Buonsalve!
Sono il tuo Babbo Natale personale del Giardino di EFP per regalarti una recensione, si spera bella e soddisfacente.
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Presentazioni preimpostate a parte, innanzitutto spero vivamente che tu abbia passato un bel Natale perché è il minimo che possa augurare e sperare!
So anche quanto può essere un po' difficile essere soddisfatti scrivere basandosi semplicemente su un prompt che è solo una parola ma sono qui per dirti che è stato un lavoro più che buono, immerso deliziosamente nella magia del Natale e nella stagione invernale che si affaccia burbera nella sua prepotenza o delicatezza, a seconda della giornata o del periodo (il dettaglio delle mani sempre fredde è stato minuzioso quanto azzeccato).
Sai, io mi sono rispecchiato molto facilmente nella sua protagonista in tutto e per tutto, sia nel modo in cui cammina per le strade con attorno un sacco di persone diverse e tra le più sconosciute sia quando fa le riflessioni sul Natale, attualmente che nel passato.
Anche io vivo il Natale in questo modo che considero più spirituale che si discosta da ogni concezione materialistica o religiosa, con le giuste credenze negli anni più consoni e la gioiosità di bellezza e prosperità che viene fuori; è una cosa proprio spontanea, nonostante ovviamente le brutte cose non finiscono lì in quel momento.
Nonostante io DETESTI i maglioni, dal punto di vista simbolico è stato bello leggere di come lei sia riuscita a dare a quel dono una bellissima importanza personale, riuscendo ad andare oltre il fastidio che può provocarle e dandogli un valore altissimo, come se fosse una protezione, uno scudo, la propria casa in assenza del calore del suo corpo e della sua anima.
Mi è capitato di dare molto peso a oggetti che gli altri mi hanno definito volentieri insignificanti o banali regalati da persone care, per cui capisco benissimo la sua psicologia e come il suo cuore possono battere per queste cose.
È una fanfic che risulta essere molto immersa nel contesto cittadino, è descrittiva principalmente ma per questo non disdegna e mette in terzo piano l'introspezione, portando la ragazza a vivere i pensieri, le particolarità natalizie e i suoi passi con un giusto amalgamarsi e una descrizione effettivamente scorrevole e ben delineata.
Difatti, anche il finale molto in linea con tutte le cose belle che porta il Natale, con la scoperta del fatto che il ragazzo è distante per un motivo comunque a noi non conosciuto profondamente ma comunque, tramite un abbraccio, è possibile dare un inizio a tutto quel lasso di tempo perso dal punto di vista della vicinanza fisica e godersi un periodo assolutamente delizioso e più carico di colore e di atmosfera.
Che dire infine, una fanfic scritta bene e ben calata nel prompt selezionato, con una delineazione abbastanza chiara di tutte le sue parti, con delle descrizioni dell'ambiente ottime e distinte introspettivamente parlando.
Un'immersione piuttosto fedele e positiva di quello che il Natale dovrebbe portare spiritualmente ed emotivamente a tutte le persone, nonostante tutti i problemi e le difficoltà: un po' di speranza e dolcezza, che un rincontro riesce a dare senza sé e senza ma.
Buon lavoro!
Un abbraccio forte,
Watashiwa |