Recensioni per
Alcoholic Dream
di Montana

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
19/07/17, ore 18:54

Molto bella.
Io ho sempre adorato Regulus e sperato che sopravivesse e che si sentisse amato .
Qui tutte e due sono succesii

Recensore Master
14/01/17, ore 00:14

Valutazione per il contest "Cosa c'è sotto l'albero?"
Alcoholic dream

di Virginia.Irali









Grammatica

ad odiarlo -> omettere la d eufonica
Piton lo guardò con il solito disgusto “Strano a dirsi, sono qui per te, Black -> Manca il punto prima del discorso diretto. Questo è un errore che persiste in tutto il testo.
Quindi, per cortesia, non fare cazzate come tuo solito.” Aggiunse, e scomparve. -> il punto va tolto all’interno del discorso diretto e il verbo va messo in minuscolo. Questo errore è ripetuto in tutto il testo
attraversando la porta trascinando Sirius con sé. -> manca la “e” congiunzione.
Si stese sul letto chiuse le tende del baldacchino. -> manca la “e” congiunzione o, se preferisci, una virgola.


Stile

Lo stile è piuttosto semplice, ma gioca sull’introspezione dei personaggi, ravvivando o rimestando i toni a seconda del personaggio di cui parla. Questo espediente mi è piaciuto molto: ha reso i personaggi vivi e reali, creando uno spessore anche in coloro che non erano realmente lì, ma comunque hanno fatto sentire la loro presenza e originalità.
Ho, però, trovato un uso della punteggiatura non sempre corretto o fluido, soprattutto in certi passaggi. Ti porto un esempio: “Regulus era sveglio, seduto sul letto consultava un atlante astronomico”. Personalmente avrei calibrato il ritmo della frase in modo diverso, dando un’intonazione più mesta e meno frettolosa.
Inoltre ho percepito il testo come diviso in due parti: fin quando segui i tre fantasmi del natale, il tono è calmo e ben ponderato, con i giusti ritmi e le giuste pause narrative; all’improvviso, però, quando si tratta del gran finale, velocizzi il tutto e lo racchiudi in un elenco di avvenimenti senza spessore o intreccio narrativo, appiattendo il tutto in un’accozzaglia di avvenimenti originali ma che il lettore non avrà mai modo di leggere con completezza.
I dialoghi, invece, sono il punto forte. Esplicano, in un’esplosione di sapori e azioni descritte, l’essenza di ogni singolo personaggio; ogni parola è ben ponderata, studiata a regola d’arte e intessuta intorno alle caratteristiche del personaggio che le pronuncia. Un lavoro ben riuscito!


Originalità e trama

Ti ha penalizzato molto l’utilizzo del romanzo breve di Dickens. All’inizio ho sbattuto le ciglia e detto: no, per favore, no la solita solfa!
In effetti, l’andazzo è stato quello e non posso nasconderlo. Tre fantasmi, un uomo da redimere e cambiare, e il tutto avvolto dall’atmosfera natalizia. Se posso dirlo, a salvarti in calcio d’angolo sono stati i dettagli, che hanno reso l’operato fluente e coagulante con la trama potteriana e con le intenzioni che la tua storia si era prefissa. Mi sono piaciuti gli accenni alle molestie da parte di Bellatrix e del padre nei confronti di Sirius: hanno denotato una profondità che la narrazione ha un po’ sotterrato, dando un senso più cupo e disperato al comportamento da scapestrato del tuo Sirius. Anche l’austerità in casa Black si è respirata attraverso il passato, come la solitudine e una mancanza di coesione in famiglia che sono emersi dal presente. Ma è stato il futuro che mi ha colpito maggiormente: ha denudato l’amore che comunque è sempre rimasto lì, dietro la maschera che Felpato porta sul viso ogni giorno. L’arazzo ha avuto un ruolo importantissimo nell’aumentare il tono narrativo. E qui, finisce la mia gioia.
Subito dopo hai inserito un excursus della piega che avevano preso gli eventi dal quel cambio di rotta. Hai “abbozzato” una trama completamente stravolta dall’originale, ricca di spunti interessanti e originali: i Potter vivi, Harry che è una peste, Remus che vive con Sirius, Silente che ha sconfitto Voldemorto con l’aiuto di Regulus… interessante e coinvolgente, se non fosse che è solo una frettolosa fine senza spessore narrativo. Hai smesso di narrare e hai creato un elenco che mi sarebbe piaciuto leggere, e non solo come menù del giorno.


Titolo e impaginazione

L’impaginazione è limitata al testo giustificato, quindi semplice e lineare, ma comunque pulita e ordinata.
Il titolo mi ha fatto storcere il naso: è perfetto per la trama in sé, dona all’atmosfera un’aurea di commedia e leggerezza, ma è limitativo della figura di Sirius e della complessità della sua persona. Rende tutto molto frivolo e divertente, quasi fosse tutto uno scherzo. Forse questo era il tuo reale scopo nella stesura della storia, però io non ho saputo apprezzare fino alla fine.


Caratterizzazione dei personaggi

Se guardo tutto con occhio ironico, i personaggi/fantasmi sono stupendi!
Ti faccio subito i complimenti perché hai saputo perfettamente accoppiare i tre amici di Sirius ai giusti fantasmi, inserendoli nel momento opportuno nella narrazione. La figura di Piton, forse, l’ho trovata un po’ fuori luogo, e non ne ho capito la metafora; sempre se ce ne fosse una alle spalle. Invece con gli altri tre…
Peter è il passato, l’amico che tradisce, traballante e insicuro: dettagli come quello che lo ritrae mentre si mordicchia le unghie sono impagabili. Hai reso perfettamente la sua figura di poco conto, il debole della catena, quello che si aggrega ai più forti. Mi è piaciuto che tu l’abbia ricollegato a questo fantasma: quasi volessi dire che il passato di Sirius fosse da rimuovere, da ribaltare, un male che cerca ancora di risucchiare la sua vita, rendendolo infelice.
James, beh, è James: è il presente, ciò che conta per Sirius. Lui è l’amico, il fratello, la persona più cara, colui che lo comprende e lo completa. Ma James è anche fiducia e lealtà, e sono felice che sia proprio il suo fantasma a ricordargli chi è suo fratello, ad aprirgli gli occhi.
Mentre Remus è il futuro, la guida, colui che ti mostra la strada giusta. Mi è piaciuto particolarmente questo accoppiamento, perché anche nel libro Sirius dice che, del gruppo, è proprio Remus a ricordare a lui e James quando sbagliano, facendoli sentire degli stupidi. Quindi, gli abbinamenti sono stati fatti a regola d’arte.
Regulus è venuto fuori, però è rimasto ai margini: un bambino solitario, in balia della famiglia e della sua casata; colui che cerca di fare il forte ma è preda della corrente. Mi piace il suo essere comunque il fratello minore, bisognoso di Sirius e dell’aiuto di una guida. Ha comunque avuto la sua importanza, anche se grazie alla tua storia non è passata inosservata.
Sirius è il protagonista, ed è colui che subisce il cambiamento: distrutto, incompreso, arrabbiato con il mondo, ferito da tutto e da tutti. Il fatto, però, che anche dopo gli eventi egli abbia mantenuto la sua esuberanza e il suo essere arrogante e impertinente, come si denota dalla scena finale, è stato un dettaglio non di poco conto, che ho apprezzato molto.

Gradimento personale

Troppa fretta nel mettere il punto fine: sembra che alla fine tu abbia dato “un’ammogliata”, si dice dalle mie parti! In altre parole, te ne sei sbarazzata in fretta e furia, accartocciando tutto in due parole in croce, perdendo l’armonia stilistica che avevi mantenuto lungo il resto del testo. Inoltre, per quanto usato con parsimonia e in modo – non originale, certo – ma fluente con la caratterizzazione dei personaggi a tua disposizione, l’uso della storia di Dickens non mi ha fatto impazzire molto, ha donato al tutto un senso ironico che limita la visione dell’evento, riducendolo a commedia. Però, d’altra parte, non posso non riconoscerti che l’idea era molto carina e che comunque ha il suo effetto scenico. In definitiva, una lettura leggera che non appesantisce con l’importanza che realmente dovrebbe avere l’evento stravolgente.


Punti pacco

Qui hai fatto un lavoro ineccepibile!
Hai creato un “what if?” non solo rispondendo alla mia domanda, ma mostrando al lettore cosa abbia scatenato il cambiamento in Sirius e nel suo rapporto con il fratello. Mi è dispiaciuto solamente che l’attenzione che hai posto nella spiegazione, non l’hai altrettanto equilibrata negli eventi che si sono susseguiti diversamente dalla trama originale.
Non hai stravolto il rapporto che c’era alla base del libro, ma hai esplicato le ragioni psicologiche che c’erano dietre, dando una buona visione dei fatti anche se personale, per poi inserire ciò che ha influenzato da quel momento in poi la loro relazione fraterna. Hai messo molta cura nel non stravolgere le loro personalità, creando un rapporto basato sulla fiducia e sulla redenzione.
La parte migliore l’hai saputa creare con la citazione, a mio avviso. Sirius aveva già iniziato la sua rivolta personale: il suo essere diverso e incompreso dalla famiglia lo portava a istigare e a rivoltarsi contro tradizioni e insegnamenti vecchi secoli. Ma tu hai creato un ponte, una specie di valanga che investe anche Regulus. Anche lui, a suo modo, si rivolta nella trama originale, ma lo fa in modo suicida, e la sua obiezione passerà inosservata e incompresa se non dai tre protagonisti, molti anni dopo. Invece, nella tua one-shot, la rivolta si espande in un tripudio di gloria e scossa morale grazie alla collaborazione dei due fratelli, della risanazione del loro rapporto e della complicità che avrebbe dovuto esserci tra di loro: si parano le spalle a vicenda, covando sotto la cenere e aizzandosi contro la sordità di un’intera stirpe.
L’arazzo ha giocato un ruolo chiave nello sconvolgimento dell’anima di Sirius, creando l’imput dello stravolgimento di trama. Hai saputo rendere bene quel momento, creando un ottimo effetto scenico. Davvero, nulla da ridire su questo punto!

Recensore Master
30/12/16, ore 14:48

uhm nn c'è che dire se nn ke qst tua what if è molto originale sia cm idea sia il fatto ke abbia come coprotagonista regulus(anche se nn ho capito il discorso ke fanno i genitori al+giovane sul maggiore,ok magari sirius avrà iniziato a pensare in maniera diversa rispetto alla famiglia ma essendo piccolo&nn essendo ancora1griffondoro oltre al fatto che nn c'è niente di particolare ke mostri ke sirius odi la sua famiglia il comportamento degli adulti m è sembrato decisamente esagerato,nè dove sarebbe stato sirius in quei3mesi lontano da casa essendo lui ancora giovane x frequentare hogwarts o viaggiare da solo x  chissà dove)!a proposito ma visto ke qua regulus è soppravissuto&il1°spirito qua ha le sembianze d codalisa nn è che x caso qst'ultimo nn ha mai tradito lily&james vendendoli a voldemort?

Recensore Junior
26/12/16, ore 02:25

Ciao!
Ho trovato la tua storia sulla pagina del concorso e ho deciso di leggerla, in attesa di trovare il sonno perduto. Inizialmente avevo storto un po' il naso, vedendo riprodotta la storia di Dickens, ma sono bastate una manciata di righe per farmi ricredere.
Ultimamente trovo difficile scrivere recensioni; richiedono attenzione, tempo e una buona dose di buona volontà, qualità che al momento vagano lontane dal mio universo. Perché questa premessa? Perché solamente con questa e con le parole che seguiranno potrò farti capire quanto ho realmente apprezzato la tua OS.
Ho sempre amato le storie che raccontano e analizzano lo strano rapporto che ha legato i fratelli Black. Personalmente dubito fortemente che si siano odiati fin dal principio. Trovo inconcepibile che due bambini si odino realmente, soprattutto in un ambiente particolare come quello di casa Black. Ho apprezzato un sacco il fatto che tu abbia descritto il loro rapporto iniziale esattamente come lo immagino. Credo sia stato questo a coinvolgermi in primo luogo. L'idea di un Sirius che nonostante le pressioni riesca a fare il fratello maggiore mi fa tenerezza, considerando poi cosa succederò a entrambi.
Ho trovato curioso e al tempo stesso più che azzeccati gli abbinamenti fatti tra i tre Marauders e gli Spiriti del Natale. Peter mi ha sempre dato l'idea di una di quelle persone che restano in disparte a osservare. Uno di quelli che fa di tutto per essere apprezzato dal prossimo, ma che per farlo passa molto tempo ad ascoltare le parole di amici e nemici, in modo da poter essere ciò che essi desiderano lui sia. È perfetto, insomma, per mostrare il passato sotto una nuova luce.
James non ha filtri, non con Sirius, almeno. TRovo sia perfetto per sbattergli in faccia la realtà esattamente come essa è. E Remus... Remus, in fondo, è sempre stato quello saggio, dal mio punto di vista. Chi meglio di lui potrebbe mostrare la via giusta per trovare una soluzione?
Davvero, si incastra tutto a meraviglia nella tua storia. Persino il finale alternativo non è solamente accettabile, ma più che plausibile, se le cose fossero realmente andate in questo modo. Mi hai lasciata a bocca aperta.
Per quanto riguarda il lato tecnico, poi, non ho niente da dire di negativo. La storia fila, è piacevole alla lettura e non ho trovato errori di alcun genere. L'intreccio è elaborato e rivisitato a dovere. Nonostante sia un riadattamento di un'opera edita, non è affatto scontata, anzi (escludendo la base) piena di piccole sorprese.
Mi è piaciuta davvero un sacco, se non si era capito :)
Alla prossima e... BUON NATALE!