Recensioni per
Il Destino e la Speranza
di alessandroago_94
Ciao Alessandro! :) |
Sono sempre ammirata dalla lucidità di Sarkis, il quale continua a ragionare ancora, nonostante la vita infernale che deve sopportare alla sua matura età. Non dev'essere affatto semplice non impazzire in un contesto simile: non so se io riuscirei a sopportare un inferno del genere. Sarkis è e resta sempre un bravissimo medico: capisce che è meglio non accettare l'ospitalità di Haìk nella tenda sporca ed infetta, riempita all'inverosimile di persone malate. Nonostante tutto, Sarkis cerca di perservare uno stile di vita igienico, pur in condizioni estreme come quelle che deve subire con la sua povera figliola. |
Buongiorno Ale! |
Orbene, salve. Sì lo so, ti aspettavi che facessi una mega apparizione profetica come una bestia sacra di Yugi oh alla fine dell'ultimo capitolo della tua storia con una di quelle recensioni che non ti dimentichi mai più nemmeno dopo aver vissuto dodici vite insieme. Ammetto che... sì, avrei dovuto fare in questo modo. Però vedi... il fatto è che, recensire in una sola botta 30 capitoli non è proprio una delle mansioni più easy e leggere al mondo, e quindi pultroppo ci avrei messo un sacco di tempo. Ma visto che tra poco parto, ho deciso di lasciarti almeno una recensione al quarto capitolo, che avevo già letto qualche giorno fa :) Allora, che posso dire al riguardo? Ecco, il problema delle storie che ti piacciono veramente, ma veramente tanto è sempre lo stesso, con tutte le volte che fai i complimenti e dici che la storia ti piace, alla fine ti rendi conto che non hai la più benché minima idea di cosa dire d'altro XD infatti la questione attuale si sta facendo parecchio imbarazzante, perché oltre a dirti sempre quello che ti ho sempre detto, veramente, non saprei che altro aggiungere. Oh, ecco, ho trovato: la tua storia è davvero un sacco realistica. In questo capitolo si è capito molto bene, sopratutto con la scena a tavole e con le varie descrizioni che hai esposto: hai precisato perfettamente bene come vanno le cose, e come sono i rapporti tra i membri della famiglia, sopratutto il rapporto molto saldo tra il padre e il figlio. Decisamente molto scritto bene e reso ancora meglio da queste tue descrizioni che comunque sono molto leggere e allegre... anche se molto probabilmente, e molto presto, sono sicuro che la storia prenderà una strada che cambierà completamente il colore a tutta la storia, è temo proprio che ogni cosa assumerà lo stesso tono sanguinolento di un film di Tarantino. Beh! Francamente non vedo l'ora XD perdona il cinismo... so che queste cose sono cose accadute veramente e dalle persone che veramente le hanno vissute sono state peggio di un incubo, ma che ci posso fare? E' nella natura umana la volontà di volere il sangue, non sei d'accordo? Nel frattempo, comunque, godiamoci la leggerezza e l'allegria di queste scene slice of life, che tanto ormai sono talmente abbituato a ricevere pugni sui denti dalle storie ne ho presi talmente tanti che sono abituato anche se entrambi i personaggi principali dovessero morire male. Ad ogni modo, direi proprio che sia arrivato il momento della parte della recensione in cui sclero, e quindi anche la parte preferita da giovani, vecchi e bambini ^^ detto ciò, diamo inizio alle danze: Il capitolo ricomincia con Ana che, risvegliatasi dal sonno non poi così ristoratore che si è fatta durante la notte, scende giù nella sala da pranzo per fare colazione. E chi ti trova nella sala da pranzo già con il piede di guerra? Ovviamente il padre, che secondo me odia parecchio i gatti: infatti, l'uomo è parecchio adirato dal fatto che, la notte scorsa, alle tre di notte, quella scapestrata di sua figlia stesse ancora sveglia a dare da mangiare ai gatti che, per qualche strana ragione, facevano un chiasso così grande da sembrare quasi una persona. O un concerto degli Iron Maiden. Ana soffoca una bestemmia sul nascere, e domanda perdono al padre nonostante lei, da mangiare ai gatti, ne vorrebbe sempre dare, visto che purtroppo quelli lì siccome sono randagi sono anche denutriti. Il padre di Ana, tuttavia, non vuole sentire scuse, perciò la ragazza guarda impolrante il fratello per farsi dare man forte. Il fratello di Ana si vede lontano un miglio che è un personaggio buono buono, e quindi molto probabilmente sarà lui a il primo membro della famiglia a lasciarci le penne. Ad ogni modo, il fratello decide di dare man forte alla sorella e la difende, e siccome lui e il padre sono in ottimi rapporti, l'uomo decide di lasciar correre. Dopo la colazione, madre e figlia ritornano al negozio della madre, per fare le loro solite mansioni. Tutto sembra normale ma, all'improvviso, nel negozio arriva un personaggio che nessuno si sarebbe mai aspettato arrivasse: infatti si tratta proprio del padre di Salih, uno degli informatori turchi di quel villaggio, e per fortuna anche amico della famiglia. I tre discutono tra loro per un po', ma poi l'uomo decide di far allontanare la ragazza da un'altra parte per fare in modo di poter parlare in privato con la madre, molto probabilmente di questioni importantissime. Ana si ritira quindi nel didietro del negozio, e in una scena dolciosa si perde nei ricordi d'infanzia riguardando la porticina che usava sempre per fuggire nel frutteto dove incontrare il migliore amico. Tornata tuttavia nel negozio, la ragazza si rende conto che la madre ha la stessa espressione di una persona che ha visto la morte in faccia, ed è ancora viva per raccontarlo. Cosa mai starà accadendo? Lo sterminio è arrivato anche lì vicino? Oppure la donna si è semplicemente dimenticata di spegnere il forno? Questo, lo scopriremo solo vivendo... complimenti per il capitolo e, ci vediamo la prossima volta per la super mega recensione che ti devo! Alla prossima! |
Il dottore cerca di fare il furbo, ma purtroppo la manovra non riesce alla perfezione e Mehmet, che è un connubio di difetti tremendo e che non è in grado neanche di sopportare il dolore di un taglietto, resta solo con Anahid. Lì si lancia in uno sperticato monologo atto solo a coprire la sua omosessualità e probabilmente l'attrazione - credo - che prova verso suo fratello Salih e che spiegherebbe il motivo per cui odia con così tanta forza la sua cotta giovanile, Anahid. |
Continua questa inarrestabile discesa nell'inferno. |
Ciao Alessandro! :) |
I gendarmi sono davvero odiosi! E' come se la loro mente e la loro ragione fosse offuscata, non accorgendosi del male che stanno provocando e di quante anime stanno lentamente facendo morire, dietro quegli ordini, quelle marce,... |
Un capitolo davvero terribile in cui vedo che hai accelerato il ritmo, non so se per il mio consiglio o per una tua sensazione. Qui i giorni si susseguono e le condizioni di Anahid e del Padre sono migliorate moltissimo - nel senso che la morte è sempre rimandata di un po', rispetto all'esistenza degli altri poveri armeni che ormai hanno superato il punto di non ritorno - spero che Mehmet verrà punito dal karma, dalla giustizia divina o dalla tua mano da narratore prima della fine della storia, lo merita davvero. |
Ciao caro, purtroppo era inevitabile che gli altri deportati avrebbero scoperto del " tradimento " di Ana e suo padre, ma non credo se la prenderanno in modo molto violento e rabbioso con loro, perché ormai non hanno molte forze. |
Buongiorno! |
Buongiorno! |
Ciao Alessandro! :) |
Buonasera, carissimo ** |
Ciao Ale! :) |