Recensioni per
It will kill you
di Blablia87
Wow, piccola e delicata ma al contempo complessa, come ci hai abituata. Non si sa mai se e quando virerai nell'angst, per cui mi sono approcciata alle prime frasi guardinga, sentivo che non si stava parlando di un vero pericolo mortale ma temevo ci fosse un plot twist nel plot twist :-D |
Hai colmato il vuoto dell’attesa con un piccolo, prezioso gioiello. La tua ff, pur nello spazio ristretto in cui l’hai fatta nascere e respirare, è carica di varie tematiche importanti che ruotano intorno al nucleo magnetico dell’amore che lega Sh e John. Innanzitutto, secondo me, hai messo in primo piano il momento importante del dirsi quello che, ormai non si può più nascondere. Da quello che possiamo capire, è proprio colui che ha difficoltà a relazionarsi con gli altri, cioè Sh, a prendere l’iniziativa di liberare l’energia repressa di quello che si è acceso nel suo cuore. Due sono gli elementi “strategici” molto indovinati dal punto di vista narrativo, che voglio mettere in evidenza, sempre tenendo presente che, comunque, si tratta del mio punto di vista. Il primo è rappresentare quel momento decisivo e che tanto ha scatenato la fantasia degli autori nel fandom, il secondo è quale POV privilegiare per far rivivere quella fondamentale circostanza che, considerando il modo di lavorare di Moffat e Gatiss, forse non avremmo la gioia di vedere nemmeno nella ormai prossima Season 4. Per quanto riguarda la prima esigenza narrativa, e cioè la dichiarazione che libererà ed allontanerà finalmente “l’elefante nella stanza”, hai costruito una sceneggiatura originale e perfetta nel suo “allontanare” il luogo fisico dell’avvenimento, facendolo “tradurre” in delle immagini su un monitor, quasi a proteggerne la preziosità. Così assistiamo da lontano, con discrezione, a quel momento. Sh e John diventano due fiammelle che, avvicinandosi, si fonderanno in un’unica fonte di luce e di vita. L’altro aspetto, che condivido pienamente, è la scelta, appunto, del POV di chi deve trasmetterci quell’attimo: non poteva essere altri che Mycroft, il “deus ex machina” nella vita di Sh e, ora, anche in quella di John. Qui lo sentiamo combattere con il suo algido autocontrollo (“…Vorrebbe capire. Prevenire…”) frutto di una deformazione professionale ma anche, probabilmente, di sfortunate esperienze familiari ed affettive. Sh rappresenta una parte fondamentale nel suo cuore, forse l’unica in grado di portare un soffio benefico di sentimenti ed emotività nella sua vita. Addirittura si potrebbe pensare che, nel momento in cui lo schermo gli trasmette l’immagine dolce di quelle due figure che si avvicinano l’una all’altra, egli provi un qualcosa di simile all’invidia ed al desiderio inespresso di poter anche lui amare ed essere amato da qualcuno, accettando pure il rischio di un grave stravolgimento nella sua vita. Sh lo ha fatto e non è morto. |
Ciao carissima! |
Preziosa piccola chicca, che ci fa capire che ci sei ancora e che sei sempre in magnifica forma! |