Quarta classificata al contest interattivo "Flashiamo!"
Grammatica: 8.1/10
Ci sono alcune cose da rivedere, ma tutto sommato non è male.
-"Quando era Helena Corvonero, la sua bellezza austera aveva attratto doni": 'attirava', qui bisognava mantenere lo stesso tempo verbale (- 0.20)
- "dai più belli abiti": 'bei', improprietà lessicale (- 0.20)
- "I desideri di un fantasma contavano poco per quell’oggetto, e non li mostrava": hai reso il complemento di vantaggio della prima proposizione (per quell'oggetto) soggetto della seconda, tramite un'impropria coordinazione con la "e"; la frase risulta così completamente sbagliata sul piano logico ( -1); "i desideri di un fantasma contavano poco per quell’oggetto, non era possibile vederli attraverso la sua superficie", ho provato a fornirti un esempio corretto, ma chiaramente sceglierai tu quello che preferisci.
- "le sue dita sottili giocavano spesso con ciò che li stava attorno, incuranti eppure allo stesso tempo percettivi verso ciò che li circondava": "gli stava attorno", improprietà lessicale (-0.20); "percettive" e "le circondava", visto che "dita" è femminile (- 0.20).
"Schiocca!": "sciocca", errore di distrazione (- 0.10)
Stile: 7/10
L'ho trovato disomogeneo, molto riuscito in alcuni punti, ostico in altri. L'andamento del testo non è sempre scorrevole, l'uso delle pause e della punteggiatura andrebbe calibrato meglio. Il lessico è vario e anch'esso risulta efficace in alcuni punti, mentre in altri è eccessivo o sottotono.
Ti faccio degli esempi. Alcune scelte lessicali, come "inviperita", e l'uso dei punti esclamativi mi sono sembrati note stonate perché affievoliscono la sensazione d'angst; è la stessa inpressione che mi ha suscitato il titolo. In questo contesto "inviperita" è un aggettivo poco efficace per esprimere il malessere di Helena, secondo me serviva qualcosa di più forte, un termine che non richiamasse alla mente la comicità; sempre per gusto personale reputo l'uso frequente dei punti esclamativi una scelta infelice, adatta a creare un effetto tragi-comico - più ce ne sono, più aumenta l'effetto.
"Adesso, invece, era una pallida ombra traslucida che gelava col suo tocco, semmai qualche sventurato aveva la sciagura di venire a contatto con ciò che restava di lei.": la frase non è molto scorrevole, complici le ripetizioni di "che", ed è poco chiara a una prima lettura; "proprio" al posto di "suo" toglierebbe ogni dubbio sull'agente del "toccare" (è Helena, giusto?) e "pallida ombra traslucida che gelava" suona ridondante.
"Il suo fiato, ricordò infelicemente assaporandone l’effimero sapore, aveva trapassato la sua figura e per un solo momento… un solo-maledetto-attimo… aveva potuto sentirne l’amato tepore. Un’illusione che aveva portato il gelo su di lei, unica reale e sempiterna presenza; così come lui aveva portato morte e distruzione laddove i suoi piedi avevano calpestato terra e le sue mani si erano tese.": questo periodo è a sua volta poco fluido, abbonda di pause nella prima parte, mentre nella seconda (da "così come lui") ne avrebbe bisogno, eppure ne è privo. Hai cambiato spesso tempo verbale, tant'è che non sono sicura di aver capito la tua flash: c'è un distacco di tempo, tra i ricordi inziali di Helena e lo Specchio ormai "vuoto"? Propendo per un sì, ma non si percepisce con chiarezza. Credo sarebbe stato opportuno segnalare questo distacco con un'impaginazione più netta.
Ci sono alcune immagini che mi sono piaciute molto e che mi hanno coinvolta, alcune te le segnalerò in "Sviluppo della coppia" perché incidono positivamente. Bellissimo il dialogo di Tom, con quel "Cedimi la tua colpa", o altre espressioni come "Bruciò di mesta rabbia" e gli occhi di Tom tanto neri da riflettere le "più venefiche voglie" di Helena. In sintesi, una forma più curata e scelte lessicali meglio mirate farebbero faville!
Titolo: 3.5/5
Il titolo mi piace abbastanza, però allo stesso tempo mi comunica un che di artificioso. Le fantasie di cui parli sono quelle di Helena davanti allo Specchio, e non è stata una cattiva scelta porle al centro dell'attenzione: è il modo in cui le descrivi che non mi convince del tutto. "Diafane" rimanda alla condizione di fantasma della protagonista, però mi fa pensare più a un contesto fiabesco che cupo: non mi sembra rappresentativo alla perfezione della trama, lo trovo troppo *delicato* in relazione al malessere di Helena, al suo veleno e all'angst che segnali. Tuttavia, questa tua scelta potrebbe essere fatta apposta: trasformare i personaggi nei protagonisti di una fiaba dark e catapultarceli dentro.
Insomma, mi hai diviso a metà, da un lato il titolo mi sembra poco convincente, dall'altro ingegnoso. Sarei stata pienamente convinta di fronte alla scelta di un aggettivo dalla valenza più cupa, con un impatto più graffiante.
IC: 15/15
Sei stata bravissima. La rabbia di Helena, i suoi sensi di colpa e la consapevolezza di essere stata tradita da Tom sono evidenti. Lei è descritta come "innamorata" del potere, riferimento al furto del Diadema, e dal modo in cui parla della sua bellezza, emerge anche la sua vanità. Insistere sul fatto che sia un fantasma e che non possa essere toccata, è sicuramente realistico. Anche Tom, seppur sullo sfondo, è ben delineato: attraverso i ricordi di Helena viene descritto come affascinante e ambizioso, capace di "toccare i tasti sensibili" e di saper ascoltare; vediamo quanto sia furbo, affascinante, calcolatore. È di grande effetto definire i suoi occhi "senza luce". Altro punto a favore è rintracciabile nel finale. Di solito Tom si "ammorbidisce", in molte fanfiction trapela l'idea che possa provare una sorta di sentimento amoroso, invece qui si ribadisce che "lui non aveva amato affatto".
Nulla da eccepire!
Sviluppo della coppia: 7.5/10
Mi dispiace davvero avere un parere così contrastante. La bellezza dello spunto iniziale c'è, è la resa che non mi convince, mi ha dato per tutto il testo una sensazione di artificiosità.
Mi spiego: Helena Corvonero davanti allo Specchio delle Brame, Tom Riddle che è come una miccia per lei e la riempie di veleno sono tutti aspetti interessanti - la presenza dello Specchio, oltretutto, aggiunge un tocco di originalità alla coppia e accresce quel senso di tormento dato dall'irraggiungibile; lo stile invece penalizza sul piano del coinvolgimento emotivo, ma non starò a ripetermi qui. Un altro punto a sfavore è il modo in cui viene usato lo Specchio delle Brame. So che sembra contraddittorio, visto che ho detto di trovarlo uno spunto originale, ma sul piano della veridicità dei sentimenti non mi convince. Se viene detto che i fantasmi non possono vedervi i propri desideri riflessi, come fa Helena a vederli comunque? Lo Specchio è inutile per lei, non le serve,
perciò sembra inserito "tanto per". Basarsi sui soli ricordi per mostrarci la coppia avrebbe reso il tutto più vero, più sofferto. Lo ribadisco, questa flash mi ha davvero diviso a metà.
Il mio coinvolgimento emotivo è stato invece massimo con "Ah, se un'ombra potesse piangere, vomiterebbe veleno!", espressione molto forte, graffiante, perfetta per esprimere angst e suscitare quel senso di disgusto e rammarico che prova Helena. Anche il finale è veramente bellissimo, tagliente, solenne: sembra una sentenza! "Lei aveva amato un riflesso, lui non aveva amato affatto" colpisce nel segno.
In sintesi, un buon risultato che poteva essere ottimo!
Totale: 41.1/50 |