Recensioni per
Il Destino e la Speranza
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 594 recensioni.
Positive : 593
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
04/01/18, ore 23:55

Buonasera!^^
Interessante, ma anche triste, la storia di Kassim. È un ragazzo dal cuore buono, mi dispiacerebbe se dovesse soffrire a causa di Mehmet o di qualche altro esaltato della medesima risma.
Ancora una volta complimenti per la tua profonda conoscenza di queste culture così lontane da noi, e per la tua capacità di rendercele un po' più vicine. Tra l'altro, nella mia infinita curiosità, sono andata a cercarmi cosa volesse dire "adoratrice del sole"... pensavo fosse qualcosa legato al Mitraismo, e invece si tratta dello Yazidismo, giusto?^^
Altra religione che non conoscevo per nulla, ma molto, molto affascinante.
Maria è un personaggio ambiguo e sfuggente, per cui non me la sento di giudicarla... tuttavia, forse Sarkìs è un po' troppo duro con lei. Non lo biasimo certo, conoscendo la sua situazione, che tu ci dipingi con schiacciante realismo, però non so, del resto pure lei è una deportata, non penso che le sue azioni siano dettate da cattiveria. Ma anche qui, staremo a vedere^^
E infine, questo capitolo ricco di rivelazioni si conclude con un finale dolcissimo :)
Continuo a leggere.
A tra poco!

Recensore Master
04/01/18, ore 15:44

Ciao Ale!
Anche la situazione all'interno dell'esercito è critica, e Salih ben se rende conto, anche se da una posizione privilegiata come quella che ha avuto la fortuna di ottenere. L'essere un turco "progressista" gli permette di trovarsi in sintonia con il tedesco, al punto da spingerlo ad accettare subito il pericolo incarico che lo porterà ad Istambul. Il giovane non può fare a meno di pensare alla sua cara amica, ed è logico che di impulso abbia una voglia smisurata di poter fare qualcosa per lei e per gli altri compaesani, a maggior ragione che non può sapere dove si trovi realmente Anahìd, se tra i fuggitivi o tra i deportati.
Certo è che, di sicuro, questa sua scelta a cuor leggero lo porterà a diversi problemi, a parer mio.
Un altro ottimo capitolo, ricco di storia e di cultura e non solo trama pura e semplice.
A presto!

Recensore Master
03/01/18, ore 16:12

Ciao Alessandro! Non sono stata portata via nel sacco da Babbo Natale, sono ancora qua, pronta a riprendere la lettura della tua storia!
Questo capitolo è stato molto duro: infine è arrivato il momento, per Anahìd e suo padre, di lasciare Bitias e dare inizio alla deportazione. Hai descritto benissimo gli stati d'animo della ragazza, il senso di desolazione ed abbandono dato dalle case vuote e dai pochi rimasti radunati della piazza del paese. Per fortuna, Padre Michele, come è giusto che sia, è rimasto con i pochi che hanno deciso di obbedire ai turchi, perché sono proprio loro i più bisognosi di conforto in futuro.
Ora la loro vita cambierà totalmente e niente sarà più come prima.
Un bellissimo capitolo davvero, ricco di tragicità.
A presto!

Recensore Junior
03/01/18, ore 09:40

Weila! buongiorno! sto meglio e dal "mio letto di dolore" seguo con trepidazione questa storia. cosa dire... anche questo capitolo arriva al momento giusto. purtroppo Salih si rende conto che ormai è tutto finito, e le minacce di Joseph certificano questa situazione. Anahìd si è sciolta un po' e sicuramente la sua vita, da ora in poi, sarà più tranquilla e sicura. per quanto riguarda Salih, beh! finché c'è vita c'è speranza.
alla prossima!

Recensore Master
02/01/18, ore 21:45

Guarda, lo immaginavo che i primi tentativi di comunicazione tra Anahìd e Saliha sarebbero stati difficoltosi. Lei ne ha passate TROPPE, non è più la ragazzina di prima, dalla vita tranquilla e scandita dai piccoli impegni quotidiani, al sicuro nella sua famiglia. Anahid ha vissuto l'inferno, in una misura poco intelligibile per chi non lo vive in prima persona. Certo: non è che Salih si sia divertito ad una festa, ma le loro esperienze degli ultimi tempi non sono assolutamente paragonabili. 
Salih è un bravo ragazzo, ma un po' rozzo, poco istruito e molto irruente. E' buono e sincero, ma a volte un po' troppo impetuoso: solo che con Anahid certe esuberanze, al momento, è meglio evitarle. Joseph gli ha fatto un fervorino più che legittimo e corretto.
Purtroppo ora dovranno separarsi, ma capisco che non si hanno alternative: Salih rischia un'accusa per diserzione, deve assolutamente fare ritorno al suo battaglione, e mica Anahid può andare con lui. Sono contenta che ora la fanciulla starà al sicuro al Consolato americano: magari sarà espatriata.
In fondo, a che pro vivere in un paese che ti vuole MORTA, o schiava di qualche vecchio pervertito?
Buon 2018, caro Alessandro!

Recensore Junior
02/01/18, ore 19:11

Ciao Alessandro! :)
Prima di tutto, vorrei augurarti buone feste passate ed un felice anno nuovo. :)

Finalmente, il nostro protagonista è riuscito a mantenere la parola data, salvando, in questo modo, la giovane Anahìd dall'infausto destino che presto l'avrebbe travolta.
Anche Joseph, sorprendentemente, ha aiutato Salih fornendogli preziose informazioni e il suo carattere freddo e lucido ha contribuito a risolvere la burrascosa situazione verificatasi alla fine del capitolo.
Anahìd era ovviamente sconvolta ed incredula... Trovarsi Salih, di punto in bianco, di fronte a lei non dev'essere stato sicuramente facile da metabolizzare.
Ma alla fine, tutto è bene quel che finisce bene... O almeno spero sia veramente così. xD
Sono curiosa di leggere il prossimo aggiornamento e scoprire cosa riserverà il futuro ai due giovani innamorati. :) 
Complimenti come sempre, hai svolto un ottimo lavoro anche questa volta. :)
Ti auguro una buona serata! c:
Angelica.

Recensore Junior
02/01/18, ore 10:34

Buongiorno!
Gradito è dire poco! finalmente i due si sono riuniti, di nuovo. ancora per poco, credo, ma si sono riuniti! ed è questa la cosa più importante.
La tua scrittura è sempre gradevolissima (anche con la febbre). quindi mi ha fatto piacere recuperare questo capitolo.
Al più presto (lo prometto) recupererò anche quello di ieri.
Dispiace sapere che tutto dovrebbe andare a finire male, in fondo ci aspettiamo sempre il lieto fine, per quanto questo non possa necessariamente corrispondere a un racconto di impronta storica e realistico come il tuo.
à la prochaine

Recensore Master
01/01/18, ore 21:35

Buonasera e buon anno!

Sono felice e preoccupata allo stesso tempo...
Ana sarà salva, ma riuscirà a congiungersi con Salih...Spero sempre che prima o poi potranno avere quello che meritano, ma che la guerra non ha potuto dare loro.

Capitoli finali sempre più emotivi e impeccabili.
Ho già il magone...

Complimenti!

-Bigin

Recensore Master

Rieccomi. Ero troppo curiosa di sapere cosa sarebbe successo a Salih, e ora sono tremendamente preoccupata per lui. Torturato, malmenato e imprigionato... Per poi venire "salvato" da Enver e Talaat Pascià che danno l'ordine categorico di sbatterlo in cella e metterlo a tacere per sempre. Terribile, terribile...
Non oso immaginare come farà il nostro amico a salvarsi, ma dato che la storia è ancora lunga, confido che lo farà. Messa così, però, sembra una situazione completamente senza speranza, da far rizzare tutti i peli sulla nuca.
Contando anche il fatto che Breuer non ha notizie di lui, Joseph è tornato in Germania, e i suoi due mentori stranieri a Istanbul non hanno alcun potere contro la dittatura di Pascià...
Spero che Salih riesca a fuggire... e sono sempre più curiosa di vedere come svilupperai il seguito.
Questa storia è sempre più bella e avvincente, con tutti questi colpi di scena e tutte queste nozioni storiche buttate lì apparentemente per caso... insegna un sacco di cose intrattenendo e coinvolgendo. Complimenti ancora, caro amico, e buon 2018! :)

Recensore Master
31/12/17, ore 17:22
Cap. 38:

Salve a te!
Mi ero ripromessa di passare prima della fine dell'anno, ed eccomi qui. Un bel capitolo introspettivo, tutto dedicato ad Anahìd. La povera ragazza è stremata, ormai più mentalmente che fisicamente, stravolta da ciò che ha visto e da ciò a cui è sopravvissuta. Mi fa un gran dispiacere vederla così, e temo che purtroppo la situazione sia destinata a peggiorare ancora di più quando il perfido Mehmet si deciderà ad attuare la sua vendetta ai danni di Kassim. È giunto il momento per Anahìd di fare i conti col passato, coi rimorsi, lei che non avrebbe mai pensato di perdere sua madre e suo fratello in un modo così repentino e crudele, né di dover dire addio a Salih così presto. Comincio a pensare che anche lei provi qualcosa per il suo amico, nonostante tutto. Interessante anche la riflessione che lei fa sul suo aspetto fisico un po' "insolito": in una comunità chiusa è facile essere additati come "strani" per qualche caratteristica fuori da ciò che è ritenuto un po' fuori dal comune, basti pensare ai pregiudizi nei confronti delle persone coi capelli rossi, che nei paesi di campagna sono perdurati fino a un secolo fa.
Kassim è un bravo ragazzo, costante e coraggioso: non ho dubbi che tenterà di fare di tutto per aiutare Anahìd e Sarkìs, ma sono ugualmente preoccupata per le conseguenze che questo potrebbe avere per lui. Beh, staremo a vedere...^^
Un altro bel capitolo, dal finale aperto.
Ci vediamo al prossimo, su Salih. Alla prossima! ^^

Recensore Junior
28/12/17, ore 19:50

Evviva, evviva, evviva!!!
Non potevo sperare in una cosa più bella di questa: Ana è sana e salva con Salih! 
Credevo che ci sarebbe voluto ancora tempo, invece mi hai fatto questo bellissimo regalo, grazie! Sono troppo contenta che i due protagonisti si siano ritrovati... Ana rischiava di diventare una schiava sessuale. Adesso invece è libera e potrà essere felice, se riuscirà a superare il trauma della morte dei suoi familiari e della deportazione.
Lo capisco Salih e i suoi scrupoli riguardo a Mehmet e gli fanno onore: ma suo fratello era un demonio e doveva pagare per tutto il male che ha fatto a dei poveri innocenti.
Grazie ancora per questa bella sorpresa e buon 2018: ci leggiamo nel nuovo anno, che bello ^^ !
Caterina

Recensore Master
27/12/17, ore 11:29

Finalmente.
Finalmente Anahid è salva tra le braccia di Salih.
Mi è piaciuto questo salvataggio in di minore: se avessi fatto ritrovare e salvare Ana in atmosfere alla Indiana Jones, non lo so se mi sarebbe piaciuto. È tutto molto verosimile e veritiero, proprio come avverrebbe nella realtà. È stato bello anche il fatto che non solo Ana, ma che pure le altre schiave siano state liberate.
Anahid non può che essere scossa: dopo l'inferno che ha vissuto, non riesce ancora a realizzare la sua liberazione per mano di Salih e di Joseph. Adesso bisogna capire dove si potrà portare la fanciulla, per tenerla al sicuro.
Ma l'amore ha le ali: la via la di trova sempre.
Auguri di cuore, amico mio.

Recensore Master
27/12/17, ore 03:41

Salve :)
Cavolo... lo dicevo io che qualcosa non quadrava... la risoluzione della missione è stata fin troppo semplice per Salih, troppo rapida, troppo costellata di incontri fortuiti. Almeno, però, il messaggio è arrivato a destinazione; vedremo cosa succederà...
Parlare ad alta voce di fronte al palazzo dell'ambasciata è stata una mossa poco furba. Perché nonostante sia Lepsius che Morgenthau si siano rivelati due ottime, gentili e ragionevoli persone, i Giovani Turchi devono aver carpito qualche parola un po' "scomoda"... e questo finale di capitolo non promette nulla di buono, per Salih.
Volevo fare solo un piccolo appunto, così vedi quanto sono attenta ai dettagli:
"in una lingua che Salih non conosceva e che pensò si dovesse trattare di americano, o qualsiasi altra lingua si parlasse in quelle terre lontanissime"
"per i figli dei contadini turchi non esistevano quei nomi identificativi ed aggiuntivi che venivano utilizzati in Occidente"
Sembreranno dettagli insignificanti, ma qui meriti davvero un dieci e lode per l'immedesimazione. Perché dimostra che non solo sei bravo a creare una vicenda che coinvolge e tiene incollati alla pagina con continui colpi di scena, ma hai anche un'ottima capacità di ricostruire verosimilmente il modo di pensare di un personaggio tutto sommato molto distante da noi, sia temporalmente e geograficamente che per ideali, conoscenze e stile di vita.
Complimenti anche qui, come prima e più di prima.
Ci credi che ho appena finito di leggere questo capitolo e già non vedo l'ora di leggerne un altro? xD
Ma per oggi mi fermo.
Dai che nel giro di un paio di settimane mi sarò messa in pari con tutta la storia XD
Per adesso, ti saluto. A prestissimo! :)
(Recensione modificata il 27/12/2017 - 03:45 am)

Recensore Master
27/12/17, ore 01:12

Salve, di nuovo!
E la prima cosa che mi è venuta da pensare è: wow!
A quanto pare, Istanbul è proprio come la immaginavo io, tra passato greco-bizantino, tracce del passaggio dei Latini e nuove influenze orientali. Mi hai fatto salire la curiosità, e penso che mi metterò a cercare foto di Istanbul nel 1915, perché adesso ho voglia di vederla coi miei occhi (e mi fido della tua ricostruzione, che per tutta la durata della lettura mi ha fatto pensare che tu l'avessi vista dal vivo o comunque in foto)^^
È una città affascinante, che si pone un po' come crocevia tra Oriente e Occidente, una città dalle molteplici vite e dai molteplici volti che ne hanno segnato la millenaria storia.
Ma come al solito, mi metto a divagare...^^
Mi è piaciuto il fatto che tu abbia inserito un personaggio storico, questo Johannes Lepsius mi sembra un tipo piuttosto interessante. E che dire del colpo di fortuna che sbatte Morgenthau direttamente in faccia a Salih?
Dopo tante peripezie, il nostro ragazzo meritava di tirare un sospiro di sollievo, anche se ho la netta impressione che i guai non siano ancora finiti: quei gendarmi che tallonano Lepsius non la raccontano per nulla giusta, e Salih è stato un ingenuo a sbandierare la sua missione così ai quattro venti...
In definitiva: un capitolo bellissimo, anche questo, che mi invoglia senz'altro a continuare nella lettura... ma c'è bisogno che lo ripeta? xD
Alla prossima, carissimo :)

Rieccomi :)
Non avevo ancora finito di postare l'altra recensione che mi son detta: massì, dai, leggiamone un altro!
Lo dico subito, che sennò mi dimentico: che bella la citazione in apertura!
Non so quasi niente di poesia araba medievale, ma non ho potuto non ravvisare una certa somiglianza con quella europea, almeno per quanto traspare da questi brevi versi. Del resto pare che la poesia trobadorica e la poesia araba fossero influenzate da tematiche comuni ;)
Mi dispiace che Joseph se ne sia andato, mi stava simpatico.
Mi è piaciuto il fatto che tu abbia usato l'arcaismo "strada ferrata" invece che il più moderno "ferrovia": dà un tocco di "contemporaneità" alla vicenda che io personalmente adoro. Ormai sai quanto io odi i modernismi, anche lessicali, in narrazioni ambientate nel passato^^
Interessante anche il riferimento al kebab, che tutti noi conosciamo xD
Man mano che ci avviciniamo verso l'Anatolia bizantina giunge in mio soccorso anche qualcuna delle mie conoscenze, e ti dirò, un po' immaginavo che una città greco-bizantina come Nicomedia fosse piuttosto occidentalizzata. Mi verrebbe da pensare lo stesso anche di Istanbul, ex-Costantinopoli e prima ancora Bisanzio, ma suppongo che lì l'influenza turca avesse spazzato via gran parte dei retaggi preesistenti, pur rimanendo una città piuttosto ricca e all'avanguardia. Ma aspetterò che Salih ci arrivi per confermare o smentire la mia tesi, quindi non dirmi nulla^^
Hai reso molto bene anche lo stupore di Salih alla vista del treno e della città... così come doveva essere ^^
E così, Salih è quasi arrivato a destinazione. Sono curiosissima di vedere cosa succederà adesso, e come si profilerà Istanbul ai suoi occhi!
Chissà che altri mirabolanti colpi di scena hai in mente per noi. Alla prossima! :)