Recensioni per
Dream of yesterday
di Watashiwa

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
30/07/18, ore 13:42

Ciao Watashiwa!
Eccoci qui, ho letto altre cose tue per capire il tuo stile e alla fine ho deciso di recensire proprio Dream of yesterday perché mi è piaciuta particolarmente.
Trovo questa OS molto equilibrata: amo in maniera speciale i “dietro le quinte “e quando sono fatti bene come in questo caso, possono tranquillamente sostituirsi alla realtà.
Molto interessante il percorso a ritroso in ricordi molto dolorosi ed è ottimo il fatto che tu non abbia cercato di dare spiegazioni sulla scomparsa della sorella, lasciando tutto sospeso, hai restituito quello che probabilmente l’Amy bambina ha vissuto. A sei anni sei consapevole solo del dolore della perdita il resto è inarrivabile. Questa sfuggevolezza porta con sé un senso d’impotenza e d’ incomprensione degli eventi che è ben riportato nel testo.
Anche il fatto che Amy chieda di restare sola gestendo in autonomia la regia, rende la canzone un momento intimo chiudendo un cerchio ideale con il fatto che non esegua mai questo pezzo in pubblico.
Quando ho scelto questo pezzo, prima di leggerlo sono andata a riascoltare la canzone leggendo il testo, cosa che, ho scoperto dopo, tu stesso consigliavi di fare. 
Le citazioni dei versi della canzone, sapientemente incastonati nella trama del racconto, donano un’ancora al susseguirsi dei pensieri della protagonista, concludono un ciclo e segnano l’evoluzione dell’azione mentale.
A livello di stilistico ho notato che apprezzi le strutture complesse, ricche di incisi e subordinate. Questo stile è difficile da gestire perché se non sapientemente calibrato al posto di valorizzare la storia con un linguaggio ricco e articolato la penalizza perché rende poco fruibile la lettura. In questo caso però ciò non accade e la storia scivola via velocemente senza rendere necessarie riletture pe comprendere appieno il concetto e questo, per chi aspira ad una scrittura complesso è senza alcuni dubbio un plus.
Grammaticalmente non ho riscontrato nulla, non che le lo aspettassi 😊.
Bellissima e struggente la conclusione. Il brano finisce, tornano amici e collaboratori.
Quel “Hallo” che dà il titolo alla canzone, suggella non la fine del dolore ma almeno la sua accettazione.
Si torna nonostante tutto al presente
Amy saluta la sorella “Ciao”. Tu chiudi magistralmente la finestra sui più intimi pensieri della cantante e la tua OS.
Credo che leggerò altro di tuo.
A presto Crisan

Recensore Master
18/05/17, ore 15:14

ciao,
Allora non conosco tantissime cose sugli Evanescence anche se la cantante è una delle migliori voci rock che abbia mai sentito in vita mia....
Non sapevo precisamente la storia che si celava dietro la canzone prima di poco fa ma posso dirti che mi ha veramente colpito sia Hello in sè come canzone ma anche come la storia che hai costruito, drammatica e sofferta che da alla povera Amy un motivo in più per sentirsi fuori posto e incompresa dal mondo
Anche l'aggiunta di alcune strofe di Hello sono azzeccate e arricchiscono la storia con un fare molto descrittivo e profondo dando modo di leggere una storia lineare ma che non annoia e prende emotivamente fino alle viscere, immedesimandosi nella tristezza degli eventi e del pezzo che Amy registra in sala.
Secondo me se la stessa Amy la leggesse, a parte tutta la sofferenza dietro che è innegabile, la gradirebbe molto perchè la vedrebbe come un tributo ben scritto, dolcissimo e significativo per la sua sorellina ed è bello quando i fan fanno qualcosa di artistico per i beniamini che ascoltano o seguono.... semplicemente capisco il gesto.!
Ti faccio i miei complimenti per la meraviglia che hai scritto, è stato emozionante leggerla e scoprire cose nuove!
ciao
Sky!

Nuovo recensore
26/03/17, ore 00:00

Oddio sì!

Ho sempre sperato che Amy suonasse Hello al pianoforte prima o poi dopo tutto questo tempo che è sulle scene musicali, ma evidentemente è un qualcosa di profondo da dare totalmente a chi ascolta il gruppo.

Questa introduzione un po' sciocchina per dirti che a mali estremi, mi sono buttata sulle fanfiction e questa mi è piaciuta tantissimo per il taglio drammatico e l'introspezione che gronda in ogni rigo.

È bello leggere la storia tra Amy e Bonnie (a me i nomi francesi piacciono perchè sono estremamente dolci) e il fatto che tra le due c'è sempre stato un rapporto unito e sulla conoscenza, ho potuto avvertire all'inizio l'entusiasmo di Amy per l'arrivo della sorellina, il fatto che volesse proteggerla e starle accanto è stato dolcissimo.

Lo stile poi cambia in favore del dramma e del mistero che c'è a riguardo, si percepisce il dolore che Amy si porta dentro da lì fino al giorno in cui registra la canzone per l'album ma anche in famiglia c'è quel senso di cupezza e dolore che traspare colpendo a fondo.. a me ha fatto questo effetto.

Posso dire che è una storia profondissima e che sono rimasta piacevolmente sorpresa di come hai narrato gli avvenimenti, dando un'impronta viva e quasi inquietante sulla sorellina defunta, che riesce a tormentare Amy probabilmente per tutta la vita.

Da una fan accanita degli Evanescence dal lontano 2003, hai fatto un ottimo lavoro!

Recensore Master
16/02/17, ore 22:32

Ciao! Eccomi, sono qui per lo scambio del giardino di Efp...
Conosco gli evanescence dal lontano 2004 da quando uscì il loro primo disco... ma tutto questo che c'è dietro non lo sapevo... non sapevo della morte della sorella e della sofferenza di Amy nascosta nelle canzoni...
Ho trovato questa One shot molto intensa, carica di ricordi di un passato vissuto con innocenza e felicità, almeno fino alla misteriosa morte della sorellina.
Hai saputo amalgamare bene le parole della canzone con i ricordi introspettivi di Amy.
Molto bella!
Complimenti!
A presto
Ladyhawke83

Recensore Master
09/02/17, ore 14:33

Neanche a me piace molto né la narrazione al presente, né in prima persona ma, come hai scritto nelle note, in questo caso funziona. Funziona maledettamente bene.
I pensieri della protagonista sono resi in modo così intimo, così ravvicinato, che sembra di essere proprio dentro la sua testa.
La malinconia regna sovrana, il dolore dei ricordi (anche dei momenti più tragici) non è vivo, ma quasi addolcito dal tempo, com'è naturale che sia.

Non seguo tanto gli Evanescence, quindi ho letto questa storia come se fosse un'originale, ma non credo che perda nemmeno un po' del suo fascino.
Ho apprezzato anche il fatto che gli inserti di lyrics non siano troppo invadenti. Per me li hai inseriti nella quantità giusta, e nei posti giusti.
Anche se l'idea più geniale di tutte è stata quella di chiudere la storia con una sorta di epifania, la decisione del titolo: hello.
Una parola semplicissima, elementare, infantile. Come se la protagonista non trovasse altre parole da dedicare alla sorella perduta. È un finale lapidario, ineluttabile, ma dolce al tempo stesso.

Si vede proprio che l'hai scritta con questa canzone nella testa, l'ho ascoltata e l'ho trovata molto bella, e soprattutto si accorda alla perfezione con i contenuti della storia.
Mi piace anche che tu abbia voluto mettere uno scorcio di speranza, di positività in mezzo al dolore e alla malinconia, ovvero la musica e ciò che la musica rappresenta per la protagonista: una vera e propria ancora di salvataggio.

Si sente la presenza costante della sorella perduta aleggiare in tutto il racconto, proprio perché aleggia costantemente dentro la testa di Amy. Un pensiero fisso, un lutto che non ha mai trovato né risposta e, di conseguenza, non è mai stato elaborato.
E io credo proprio che tu abbia reso in modo molto convincente tutto questo. 

Spero di rileggerti presto!
Alla prossima,

Silvar

Recensore Master
27/01/17, ore 20:46

Ciao!
Sono un Babbo Natale segreto dal Giardino di Efp --- scusami tanto per il ritardo con cui arrivo, ma sono contenta di esserci, almeno çWWWWWç anche perché questa tua one-shot, ti dirò, mi è piaciuta parecchio. Un paio di volte sono stata a un passo dall'avere le lacrimucce agli angoli degli occhi. çWç
Gli Evanescence sono una band che mi piace molto e naturalmente amo Amy di conseguenza, tuttavia non mi sono mai interessata molto ai fandom RFP - non so perché, immagino sia questione di gusti XD comunque sia, farci questa piccola incursione mi ha lasciata piacevolmente soddisfatta e sorpresa, perché è stato molto bello leggere non solo dell'intimità dei sentimenti di Amy, ma in qualche modo della tua passione. Non so spiegarti bene come, né perché, ma si sente tantissimo la tua partecipazione alla storia della protagonista, il tuo amore per la canzone e il tuo interesse per la vicenda; inoltre, le tematiche sono state trattate con grande delicatezza, il che fa sempre piacere - spesso ho notato che certe RPF scadono nel cattivo gusto, specie quando affrontano temi come la morte, ma non è stato affatto il tuo caso. Mi è piaciuto molto vedere la band e in particolare Amy dipinti con così tanta umanità, è stato davvero dolce e triste allo stesso tempo; e, soprattutto, è bello trovare qualcuno che scriva su qualcosa che viene dal suo cuore e non dalle mode del momento (non faccio esempi, ma spero di essermi fatta capire). XD c'è qualche errorino di grammatica (per esempio, ho visto un "sentì" che avrebbe dovuto essere "sentii" in quanto in prima persona) e di battitura, ma non è nulla che davvero renda difficoltosa la lettura - basterà una rilettura in più in futuro ;)
Nel frattempo, complimenti! La one-shot è molto fluida e toccante, sono felice di essere passata di cui.
Un bacione, a presto ^_^

Recensore Master
08/01/17, ore 21:58

Buonasera,
Io sono il tuo babbo Natale segreto e sono qui per recensire la tua storia che ho scelto, perché ho scoperto un tempo gli Evanescence e mi sono piaciuti subito, e poi devo ringraziare Amy per avermi fatto scoprire il vasto mondo della musica di genere metal.
Dunque, quando stavo leggendo questa storia, mi sono sentita attraversare da una sensazione di gioia e leggerezza perché io questa cantante l'ho apprezzata e adorata moltissimo tempo addietro. E tra l'altro voglio anche ringraziarti perché io non sapevo che Amy avesse delle sorelle e per di più che una fosse morta, perché non tendo a informarmi sulla vita dei cantanti, più che altro vado alla ricerca dei loro ultimi album, se ne hanno pubblicati ancora e basta.
Dunque, quando ho cominciato a leggere la OS, mi sono sentita al fianco di Amy la cantante e quindi di essere solo con lei e percepire le sensazioni che ha provato nell'attimo in cui è ritornata indietro nel tempo a ripensare alla sua sorellina.
Io non so che cosa possa significare poter tenere in mano un fagottino, tra l'altro una bambina femmina, perché sono figlia unica e dunque non posso sapere quello che prova una madre nell'attimo in cui partorisce un nuovo bambino al mondo né tenerlo in braccio, però in quel momento ero assieme a a Amy e ho sentito tutto quello che lei sentiva.
Ed è stato bello, dolce e il tuo stile sembrava che stesse delineando la figura di Amy come se allo stesso tempo veniva disegnata su di un foglio. Per poter essere impressa nel tempo.
Mano a mano che sono proceduta, ho captato che sarebbe avvenuto qualcosa di terribile perché il tuo modo di scrivere stava divenendo più fermo, più tosto e deciso come se volesse prepararmi a un avvenimento importante. E difatti...
Ecco il misfatto, che mi ha lasciata sorpresa e triste. Più del solito, perché io un tempo Amy l'ascoltavo parecchio e quindi ci sono rimasta male perché avrei dovuto sapere di una cosa del genere.
Nel paragrafo in cui descrivi la situazione tetra della famiglia, nell'attimo in cui la madre fa ritorno a casa ed Amy vede il suo sguardo cupo e nero, mi sono sentita scivolare verso un abisso profondo e sentirmi parte di quel momento terribile di quando muore una persona.
Era tutto perfetto, con Amy che pensava alle future gioie, ai litigi con la sorellina e alla curiosità di quale persona sarebbe divenuta e invece, tutto scomparso. Poi però ho pensato ad una cosa che potrebbe anche non essere concorde con il tuo pensiero, ovviamente.
E se quanto è avvenuto alla famiglia di Amy fosse stato un segno, di poter far diventare lei una cantante? Io penso che alcuni fatti, alcuni avvenimenti siano stati fatti apposta per far divenire una persona quello che doveva già essere.
Magari sotto sotto Amy sarebbe potuta divenire comunque una cantante, ma doveva esserci un qualcosa per far sì che ciò che avrebbe voluto essere, potesse esplodere al suo interno.
Forse no, forse mi sbaglio e sono solo una che crede al destino e alle cose stupide del mondo. Anche se rettifico una cosa, e cioè che io non sempre credo a questi segni che avvengono nella nostra esistenza, dipende dal contesto.

Infine, il tutto condito da uno stile dolce e delicato e allo stesso tempo deciso e profondo. Mi è piaciuta.
Un po' in ritardo, ma ti auguro buon anno e spero che tu abbia passato una buona vigilia di Natale e un buon Natale.

Au revoir
(Recensione modificata il 08/01/2017 - 09:59 pm)

Recensore Master
25/12/16, ore 16:50

Ciao! Ti auguro tanti auguri di Buon Natale da un utente della pagina "Il Giardino di Efp" ;) Da brava Babba Natale segreta, eccomi qua a recensire una delle tue storie.

Adoro gli Evanescence, cominciamo da questo. Li ho conosciuti con Bring me to life che, insieme a My Immortal, resta la mia canzone preferita di questa band.
Sapevo della sorellina di Amy, proprio perché ne ha parlato, anche se poco, durante alcune interviste.
Che dire.. bellissima scelta quella di accompagnare questo flusso di emozioni con la canzone "Hello".
Mi sembra di vedere Amy davanti all'equalizzatore, che pensa a quella sorellina che non vedrà mai più, ma che è stata così importante per lei, lasciandole un vuoto incolmabile dentro. Hai reso tutto molto bene; pensieri, emozioni, ricordi.
Non ho nulla di ridire sul modo in cui hai trattato l'argomento; sei stata molto delicata. Chiunque ha perso qualcuno di importante può ritrovarsi in questa storia, che riguarda una persona famosa, ma che un tempo è stata una ragazza comune.
Solo un piccolo appunto: Ho deciso di scrivere questa canzone dopo quindici anni che la mia sorellina ci ha lasciati definitivamente, per via di circostanze misteriose. --> Ecco, secondo me l'ultima parte della frase non suona benissimo. Io direi: "Ho deciso di scrivere questa canzone dopo 15 anni che la mia sorellina ci ha lasciati definitivamente, in circostanza misteriose."
Nulla di grave. Solo un piccolo dettaglio.

Recensore Master
24/12/16, ore 19:53

Buona sera e felice vigilia di Natale! :D
Io sono il tuo Babbo Natale segreto ed ho scelto di recensire questa storia perchè amo particolarmente gli Evanescence ed ho sempre trovato immensamente triste e commovente la storia della sorellina di Amy, morta in circostanze talmente assurde e misteriose.
Ho trovato davvero bello questo tuo racconto, doloroso e struggente! Penso che sia davvero come dici tu, ossia che la musica abbia colmato dentro al cuore di Amy un vuoto profondo e del tutto impossibile da dimenticare; sono certa che l'abbia aiutata, in qualche modo, a sopportare in qualche modo il dolore, o quanto meno ad impedirsi di sprofondare nel baratro dopo la morte della sua amatissima sorellina.
Hai saputo rendere splendidamente la sofferenza di Amy e mi sono piaciuti un sacco i ricordi, i flashback sapientemente ricavati dal testo della canzone, ma non per questo meno originali. Ho avvertito ogni sua sensazione, ogni momento di dubbio e di paura... Ho percepito la sensazione provata dalla piccola nel non capire cosa fosse accaduto e nello scoprire, infine, che era ormai troppo tardi.
Significativa, seppur silente, la presenza dei compagni musicisti. In fin dei conti una band è come una seconda famiglia e sono certa che loro, più di chiunque altro, siano stati vicini ad Amy ed abbiano compreso tutto il suo dolore, aiutandola ad esprimerlo e ad esorcizzarlo attraverso la musica.
Il potere catartico del canto è qualcosa di indescrivibile e ti ringrazio per avermelo mostrato attraverso questo tuo splendido racconto.

Ti abbraccio forte, complimenti e Buon Natale. <3

 

Recensore Junior
21/12/16, ore 20:23

Ciao! Ho letto questa fic emozionandomi per la creazione di un missing moments molto approfondito e che rende giustizia all’emozionante cuore di Amy Lee che fin da piccola è emotiva e interessata a avere rapporti chiari con tutti, specie con quelli con la sua sorellina che purtroppo è morta
Non sappiamo troppo su di lei e la sua scomparsa ma hai creato una storia ben scritta e piena di sentimenti reali e crudi, avvolti nel mistero che possiedono sia Hello che il disco di cui fa parte
Bella e adatta a tutto quell’insieme di emozioni che gli Evanescence hanno sempre dato alle loro canzoni, raccontando una storia specifica… bel lavoro

Recensore Junior
14/12/16, ore 06:53

Conosco gli Evanescence ma praticamente li ho seguiti solamente nell'era di maggior successo dove estrassero Bring me to life e My Immortal... devo avere Fallen a casa da qualche parte, comunque!
Diciamo che è stata una fase e poi mi sono indirizzata verso generi diversi dal loro, anche se non è male (sempre che non si siano "rinnovati" o cose simili).
Pensa che è un disco così famoso che anche i non amanti del genere rock gothic hanno questo disco nei loro scaffali, tipo mia cognata, che probabilmente se le parlassi di generi musicali specifici sbiancherebbe dall'ignoranza :D
È stato un tuffo al cuore riascoltare Hello dopo tutti questi anni perché è una canzone personalmente drammatica, si sente dalla voce che c'è una sofferenza forte e pulsante e il racconto della storia di Bonnie ha fatto la differenza, credimi.
Questa one-shot è una specie di unione di vari generi, infatti ci sono inserti di song-fic missati a narrazione introspettiva e descrittività legata principalmente al presente che si mescola abilmente col trascorso della bella cantante...
Mi ricorda molto i miei compagni (fan) che dicevano che il gruppo era un misto di generi, e che era riduttivo definirli gothic oppure metal perché anche musicalmente erano molto di più... non penso che c'entri molto ma mi sembrava un'analogia carina da farti sapere.
Piuttosto chiaro il tormento che si porta Amy Lee e il fatto che già dalla tenera età, tende a creare dei legami e riconoscere quando le situazioni sono a suo sfavore e non le danno quella fiducia e quell'affetto che tanto ha richiesto e spera che siano spontanei anche da parte delle persone care.
Il suo struggente sentimentalismo comunica con l'ambiente esplicito di quel giorno piovoso e così misterioso ‒ componente esplicita nel raccontare il tutto, come se ci fosse stata un'immedesimazione nella protagonista ‒  ma anche nel presente mentre registra, si lascia andare e poi sente che le cose possano andare per il verso giusto, tenendo la registrazione e ricordando così gelosamente la loro storia.
Ad Amy hanno tolto quella porzione di felicità senza che lei abbia potuto fare qualcosa (non che poteva fare dei gesti, sia chiaro) e nella musica lei vede quel muro abbattersi e connettersi anche a realtà diverse e lontanissime dalla nostra, in modo da creare una specie di contatto e riabbracciarsi: è tutto molto dolce e vicino al messaggio della canzone secondo me.
Insomma, una shot molto cupa ma incisiva e reale in quello che ha da dire e penso che tu abbia dato lustro a tutti i personaggi che si mostrano nella loro accezione più umana e specifica, cercando di creare con Amy un contatto per darle ispirazione e il contatto per vivere bene il presente, nonostante quell'incubo di ieri a renderla solitaria e stressata.
Complimenti per la distanta storia!!! 

Recensore Veterano
13/12/16, ore 13:59

Ciao Watashiwa,
ho letto volentieri questo racconto e penso che tu sia riuscito a trasmettere bene le sensazioni che il tuo personaggio ha provato nel perdere sua sorella prima,  e doverlo cantare al mondo poi, a distanza di anni. In effetti, in circostanze come queste il tempo sembra non tracorrere mai, perchè lascia dentro una traccia indelibile dell'accaduto. Sembra sempre ieri quando si perde qualcuno, nonostante poi si cresca e la vita ci imponga sempre di proseguire nel nostro cammino. Complimenti per l'ottimo pezzo.

Un abbraccio

Luca