce molto bene a catturare la attenzione del lettore. è corretta e coinvolgente. A me è piaciuta molto. Quindi complimenti!
Un bacio

PS
Scusami ma non mi finziona il tasto dell apostrofo ^^".

Recensore Master
04/04/17, ore 12:36
Cap. 1:

Recensione Premio per il contest "Sotto la maschera!"

Ciao!
Premetto che non ho mai letto nulla di Edgar Allan Poe, ma ho studiato in modo generale stile e opere.
Prima di tutto devo farti i miei complimenti per lo stile che sei riuscita a ricreare: ha saputo conferire un'aria "passata" alla storia. La scelta del narratore in prima persona ha ricreato la sensazione di un racconto di diario, un sorta di rapporto delle memorie del protagonista. Nonostante, però, lo scorrere fluido e placido, hai saputo gestire bene due cose: le continue inserzioni dei commenti del protagonista, che via via, a volte interrompendo il flusso dei suoi pensieri, andava a presentare membri familiari e vicende, con un distacco raffinato e sopra le righe di coloro che sarebbero diventati il fulcro principale delle sue elucubrazioni; e l'atmosfera contrastante dell'eccitazione "passata" e la sua semplicità e gli elementi e gli accenni "presenti" che calavano l'intera storia in un clima macabro e decadente, che raggiunge il culmine nella fine così drastica e allo stesso tempo chiarificatrice dell'introduzione.
Non c'è nella trama un vero "programma": il narratore parte con un'idea - quella di spiegare perché non vuole dormire - e finisce con il narrare un pezzo della sua vita, il quale è legato all'obiettivo iniziale che si prefissa, ma la fine non torna a chiudersi, rimase sospesa sul pezzo passato della sua vita, sentenza e spiegazione dell'inizio e allo stesso tempo brusca focalizzazione sull'evento macabro in sé, il quale non è solo motivazione della sua paura ma diventa protagonista del racconto quanto lui. (Non so se ho spiegato bene ciò che voglio direXD)
Mi piace la caratterizzazione dei personaggi e il loro ruolo all'interno della vicenda: abbiamo il narratore che si presenta, attraverso il suo tono, maturo e mesto, fatalista e succube della sua paura, ma narratore perfetto e coinvolgente di questo macabro mondo; abbiamo la sua famiglia, che ci appare normale e ai margini, una famiglia unita e posata, discreta con i padroni di casa e nella vita di tutti i giorni. E poi abbiamo il cugino e la moglie: mi piace come tu l'abbia descritto testardo e come, alla fine, hai trasformato tale aspetto in una macabra disperazione che rifiuta la realtà; e la moglie vita e morte allo stesso tempo, più una si affievolisce più l'altra diventa forte, in una commistione di gradazioni che si soprappone e resa alla perfezione. Hai anche trattato con occhi antichi la malattia del sonno - ottimo il titolo, diretto e senza altri indizi, perché non ne servono - mostrandola come un arcano mistero che sconvolge le vite di questa felice e normale famiglia.
La tua storia mi è molto piaciuta e ho apprezzato la capacità di immergerti in uno stile così "fuori moda" ma che ha un grande impatto sul lettore. Complimenti!
A presto!:D