Recensioni per
Il Destino e la Speranza
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 594 recensioni.
Positive : 593
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
16/02/18, ore 14:54
Cap. 59:

Mi piace il finale aperto che hai deciso di scegliere per questa storia.
Un happy end non ce lo vedevo, e neppure un finale triste, senza speranza.
Anahìd porta delle cicatrici nell'animo, così profonde, che non le basterà una intera vita per riuscire a camuffarle, perlomeno a se stessa. Anahìd non può e non vuole dimenticare. Come potrebbe? 
Adesso non è sola: è con la sua gente, sente parlare la sua lingua, con voci amiche. Ha un lavoro, un tetto sulla testa, una ciotola di cibo sempre piena.
Ma il suo cuore è spezzato. E'una ragazza di vent'anni che ne ha viste troppe, il suo animo è invecchiato, irrimediabilmente.
Forse (forse) si sta affezionando al paese che la ospita, che le si è rivelato amico: non per nulla, prova dispiacere per i soldati italiani che muoiono com mosche per la Grande Guerra. Pensa agli zii lontani, che vivono in Austria... sì e no. Per lei sono quasi delle creature mitologiche, dei pianeti lontani cui rivolgere un pensiero intimo e silenzioso.
Non sappiamo cosa farà mai, Anahìd.
Non sappiamo se si innamorerà, se si sposerà, o se vivrà in castità perenne, restando ancorata al suo essere una figlia ed una sorella.
Sole questo, forse. Oppure no. Ognuno di noi lettori potrà immaginare per questa cara ragazza un futuro, quello che preferisce.
Io la vorrei vedere felice, innamorata e sposa serena. Ha doni intellettuali e di cuore molto preziosi, che meriterebbero di essere apprezzati da un brav'uomo, che sappia capirla e sostenerla.
Si chiude quindi questa tua eccellente opera, un affettuoso e sentito tributo al popolo armeno, che troppo ed ingiustamente ha dovuto soffrire.
Non posso che elogiarti per l'immane lavoro che hai confezionato, per aver studiato con cura, per l'attenta documentazione.
Lo stile è cresciuto: ogni tanto indulgi ancora in retorismi ed in ridondanze, tuttavia ti trovo maturato come autore, davvero. Continua così: ti chiedo solo di "sfrondare" il superfluo (per esempio, quando parli della "forza maschile e virile" ambedue gli aggettivi è un po' pesante. Io ne toglierei uno).
Considero però che sei molto giovane, e che potrai migliorare lo stile con la giusta calma.
La cosa più importante, però, è l'infinito amore che metti in ciò che scrivi: si sente palpitare il tuo cuore.
Un abbraccio, e ancora complimenti.
Lou
 
(Recensione modificata il 16/02/2018 - 02:55 pm)

Recensore Master
16/02/18, ore 13:22

Rieccomi qua!
Come previsto, per Salih si prospetta la morte, benché Joseph abbia cercato di evitargliela in ogni modo. Purtroppo per il giovane turco, si sono sparse troppe malelingue su di lui e l'unico modo di Breuer per togliersi d'impiccio è proprio eliminare l'oggetto delle maldicenze. Tuttavia, il fatto che abbia deciso di mandarlo a combattere in prima linea piuttosto che fucilarlo come un disertore, mi lascia una flebile speranza. Infatti, se fosse stato fucilato sarebbe morto di sicuro, mentre combattendo sul campo potrebbe avere una, seppure minima, speranza di cavarsela. Certo, forse sono troppo ottimista, ma non riesco a fare a meno di sperare per il meglio 😀.
A presto!

Recensore Master
16/02/18, ore 11:20

Buongiorno Ale!
Ed ecco che Anahìd infine lascia il suo paese natale, con tutti i suoi ricordi e i suoi rimpianti. È triste pensare che abbia capito solo troppo tardi, e solo in parte, ciò che Salih ha fatto per lei, e che non l'abbia nemmeno salutato adeguatamente, alla luce del fatto che, una volta a Bari, probabilmente non lo rivedrà mai più.
Sono stata stupita, inoltre, dalla presenza del pascià. Certo, anche lui aveva le sue mire personali, come hai ben spiegato. Chissà cosa sarebbe successo se l'Europa avesse accettato le sue condizioni...
Ora non vedo l'ora di conoscere il destino di Salih, visto che presumo che la ragazza da ora in avanti sia in salvo.
A presto!

Recensore Master
15/02/18, ore 14:35

Ciao carissimo!
Il saluto finale tra Salih e Anahìd è quanto di più struggente tu abbia scritto finora. Il capitolo è stato un crescendo di emozioni, perché i due giovani ormai hanno perso entrambi la loro giovinezza, uno in un modo e l'altra in un altro, e non potranno mai più essere come prima. È logico che anche il loro rapporto ne sia uscito irrimediabilmente incrinato. Salih non riesce a capire tutto ciò che ha dovuto passare la ragazza, e Anahìd non può fare a meno di vedere in lui il fantasma di suo fratello.
Alla fine, però, tutto l'amore di Salih traspare alla perfezione: lui sta sacrificando la sua vita pur di salvarla, e quel grazie finale che lei riesce a concedergli vale più di mille parole.
Ma dalle tue parole finali, mi pare di capire che forse i due ragazzi non saranno separati per sempre... lo spero proprio!
Mi sembra così strano essere arrivata quasi alla fine in relativamente poco tempo...
A presto!

Recensore Master
14/02/18, ore 14:43

Buon pomeriggio Ale!
Questo capitolo è stato un crescendo dall'inizio alla fine. Dalla sosta, quasi forzata per Salih, per far riposare i cavalli, all'inseguimento notturno al galoppo, fino al raggiungimento del carro, per poi concludersi con la liberazione degli ostaggi, la morte dei carcerieri e il ritrovamento della tanto sospirata Anahìd.
Avevo cominciato a temere che, alla fine, Salih non sarebbe mai riuscito a trovarla e invece, per fortuna, così non è stato, almeno hanno potuto rivedersi e riabbracciarsi.
In questi frangenti, Joseph si è rivelato un aiuto prezioso per Salih, e come giustamente hai detto tu, certe esperienze vissute insieme non possono non accumunare coloro che le vivono. Ora però, il giovane turco è arrivato al dunque. Dovrà tornare sul Caucaso e presentarsi a Breuer.
Chissà che la forza dell'amore, però, non riesca a salvare Salih dal suo destino... :-)
Io ci spero, ovviamente!
A presto!

Recensore Master
13/02/18, ore 15:31

Buon pomeriggio carissimo!
Come immaginavo, Salih e Anahìd si sono mancati, anche se di poco. Il giovane ha avuto però la fortuna di incontrare suor Johanna, che almeno ha potuto dargli un po' di notizie, anche se frammentarie.
Non mi aspettavo, invece, che tu lo facessi incontrare con suo fratello, quindi da quel punto di vista mi hai sorpreso :-)
Comunque, credo sia la cosa migliore, per far andare ogni tassello al suo posto. Salih è venuto a conoscenza di ogni malefatta di Mehmet, che, benché ormai prossimo alla morte, continua a godere di ciò che ha fatto. Suo fratello, sparandogli, forse è stato troppo buono con lui. Sarebbe dovuto morire di stenti, ormai che era arrivato alla fine, senza alleviargli nemmeno un'ora di dolore, ma comprendo che in quel momento Salih avesse il bisogno di agire in qualche modo, e sparare a Mehmet ci sta perfettamente.
Ora il giovane sa che Anahìd è diretta verso Damasco, e non pensa a come potrà liberarla, visto che è stata resa schiava. Ciò che conta, per lui, è solo ritrovarla. E meno male che Joseph, nella sua rabbia, continua comunque ad assecondarlo nell'attesa di prendere la sua rivicincita.
Un altro capitolo magistrale, in cui molti nodi sono venuti al pettine!
A presto!

Recensore Junior
13/02/18, ore 10:39
Cap. 59:

Buongiorno!
È stato semplicemente un piacere leggerti, e fare questo viaggio con e grazie a te.
Il valore della memoria deve sempre essere tenuto in altissima stima.
Sebbene tu sia un autore che ha fatto delle ricerche di tipo “amatoriale”, quando si scrive
un romanzo o un racconto, il messaggio che passa è sempre veicolato dai sentimenti che quel racconto ci fa provare. Nel mio caso è sempre così. Ed è per questo che mi è piaciuto questo racconto. Ho sofferto con Anahìd e ho combattuto con Salih. Ho provato dolore, rabbia, simpatia e affetto con tutti questi personaggi.
Quando si raggiunge questo risultato, beh! È un gran bel risultato! Quindi
grazie
Saluti :)

Recensore Master
12/02/18, ore 23:58

Buonasera Ale! Eccomi qui anche a quest'ora! Sì, è tardi, ma ora che la fine della storia si avvicina aumenta la voglia di sapere cosa accadrà. 😀
Ma veniamo al capitolo. Anahìd è costretta a ripercorrere a ritroso il duro tragitto compiuto all'andata. Prima aveva almeno la compagnia del padre mentre ora è sola. Khaled, anche lui medico, sembra fare da contrappunto a Sarkis: hanno più o meno la stessa età e alcune caratteristiche li accomunano, ma mentre il secondo è stato un vero padre amorevole il primo, benchè voglia spacciarsi per tale, non riesce a nascondere la sua lascivia. La povera ragazza pare condannata a diventare la moglie di un vecchio bavoso, e anche a me farebbe ribrezzo il pensare di doverci andare a letto 😝.
L'unica nota positiva è che Kassim è ancora vivo e forse c'è ancora qualche speranza per lui.
Buonanotte e a presto!

Recensore Master
12/02/18, ore 20:35
Cap. 59:

Buonasera, Alessandro.

Sentire che questa storia è terminata mi mette davvero tanta tristezza...
Eppure so che la speranza esiste e l'ho imparato appieno proprio leggendo le avventure di Ana e Salih.
Hai trattato un episodio della Storia che spesso viene dimenticato, hai fatto parte di quel grande fiume della testimonianza, che goccia dopo goccia ha reso il ricordo sempre più vivo e consapevole.

Complimenti per tutto. Grazie a te!

Seguirò senz'altro il seguito e in bocca al lupo per tutti i progetti!

-Bigin

Recensore Master
12/02/18, ore 17:06
Cap. 59:

Eccomi qui.
E così, la vicenda si è conclusa. Ammetto che mi ha fatto uno strano effetto vedere quel "completa", perché anche se non ho seguito questa vicenda dall'inizio, sono pur sempre quattro mesi, e adesso... sapere che questo viaggio è terminato, mi lascia un po' un senso di vuoto.
Ad ogni modo, penso che tu abbia fatto benissimo a lasciare il finale aperto. Non sappiamo ancora quale sarà il futuro di Anahìd, né quale sia stata l'infelice sorte di Salih (ho provato una stretta al cuore quando ho letto che Anahìd se lo immaginava ancora bello...), né quale sarà il ruolo del "misterioso" Lorenzo che attira la curiosità di Ana... io penso che, nonostante tutto, la nostra amica abbia ricominciato a vivere. Certo, ci sono ancora il gravoso fardello dei ricordi e i segni indelebili della deportazione, ma il peggio è passato.
Ti ringrazio per la menzione a fine capitolo, e ne approfitto per ringraziarti a mia volta, per il supporto e le belle parole :)
In bocca al lupo per i prossimi progetti, che non mancherò di seguire, e alla prossima! :)
Ad maiora!

Recensore Master
12/02/18, ore 15:27
Cap. 49:

Ciao Ale, rieccomi di nuovo!
Questa volta, i capelli biondi di Anahìd, che sono sempre stati motivo di derisione da parte dei suoi coetanei armeni, questa volta sembrano rappresentare la sua unica ancora di salvezza. È vero che la vita che le si prospetta non è assolutamente delle migliori, visto che sarà ridotta in schiavitù, ma a questo punto non saprei cosa scegliere, se morire di stenti di fianco al padre o almeno continuare a vivere.
Credo che lei stessa abbia deciso di continuare a vivere, nonostante tutto, perché l'isitinto di sopravvivenza è sempre il più forte, a parer mio.
Mi dispiace molto per Kassim, e temo che non arriverà in tempo a Meskene, dove tra l'altro non troverà medici in grado di curarlo, stando a quanto hai scritto nelle note. Per Mehmet, invece, non potevi scegliere fine migliore: deve patire le pene dell'inferno prima di morire e andare a scontare i suoi peccati all'inferno!
Come sempre rinnovo i complimenti, e continuo a meravigliarmi di come altri possano aver abbandonato la lettura in corso d'opera. Io, a questo punto, non potrei mai, perché sono troppo curiosa di conoscere il destino finale dei nostri amici :-)
A presto!

Recensore Junior
12/02/18, ore 13:24

Ciao Alessandro! :)
Siamo quasi giunti alla fine di questo lungo cammino e devo ammettere che un po' mi dispiace... 
Grazie a te e al tuo racconto, mi sono affezionata tanto ai due protagonisti. Abbiamo percorso assieme a loro momenti bui e dolorosi che hanno segnato irrimediabilmente le loro giovani vite, ci siamo emozionati ed io per prima ho sperato fin dall'inizio che Anahìd e Salih riuscissero a sopravvivere e a ritrovarsi nuovamente.
Questo è accaduto solo per pochissimi giorni, ma grazie al coraggio e all'immensa bontà di Salih, Anahìd è riuscita effettivamente ad arrivare in un luogo sicuro, lontana da tutti gli orrori che ha dovuto ingiustamente subìre.
Capisco la confusione e il senso di smarrimento provato da Anahìd in questo capitolo... La ragazza vorrebbe solo raggiungere gli ultimi parenti rimasti in Austria ed inziare lì una nuova vita, ma le parole di Nazariantz non preannunciano nulla di positivo... 
Il conflitto mondiale potrebbe ancora durare molto tempo e chissà quale incerto futuro attenderà la giovane armena... 
Nel frattempo, credo che seguire il consiglio di Nazariantz sia quello più giusto in questo momento per Anahìd. :) Integrarsi ed imparare l'italiano potrebbero aiutarla a socializzare e ad aprirsi maggiormente con le altre persone presenti. Rinchiudersi nel proprio dolore ed isolarsi non è la soluzione più adatta, servirebbe solo a farla soffrire più del necessario ed Anahìd, invece, ha bisogno di serenità e di ristabilirsi fisicamente e psicologicamente.

Attendo l'epilogo con impazienza e anche con un pizzico di malinconia... poiché sei stato bravissimo a scriverci questo emozionante e profondo racconto, i miei complimenti nei tuoi confronti sono davvero sinceri e sentiti! :)
Ti auguro una buona giornata, Alessandro! c:
Angelica.

Recensore Master
12/02/18, ore 11:30

Buongiorno Alessandro!
Come avevo immaginato, il povero Sarkis è stato infine sopraffatto dalla febbre ed è venuto a mancare. Oltretutto, anche Kassim ha la febbre, di certo causata dalla ferita e da tutte le tribolazioni che anche i gendarmi hanno dovuto patire. L'unica speranza di potersi salvare, fingendosi assira, le è stata proprio preclusa dall'unica persona che avrebbe dovuto mostrarle un po' di riconoscenza, e invece Maria si è comportata proprio come un'egoista, come aveva predetto anche il dottore. Di calci se ne sarebbe meritati molti di più. Anche il fatto che Anahìd godeva dell'aiuto del gendarme ha giocato a suo sfavore e gli altri deportati, invece di farsi i fatti loro, si sono intromessi, solo per godere del male altrui.
Hai ragione, questo è uno dei capitoli più tragici di tutta la vicenda.
Mi dispiace di sapere che molti hanno abbandonato la lettura di questa storia. Infatti, anche se anch'io da principio aveva espresso la mia perplessità riguardo al tuo stile forse un po' troppo prolisso, andando avanti con la lettura trovo che non potevi fare altrimenti per spiegare con accuratezza tutti gli avvenimenti narrati. La storia è sì complessa, ma anche perfettamente leggibile 😊.
A presto!

Recensore Master
11/02/18, ore 00:06
Cap. 47:

Buonasera Ale. Avevo iniziato il capitolo venerdì pomeriggio e non potevo certo rimanere in sospeso fino a lunedì.
Temo che, questa volta, il povero dottore sia giunto veramente alla fine del suo viaggio. Una febbre così alta, nelle misere condizioni in cui si trova, lo porterà sicuramente ad una morte rapida e dolorosa. Purtroppo neanche le promesse di Kassim possono aiutarlo... E temo che anche il gendarme, se non si prenderà cura della sua ferita, potrebbe andare incontro a serie complicazioni.
Ora, temo proprio il futuro...
Buonanotte e buona domenica!

Recensore Master
09/02/18, ore 17:19

Ciao Ale!
Posso dire che questo è il capitolo forse clou per quanto riguarda la parte di vicenda dedicata a Salih. Il giovane infatti, che fino ad ora è stato obbediente e remissivo, almeno per la maggior parte del tempo, adesso che ha scoperto che la sua Ana non è sul Mussa Dagh ha perso totalmente la testa, arrivando al punto di ferire Joseph e decretando così la sua condanna a morte. È logico che il tedesco non gliela farà passare liscia e che ben presto anche per Salih arriverà la fine. Comunque, è tutto estremamente romantico, perché qui si capisce fino a che punto il giovane turco sia innamorato di Anahìd. Per lui ciò che conta è salvarla e poco importa se dovrà rimetterci la vita. Se non è amore questo...
Complimenti, perché questo capitolo è uno dei migliori che ho letto fino ad ora!
Buon fine settimana!