Ciao!
Dubito di aver mai recensito una tua storia, di conseguenza mi presento: sono saccharine, ma puoi soprannominarmi come preferisci!
Allora, parto dal presupposto che ho finito di vedere Gravity Falls meno di un mese fa – sì, quindi sono nuova in questo FanDom – e sono ancora nel pieno dei feels. Ti giuro, questa serie mi ha letteralmente distrutta. Mi pento di non averla scoperta, o meglio, di non averle dato attenzione prima.
Ma bando alle ciance, torniamo a noi. Appena sono entrata nella sezione ho immediatamente cliccato su questa FanFiction, e non solo non ne sono rimasta delusa, anzi, al contrario mi ha meravigliata come non mai. L’idea di un what if? nel quale Bill Cipher vinca e conquisti la nostra galassia mi piace tantissimo, anche perché un po’ io ci speravo.
Ma ciò che mi ha sconvolto maggiormente (in senso positivo, eh) sono state le descrizioni. Crude, violente, dettagliate, sentivo l’angst fin dentro le ossa e in determinati punti ho addirittura trattenuto il respiro senza quasi accorgermene per tutta quell’ansia. Però al tempo stesso ero completamente presa, non riuscivo a staccare gli occhi dal cellulare perché dovevo sapere, capirne di più.
Anche l’idea di Dipper che scrive su un diario fino a quando la vita glielo permetta è stata una trovata originale. E il modo di descrivere la mancanza che prova al pensiero che la sua gemella non ci sia più spezza il mio cuore come non mai. Mi domando quale sia stato il suo desiderio, e perché le sia costato la vita.
Ammetto che fino a quando non ho letto D.P. nel primo capitolo non avevo capito che fosse Dipper a scrivere (tu pensa un po’ che genio hai davanti), ma un sopravvissuto qualunque, da qualsiasi parte del nostro pianeta, un’altra piccola macchia, che è un po’ l’idea che ci ha dato il Piccolo Pines, la quale l’ho trovata però sorprendentemente giusta, coerente e IC in questo contesto così sopra la capacità umana di poter intervenire.
Parlando di Bill Cipher, anche lui maledettamente IC, ed i racconti di Dipper su di lui mi hanno trasmesso i brividi. La sua grandezza e il non provare alcun rimorso o pietà nel giocare con l’ingenuità ed i pensieri della razza umana. Non so, tutto in questi capitoli è un po’ una forma di perfezione, a modo suo.
Non mi è dispiaciuta l’idea di usare la versione umana di Bill, pur facendoci comprendere – anche se solo in maniera accennata – che non si trattasse della sua forma originaria, quella vera, diciamo, la quale ovviamente è quella a triangolo che vediamo nel cartone.
Anche leggere di Wendy è stato piacevole, perché mi sembra una delle persone più propense a sopravvivere ad una situazione del genere, senza dimenticare che lei e Dipper sono troppo carini insieme (nonostante lo shippi da morire anche con Pacifica. Ugh, perché sono sempre così indecisa?) e di conseguenza mi è piaciuto quell’accenno al fatto che un tempo avesse avuto una cotta per lei.
Che dire? Penso che sia tutto, più o meno. Ho ancora molte domande che mi scorrono nella testa, sinceramente. Quella che mi affligge di più riguarda sicuramente Stan e Ford, soprattutto Ford: non posso fare a meno di domandarmi se anche in quest’AU abbia a che fare con Bill, e che ruolo abbia avuto in tutto questo. Che forse si sia unito a lui e gli abbia dato la famosa equazione? Ugh, non lo so, non lo so, ma sono davvero curiosa. Poi mi chiedo se anche qui ci siano i… come potrei chiamarli? Mostri-Alleati di Bill? Sì, Mostri-Alleati è carino.(?)
Poi mi chiedo che fine abbiano fatto altri personaggi, come Soos, Pacifica, Gideon… che siano tutti morti? :c *cuoricino che si spezza(?)*
Vabbé, a parte tutto ti faccio davvero i miei più sinceri complimenti. Quello che hai tu è indubbiamente uno degli stili di scrittura che preferisco in assoluto. Mentre leggevo ho pensato: “sì, è questo il livello che voglio raggiungere”.
Eeee boh, spero di leggere presto il prossimo (forse ultimo?) capitolo.
Grazie per aver condiviso il tuo talento con noi comuni mortali.(?)
Semplicemente,
s a c c h a r i n e. |