aprimi come una cassettiera dell’Ikea!

Già ridevo da prima – dall’inizio; domineddio, dalla sacrosanta e legittimissima premessa –  ma alla cassettiera Ikea questa storia si è piantata nel mio cuore e ci resterà fino alla fine dei tempi.

Perché sì, le Mary Sue sono una piaga globale.  Incarnano la dura verità: che quello che si scrive conta quasi quanto come lo si fa; che poi di solito le Mary Sue siano anche scritte, stilisticamente, coi piedi ed una completa mancanza di contezza nella prosa, nello stile, oltre che nella costruzione della vicenda e nella caratterizzazione dei personaggi, è la ciliegina sulla torta. I personaggi overpowered, e bellissimi e perfettissimi potrebbero trovare la loro giustificazione solo nella Batosta, quella con la maiuscola: la lezione di umiltà che dà un senso a tutte le lezioni di umiltà. Finanche il Cialtronissimo ci è arrivato. La maggior parte dei suoi epigoni, ahimè, faticano a ficcarsi in testa questa semplicissima verità. La scrittrice di fanfic media, ahimè, pure, con nostra somma sofferenza.

Poi, ovviamente, la Mary Sue trova il suo senso di essere nel concederci una sana risata, quando la si tocca così come fai tu, con una penna ironica e leggera, che va a posarsi dove deve, ed esige quello che va esatto, la testa della Kuori in primis – ed io ci aggiungerei tutta una serie di teste che sfornano cose imbarazzanti; probabilmente anche Maskuzzo avrebbe imbarazzo ad appendersele in casa, ma è per questo che ci sono cantine e seminterrati.

Tantissimo amore al punto di vista di Occhietti Rossi, allo spettro dell’equino che aleggia, a Milo che non ce la fa più neppure lui – povero figlio! – e ad a Maskuzzo che ha una comparsata trionfale. E no, lui non si inginocchia. <3

Molto, molto godibile. È stato un sabato un po’ sotto tono e ti sono particolarmente grata di avermi fatto sorridere.

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Ciao!
Non so bene come io sia approdata sulla tua storia, ma sono felice che sia successo. 
Essendo la classica tizia da tragedia, solitamente evito il genere comico/demenziale, però non disdegno di leggere un qualcosa di ironico che faccia ridere in maniera intelligente – come in questo caso. 
La Mary Sue è uno strano animale che infesta il mondo delle fan-fiction (e, spesso, non solo quello) da tempo immemore, fagocitando tutto quello che trova attorno a sé; non c'è disgrazia che non abbia sperimentato, ostacolo che non sia in grado di superare, falla di trama che non possa giustificare con qualche mirabolante impresa e, soprattutto, uomo che non possa farsi. 
Paradossalmente, più una fan è affezionata a un personaggio, più tende a renderlo vittima delle mire dell'eroina di turno; nessuna sorpresa che pure Milo di Scorpio sia arrivato a lamentarsi – gente come Camus e Shaka si sarà data alla macchia da un pezzo, immagino. 
Lo stesso Saga, tra uno scoppio di schizofrenia e l'altro, si trova costretto a proteggere come può la propria incolumità ... se solo non guazzasse nella vasca a chiappe nude! 
Riguardo a Saintia Sho, non posso pronunciarmi: appena vidi di che si trattava, archiviai la cosa senza appello – la curiosità è pericolosa, a volte. 
É stato un piacere! 
Irene 

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Ciao Oktavia, molto simpatica questa storia. Nella sua estremizzazione esprime quello che davvero succederebbe se si spargesse la voce che il sacerdote è un uomo di una bellezza divina,irraggiungibile. Per fortuna il suo abbigliamento lascia trapelare ben poco ma agli occhi di un attento osservatore si può ben notare la possente struttura fisica,celata dall'abito sacerdotale. Brava nel descrivere come questo uomo bellissimo possa essere perseguitato dalla donna delirante di turno e non resta che affidarsi al più crudele esecutore per trovare una soluzione. Non si può non sorridere in questa storia che può per certi aspetti sembrare paradossale,ma se spogliata e ridotta all'essenziale non si può che percepire la verità di un uomo perseguitato da migliaia di fanciulle e non e che solo la solennità di un abito sacro può tenere lontano. Ognuno ha diritto a fare un bagno nel più totale silenzio senza essere importunato,anche il gran sacerdote, guardare ma non toccare altrimenti un'another dimension potrebbe arrivare :)
Un saluto.

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Guarda, mi hai fatto morire dal ridere, sei un genio! :-D:-D. Povero Saga mannaggia a lui, mai un attimo di tranquillità con tutte ste ragazzine affamate che hanno invaso il grande tempio, e giustamente ci va giù di Another Dimension ^_^. E alla fine ordina a Death Mask di portargli la testa dell'autrice del manga Sainthia Sho, causa di ogni suo male! Davvero forte questa storia, brava! ^_^^_^. Enrico.

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Ah, ah, ah. No, io pena per Saga non sono riuscita a provarla e penso che mai lo farò. Katya è OOC e per questo così dannatamente divertente, così come tutto il resto dell'impianto.
Oddio, io continuo a pensare che le protagoniste di Saintia Sho siano praticamente la versione gender-bender dei cinque maledetti. Magari alla fine la Kuori arrangerà per farla risultare così, cosa ne sappiamo di cosa potrebbe combinare quella mangaka! Sono arrivata al volume 5 e penso mi basti così.
Credo pure che DeathMask sia arrivato saltellando nella sala del Gran Sacerdote, non so, in mezzo a quest'atmosfera ce lo vedrei.
Ehi, Saga, hai voluto la figaggine? Ora pedala!
Grazie per averci fatto sorridere con questa demenzialata, e alla prossima!
Stellaskia

P.S.: citazione da Kill la Kill individuata. Ci fosse stata Ryuko come Saintia...ehm...no, non credo l'avrebbe presa bene comunque.

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Ed eccomi qui.
Questa, si spera, è una prima recensione (delle tante che ormai ti devo, roba che manco gli strozzini :P) di una serie delirante che culminerà a dovere coi fuochi artificiali (??). Ok, oggi sono fuori come un balcone, ma dettagli. Non che le ultime news sul fronte Saint Seiya siano tanto meglio di me.

Questa shot mi ha fatto provare pietà per Saga. Renditi conto Lucré, per Saga. Data da segnare sul calendario.
Comunque il fenomeno Mary Sue è vasto e vario, ne abbiamo esempi a più riprese. Il fatto curioso di questo fandom, però, è che manco dopo trenta anni la gente si stufa di creare la solita storiella trita e ritrita. Insomma, sono trenta anni che questi poveracci subiscono questa violenza (carnale e non, ma soprattutto carnale). Nessuno però si aspettava le Merisù canoniche. Quelle che non puoi dirci niente, perché l'autrice ha il bollo che manco quello papale.
Ma torniamo a quei poveri sfortunati (di cui solo Alde e Dite, forse, si salvano) che devono subire questa piaga senza poter combatterla. Secondo me preferirebbero davvero una bella divinità incazzata, almeno così lavorano.
Saga e Milo, ovviamente, sono le vittim- AHEM, prime scelte insospettabilissime di questo fenomeno. Chissà come mai.
L'ho detto, ho pietà per loro.
Soprattutto per Saga che manco può appartarsi col suo Vero Amore senza trovarsi una di queste allupate per un menagé a trois. Che lui non vuole. Ti pare che lo vuole?
Ma la cosa peggiore per lui è Katya. La stalker. La zerbina. La BuonDioRagazzaUnPocoDiDignitàAvanti. Insomma, lei. Quella che gli sta dietro anche se sa tutta la verità. Povero, povero Saga. Ed è così evidente che lui, a meno che qualcuno non gli faccia un cartellone col suo nome e glielo indichi furiosamente, manco si ricorda come si chiama.
Insomma, per ma ha fatto bene a sbarazzarsi di lei. Applauso e bacio accademico (da Aiolos però, io non lo bacio, magari porta anche sfiga quello).
Adorabile anche il riferimento a AiolosCasper che lo perseguita. Quello sì che è canon.
Io comunque appoggio l'iniziativa di sbarazzarsi della Kuori. Insomma, più andiamo avanti e più Saintia Lella va a scatafascio. Ormai manco lo shoujo-ai riesce a tenere a galla quella bagnarola! Quindi se Desu ha bisogno di qualche attrezzo, sono ben lieta di prestarglieli. *strizza occhio*

Non c'è molto da dire.
Questa shot mi ha strappato più di una risata. Ho riso e avuto pena per il protagonista. Tanta pena.
Ma dettagli, la storia è meravigliosa ~
Altre cento così ~