Recensioni per
All I do
di Novizia_Ood
Ciao! Prima di tutto sappi che per ogni sfuriata sulla quarta stagione io, per quanto possa essere un nulla su due piedi, ci sono. In secondo luogo se scrivi in questo modo nel cuore della notte non oso immaginare cosa tu possa combinare da concentrata e riposata. Insomma, io ci metterei la firma. Hai uno stile splendido, scorrevole ed elegante. E non credo possa esserci uno stile più adatto per il punto di vista di Sherlock. La cosa che ho amato di più di questa OS e che mi ha spinta a scriverti questa misera recensione è il fatto che la scena descritta sia semplice e quotidiana. Sono semplicemente Sherlock e John, tra le quattro mura di casa, che prima bisticciano e poi si amano, nulla più. Ed è stupendo. La vera forza di questo testo sono poi i dialoghi perfettamente calibrati tanto da sembrare una plausibile parte di una futura sceneggiatura della serie (sì, io ci spero, tanto). Ho amato la confusione anche verbale in cui li getti in un primo momento perché loro due sono proprio così, si fraintendono di continuo e il finale in ci finalmente si comprendono a pieno, addirittura quasi simultaneamente. Sherlock poi è meraviglioso così fragile e intimidito, ma allo stesso tempo intraprendente. E'lo Sherlock che entra in connessione con John, estremamente diverso dalla macchina da guerra che diventa sulla scena del crimine, ben più umano e incline all'errore. John invece è l'esperienza, la saggezza, ma è ben distinguibile il tipico tumulto che si agita in lui, è un uomo che qui presenta le sue ragioni in modo lucido e chiaro per la prima volta forse anche a se stesso. |
Mi è piaciuta davvero tanto questa oneshot. E credo che quello che più di tutto ho apprezzato è la maniera in cui le cose fra loro si sviluppano e dipanano, sfociando in quel dialogo molto doloroso che li porta ad aprirsi uno all'altro in un modo che mai hanno fatto prima. Il loro parlarsi è non lineare e sembra quasi essere macchinoso, tanto che John impiega del tempo e fatica prima di aprirsi completamente e ammettere che con Mary è finita, che non fanno che litigare, eccetera. Così come lo steso Sherlock fatica a capire certi aspetti di John. Quello che, però, fin dalle prime righe traspare, è l'attaccamento che hanno uno per l'altro e il desiderio di John di volergli restare vicino. Lui dice che è per prendersene cura, per via di quella promessa fatta a Mycroft sull'aereo e chissà magari in parte è anche per quello, ma John non farebbe mai una cosa solo perché gliel'ha detto Mycroft. Non senza che non lo desideri lui per primo. Il centro della faccenda è secondo me la volontà di non volergli stare lontano e la difficoltà che sente nel separarsene, anche solo per tornare a casa a dormire. John non vuole tornare da Mary, ma rimanere a Baker Street e questo è evidente fin da subito. Non dormono da diciotto ore e Sherlock è ancora attivo e vigile, ma nonostante la fatica, John resta lì con lui. La richiesta di andare a dormire e il non riuscire a capire, da parte di Sherlock che cosa realmente John desidera scatenano tutta una serie di considerazioni riguardo al loro legame che ho trovato particolarmente interessanti. Sherlock che è convinto che John lo odi e i fantasmi di Reichenbach che tornano a farsi sentire e quei terribili due anni sembrano essere ancora pesanti da digerire, ma più di tutto il non aver mai realmente e seriamente parlato dei rispettivi sentimenti, portano Sherlock a credere che John lo detesti. Sembra assurdo solo a pensarlo! Eppure Sherlock ne convinto e tanto che i sospetti che si formano nella sua testa lo portano a fare una serie di ragionamenti forse troppo dettati dai sentimenti e dall'irrazionalità. John è il suo sole, il suo conduttore di luce e la vicinanza così stretta, lo stare insieme nello stesso letto, lo portano a rischiare l'impossibile. Baciarlo per primo è una follia, è un rischio e lo è al punto che Sherlock stesso lo fa pur essendo sicuro del fatto che da quel momento in avanti lo avrebbe certamente detestato. Addirittura si scusa per ciò che prova... Cavolo è... Sherlock come al solito spezza il cuore e tutto l'amore e la devozione che prova travolgono letteralmente. |
Bella, l'ho trovata molto struggente: in questa storia si percepisce, molto potente, tutto il peso delle cose non dette, è molto riflessiva e leggendo dei pensieri di Sherlock riesci anche a trasmettere il silenzio, quasi opprimente, che deve regnare in quel momento nella realtà della stanza, fuori dalla sua testa. |
Ho visto il link di questa storia sul gruppo e sono corsa a leggere dato che era da un bel po' che non leggevo una Johnlock, e posso dire solo una cosa: l'ho amata! È una delle Johnlock più belle e dolci che abbia mai letto, se non la più bella in assoluto. |
Questa OS è meravigliosa! Mi hai fatta sognare ad occhi aperti!! Sei bravissima!! Per un attimo ho temuto che il lieto fine non fosse previsto, e invece mi hai sorpresa!! |