Sara5x8,
molto piacere di conoscerti, io sono H a z e l, l'unica persona al mondo che non ha niente da fare la sera del 31 Dicembre e che, non sapendo come occupare il suo tempo recensisce a random così, tanto per non rivolgere lo sguardo alla pila di libri sulla scrivania.
Partendo dal presupposto che io amo già di per se America e Inghilterra come se non ci fosse un domani - e come ship forse anche di più, ho letto più che volentieri questa tua flashfic.
Diciamo che, purtroppo ho notato alcuni errori grammaticali che, come giusto che sia ti riporterò qui sotto.
- "Era una giornata tranquilla, tutto procedeva calmo e monotono. Per sfortuna Oliver odiava la monotonia.
Lui voleva il brivido della follia percorrerli la spina dorsale, voleva qualcosa di esaltante che occupasse quella giornata. Il pazzo desiderio di poter controllare e manipolare qualcuno fino all'esaurimento.
Aveva bisogno di una bambola di pezza da poter rompere e poi ricucire, e poi di nuovo rompere e di nuovo ricucire, fino a quando il giocattolo non sarebbe diventato obsoleto.
Vagò per la sua grande casa fino ad arrivare alla cucina, magari cucinare lo avrebbe distratto da quel tremendo e opprimente senso di noia.
Poi la fortuna gli sorrise. [...]" - si vede qualche difficoltà con l'uso della punteggiatura e nella struttura delle frasi ma nessun problema e niente che non si possa risolvere, io ero molto, molto peggio all'inizio. :)
"Era una calma e monotona giornata quella nella grande e lussuosa casa di Oliver. Ma sfortunatamente, lui odiava la monotonia. Ciò a cui lui ambiva, era il brivido della follia, quello che avverti percorrere la spina dorsale con l'illusione che possa durare per sempre. Lui voleva che qualcosa di particolarmente esaltante occupasse quella giornata." - non so, io lo trovo migliore, tu che ne pensi? Basta che sei d'accordo, altrimenti è tutto inutile. :/
- "[...] Qualcuno bussò alla porta della sua dimora.
Un sorriso a trentadue denti comparve sul volto di Oliver.
Con fare baldanzoso andò ad aprire la porta
- Ciao Oliver - Salutò il nuovo ospite
L'inglese andò incontro al suo nuovo passatempo e lo abbracciò e con voce gioiosa disse solo - Allan -
Per un momento il sorriso bonario di Oliver si tramutò in un ghigno inquietante, e i suoi occhi azzurri come il cielo, si riempirono di spirali magenta. [...]" - Ho notato che vai spesso a capo, però non sempre è necessario oltretutto in questo modo rischi di deformare la pagina. Io personalmente uso per i dialoghi queste "«" "»" perché le trovo più corrette, ma se tu vuoi usare i trattini va bene uguale è una scelta personale.
- "Improvvisamente qualcuno bussò alla porta della maestosa dimora e un gran sorriso si dipinse sul volto del ragazzo che, subito dopo iniziò, con fare baldanzoso, ad andare incontro al suo ospite.
- Ciao Oliver -, il nuovo arrivato fece un cenno di saluto, sorridendo.
L'inglese si avvicinò ulteriormente a quello che voleva definire il suo nuovo passatempo e lo abbracciò. Poi con tono gioioso pronunciò il suo nome, come per accoglierlo: - Allan. -
Per un momento il sorriso bonario di Oliver si tramutò in uno strano ghigno, mentre le sue iridi, azzurre come il cielo, presero una strana sfumatura magenta."
- "[...] Si avvicinò all'orecchio dell'americano e quasi in un sussurro lo chiamò
- Allan -
- Si Oliver? -
- Ho qualcosa che voglio mostrarti, ma tu devi promettermi che non lo dirai a nessuno -
Gli occhi del moro si illuminarono di una curiosità che non li apparteneva
- Lo prometto -
- Sulla tua vita? -
- Sulla mia vita -
Oliver soddisfatto della risposta, prese la mano di Allan e lo portò davanti a una piccola porta in legno colorata di un rosa pastello.
Lentamente Oliver aprì la porta.
- Ora ti mostrerò l'ingrediente segreto per i miei cupcakes- [...]"
- "Si avvicinò all'orecchio dell'americano, chiamandolo in un sussurro: - Allan. -
- Sì, Oliver? -
- Vorrei mostrarti una cosa, ma tu devi promettermi che non lo dirai a nessuno. - gli occhi del moro si illuminarono di una curiosità che forse non gli apperteneva, di fronte a quella proposta.
- Lo prometto. -
- Sulla tua vita? -
- Sulla mia vita. -
Oliver, soddisfatto della risposta, prese la mano di Allan portandolo davanti a una piccola porta in legno, colorata di un curioso rosa pastello.
Lentamente, l'inglese aprì la porta: - Ora ti mostrerò l'ingrediente segreto dei miei cupcakes"
- "[...] La porta dava su una lunga scalinata buia che portava in basso.
Allan piano piano iniziò a scendere i gradini.
Oliver chiuse la porta dietro di sé e il buio divorò tutto quello intorno a lui.
Con un sorriso sghembo e con gli occhi pieni di follia Oliver circondò il collo del ragazzo con le sue braccia e appoggiò il suo mento sulla spalla di Allan
- Sei pronto? - [...]"
- "La misteriosa porta dava su una lunga e oscura scalinata verso il basso, che sarebbe stata percorsa pochi istanti dopo dai due ragazzi, Allan, per primo. Oliver Chiuse la porta dietro di se lasciando che il buio divorasse tutto attorno a loro.
Con un sorriso sghembo e gli occhi iniettati di follia, Oliver circondò il collo del ragazzo con le sue braccia esili poggiando al contempo il mento sulla spalla del compagno.
- Sei pronto? -"
Allora, in sunto: dovresti concentrarti, nelle prossime tue fiction, sulla struttura delle frasi. A volte le imposti in modo che sembrano incomplete il che è terribile. Prova ad arricchire le tue frasi con aggettivi. Anche se futili, non preoccupartene, è sempre meglio che lasciare una frase a metà. Poi ti consiglio di aggiungere sempre il punto alla fine di una frase, non è un optional (opinione data dal momento che a volte lo metti e a volte no, non è assolutamente un'offesa la mia anzi, sto qui per aiutarti, è il contrario). Quindi ci sarebbe da migliorare anche con la punteggiatura, che va un pò così.
La formattazione nel testo è presente praticamente solo nel titolo, ti consiglio vivamente di aggiungerla.
Il titolo lo trovo molto azzeccato con il contenuto e mi piace particolarmente proprio per il modo in cui si abbina con la trama. L'unica cosa è, che credo tu abbia voluto colorare la scritta di rosa come alla porta, che contiene alla fine, il "segreto". Solo che la porta di cui parli è rosa pastello, e questo va più sul lilla - violetto e rosa acceso insieme. Ahaha non sono daltonica, è che non trovo un termine per indicare quel colore, è alquanto strano, però bello. Quindi, se volevi un riferimento a quel colore ti consiglio di apportare una modifica.
Il contenuto invece, diciamo che mi ha colpita. Mi intriga già troppo di suo, la 2p di Inghilterra; è affascinante, misteriosa e... inquietante? Lo è già di suo normalmente pensa un pò. Alfred credo che tu lo abbia caratterizzato però leggermente più "docile" forse mi aspettavo qualcosa di più "malvagio" (?) non ridere di questa recensione. :'
Ma devo ammettere che, cavolo, la adoro un casino. Per quanto riguarda Inghilterra (e dai, anche America... alla fin fine non ha fatto niente se sono salutare ed affermare sì sì ad ogni cosa) lo hai caratterizzato alla perfezione, e solo per questo sei un genio e hai tutta la mia stima, sappilo. Lo hai reso bipolare malvagio, stronzo, sadico, e tutto quello che è e io lo adoro e ti adoro. Oltretutto questa è la mia prima recensione vera e propria che non sia il giudizio per un contest, su questo fandom, perciò spero di essere andata bene- (?)
Penso che, l'idea della fiction è molto, molto bella ma poteva essere sviluppata in maniera migliore. Questo è il mio giudizio.
Sappi che, se ti ho offeso in qualche modo con questa mia recensione mi scuso, non era mia intenzione, affatto. Tutto ciò che ho scritto sono dei consigli che tu puoi benissimo scegliere se adottare oppure no, tranquillamente. Io spero comunque di aver contribuito ad un possibile miglioramento e, con questa speranza io ti lascio.
Leggere di Oliver e Allan è stato un onore, specialmente in questa serata. Appena arriverà la mezzanotte (non faccio mai gli auguri prima) pensa che Hazel ti augura un felice anno nuovo pieno di ship e tanti miglioramenti.
Spero di risentirti presto, magari in un'altra recensione o conversazione. Baci,
H a z e l
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