Recensioni per
Ansia da prestazione
di Francine

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/03/18, ore 21:47

Allora, per dovere di cronaca, diciamo le cose come devono essere dette. All’inizio non stavo capendo proprio nulla e leggevo con gli occhi sgranati, andando avanti riga dopo riga con la speranza di capirci qualcosina. D’accordo, che Kronos fosse il tempo non si discute; ma quei numeri brontoloni chi erano mai? Per un po’ le ho pensate tutte: persone di cui sarebbe stato meglio tacere il nome, parole nascoste, numeri di telefono, date di eventi specifici? Mea culpa.
Poi, all’improvviso, la folgorazione è arrivata - di preciso, sull’Uno Nove Nove Nove, quando gli umani, ormai, non guardavano più al presente già vecchio prima ancora di cominciare, ma al nuovo millennio ormai alle porte: se non si capisce il senso del racconto lì non lo si capisce più - e, allora, ho compreso ed ho continuato la lettura con una marcia in più. Sono in verità molto chiari i vari riferimenti agli anni, ognuno dei quali è di volta in volta bello, brutto, neutrale - a parte quelli che vengono considerati i più rognosi: anno bisesto, anno funesto.
Ed il povero anno nuovo diventa l’emblema di ciascuno di noi e delle nostre ansie da prestazione: ogni volta che c’è da mettersi in gioco per fare qualcosa di nuovo, di qualsiasi cosa si tratti, ne abbiamo un timore sottile, insensato, che sgorga solamente dal fatto che non si sappia bene cosa abbiamo di fronte e che cosa ci aspetti. Una paura che ci rode nell’attesa ma che, come neve al sole, si dissolve non appena ci troviamo immersi in quello che dobbiamo fare, che diventa la cosa più banale, semplice, stupida e a volte divertente del mondo. Chissà quante volte ci siamo trovati e continueremo a trovarci in una situazione simile a quella di Due Zero Uno Sette (che, nel frattempo, visto il ritardo con cui ho letto questo racconto, ha ceduto il passo a Due Zero Uno Otto, ed io ne sono più che contento, dato quanto dimenticabile si sia rivelato in più occasioni, almeno per quello che mi riguarda).
Quindi, ancora una volta sono davvero contento di aver potuto leggere qualcosa di tuo, perché hai un modo talmente perfetto di esporre e di mettere in campo i personaggi che anche le situazioni più assurde e impensabili, come una discussione tra anni passati e nuovo anno, diventano un fatto normale, di ordinaria amministrazione, come ha brontolato quel tabagista di Kronos.

Recensore Junior
04/02/18, ore 23:53

Rieccomi qui!
Ammetto che la drabble mi aveva incuriosita sul tuo stile e ho voluto leggere qualcosa di più lungo per farmi un'idea migliore. E per fortuna.
Ammetto che all'inizio non riuscivo a capire bene a cosa si riferissero i nomi dei "personaggi", ma non appena me ne sono resa conto la storia ha preso una piega completamente diversa e non ho potuto fare a meno di adorarla.
(In particolare il dettaglio che il 2016 ha fatto VERAMENTE schifo.)
Non c'è nulla che non mi sia piaciuto, è una storia unica nel suo genere, si vede che è stata ben pensata e anche altrettanto ben realizzata.
Percepisco chiaramente le emozioni di tutti gli anni e la chiara ansia da prestazione, che ricorda tantissimo quella di un attore pronto a fare il suo ingresso sul palcoscenico per poi lasciarsi tutto alle spalle appena arriva il suo momento.
Il dettaglio finale dei fuochi d'artificio, poi, è davvero bellissimo!
Congratulazioni per la bellissima storia!
Nyx

Recensore Master
18/01/18, ore 15:07

Eccomi!^.^
Allora, questa è per l'ABC recensioni. Ho scelto questa perché ho visto che ha partecipato al gioco "quattro storie e un arbitro" (spero di non sbagliare il nome dell'evento) e ho visto che ha vinto il suo turno. Mi sarebbe piaciuto partecipare, ma ho fatto l'iscrizione al gruppo a iscrizioni chiuse. Nell'attesa di una prossima edizione, leggo questa qua.

GRAMMATICA e STILE
Di errori grammaticali e di sintassi non c'è nemmeno l'ombra.
La seconda persona del narratore mi ha sempre affascinato e ogni volta che trovo una storia che usa questo tipo di modo mi incanta, c'è poco da fare.
Trovo che l'assenza di descrizioni, se in un primo momento disorienta perché al lettore manca l'aiuto per entrare all'interno dei meccanismi della storia, sia da considerarsi la scelta vincente. Questa storia non vuole essere capita subito, o forse sono io che ho il cervello bacato. Il nome Kronos mi ha fatto pensare subito al tempo, ma l'accenno a più riprese alla falce mi aveva catapultato in un mondo di morte, dove c'era questa sorta di dio della morte con i suoi aiutanti, che venivano creati per rimpiazzare quelli vecchi. Stavo giusto per dirti di scrivere i numeri in cifre quando finalmente il cervello ha iniziato a funzionare dal verso giusto - circa verso il terzo paragrafo, pensa un po'. E' tutto è andato al suo posto e allora ho capito e condiviso la scelta del numero a parole: ti devia, evita di imboccarti la soluzione; scriverlo a cifre avrebbe aiutato visivamente il lettore a fare il punto della situazione, e non andava fatto, questo credo sia un punto certo dell'idea di fondo.
Quindi, tornando alle descrizioni, in questo caso la loro assenza è un vantaggio, perché sospende questo mondo(che forse mondo proprio non è, non nel senso stretto del termine) in una dimensione nebulosa, galleggia e sfoca, tanto che le voci degli anni, senza corpo e senza un determinato carattere, sembrano uscire come echi dalle nebbie.
All'inizio è fuorviante, ma non sono un lettore che si ferma al primo rigo; a me l'intrigo e lo sfocato piacciano se gestiti nel modo e nelle circostanze giuste, e questa è una di quelle. Ha saputo bilanciare il tema con le varie tecniche narrative, lasciando la narrazione all'osso eppure consegnando al lettore una trama e un intreccio davvero interessanti e, sopratutto, originali. Complimenti!

TRAMA e PERSONAGGI
Come ti dicevo prima, i personaggi - gli anni - non hanno un aspetto ben definito, non dovrebbero neppure avere una caratterizzazione, eppure profumano di vita, di esperienze, di clima se mi permetti. Hanno delle voci, e sono le voci di chi ha vissuto. Questa è una di quelle storie dove, volente o nolente, credo che la voce dell'autore si senta più che in altre, e questa sensazione è aumentata dall'uso sapiente della seconda persona, che in questo contesto credo sia azzeccatissima.
Questo ha fatto sì che tu dessi, più che una caratterizzazione, una definizione, un aggettivo attributivo all'anno. Ci sono i due anni che hanno fatto a gara a mietere vittime - chissà quanti morti ci sono stati nel mondo in quegli anni? Brividi - e poi abbiamo il 2010 che è il capostipite di quella serie, un po' borioso dire, tanto da intimare al protagonista di non parlare con il vecchio anno che ha fatto da spartiacque tra i millenni; e direi che è stato anche ipocrita, visto che tutti passano a confrontarsi con il 1999. E chi può dimenticare quell'anno? Mi ha fatto ridere la sua, di definizione: un anno che, tanto è stato importante, che nessuno l'ha vissuto veramente. Tante le leggende metropolitane, tante le aspettative e gli obiettivi... ma tutti guardavano al 2000! Poverino... è dire che era uno degli ultimi anni decenti del nostro mondo. Forse, in maniera subdola, il mondo si è davvero distrutto all'inizio del millennio... solo che noi siamo troppo sciocchi per accorgercene.
E infine abbiamo il protagonista, che è un anno che nessuno conosce, perché ancora deve arrivare. E ha tutto un mondo davanti a sé, ma parecchio anche dietro, e lui sta in mezzo, un po' pigiato a forza... né lui né tu/autore sapete che vi aspetta, e la sua ansia da prestazione incarna in maniera totalmente differente quell'euforia che pervade chi sta affrontando il conto alla rovescia.

TITOLO
Confesso che è un titolo che mi faceva pensare a tutt'altro, mi dava più una sensazione di comicità... e io il genere comico non lo mastico mai molto volentieri. Ma la leggerezza di fondo nasconde una grande metafora e il modo in cui me l'hai messa nel piatto me l'ha resa gustosa e appetibile. Il titolo, alla fine, si è dimostrato non solo attinente ma sfaccettato: che sia l'ansia dell'anno in questione o l'ansia di chi, scrittore o lettore, quel nuovo anno si prepara ad affrontarlo.

GRADIMENTO PERSONALE
L'ho trovata unica nel suo genere. Ed è una di quelle originalità che mi colpiscono, mi sorprendono e mi piacciono. E' semplice, molto da... lettore investigatore, ma gli indizi vengono colti in un punto medio della trama che permette al lettore di godersi il resto con un sorriso sulle labbra. Mi ha ricordato molto la canzone di Lucio Dalla, "l'anno che verrà", che io personalmente trovo piuttosto ironica. La morale che si respira nel finale si addice molto al 1999, che tra tutti è quello che mi ha fatto più tenerezza. Chissà quante sciocchezze ha visto...
In definitiva, è stata una lettura che mi ha sorpreso molto in positivo.
A presto!

Recensore Master
13/01/18, ore 19:39

Ciao^^
eccomi qui come promesso...
Eh, gli anni che si avvicendano. Chi ci pensa mai? Eppure, là dove sono, ci si può immaginare che facciano proprio così, che quelli che devono subentrare siano preoccupati di non fare cazzate e gli altri, i veterani, siano lì a guardarli con un misto di affetto e compatimento.
E su titti Kronos, con gli occhiali sul naso e la sigaretta quasi finita. E la falce, ovviamente.
Hai un bellissimo stile, immediato, lineare, che va dritto al punto e non è scevro di una certa ironia un po' cinica.
Mi è piaciuto molto, insomma, sia lo stile che il racconto sugli anni. Complimenti!^^

Recensore Junior
03/01/18, ore 23:16

Bellissima storia :) a parte che è scritta bene, il che è sicuramente apprezzabile, anche lo stile è scorrevole e la punteggiatura corretta. Sicuramente caratteristiche rare su Efp e Wattpad. :)
A presto.

Recensore Master
09/12/17, ore 15:09

PRIMA CLASSIFICATA (4 storie e... un arbitro): Ansia da prestazione

Location (titolo e introduzione): 7,5/10
Il titolo mi piace, anche se non mi dice molto su ciò che andrò a leggere. Anche l’introduzione non mi aiuta a capire, però è tratta dal testo (cosa che personalmente apprezzo molto): si vede che lo stile è fluido e la scrittura è buona.

Menù (trama e personaggi): 9/10
È la prima volta che do un nove per il menù. L’idea è così semplice da essere geniale. La narrazione è scorrevole, piacevole, diretta. Senza fronzoli. Senza giri inutili, o descrizioni che avrebbero rovinato l’atmosfera. Il dubbio si crea durante il primo pezzo, su chi sia Due Zero Uno Tre. Ma basta così poco… così poco per ritrovarsi a capire, per collegare numeri con anni (e con giorni, ovvio. Tre sei sei, tre sei cinque… è così difficile capire? Assolutamente no).
Questa storia è una piccola creazione di genialità. So di averlo già scritto, ma quando ci vuole ci vuole. È come la matematica: è una storia logica. Creativa, ingegnosa. Semplice all’inverosimile. Quasi banale nella sua originalità.
Oltretutto mi ha riportato alla mente un ricordo delle elementari… come si salutava il nuovo anno? Con un disegno. Il vecchio anno che camminava a braccetto con il nuovo. Un saluto. Vecchio e nuovo a pari passo, per un singolo istante.
Bella. Veramente. Mi è piaciuta.

Servizio (grammatica e impaginazione): 7/10
L’impaginazione andrebbe giustificata e manca il titolo alla storia. Per il resto la grammatica è perfetta.

Conto (gradimento personale e quanto la storia è attinente con le informazioni (rating, coppie, generi, note e avvertimenti, AU, ecc): 9/10
Di nuovo un nove. Lo dico, anche se non lo faccio mai: se la storia è senza difetti, se va tutto bene, l’otto è assicurato. Per avere di più, bisogna fare di più. Bisogna colpire a fondo.
Questa storia è così semplice da scivolare liscia nella lista dei preferiti. Un modo bellissimo di salutare il “nuovo” anno.

Recensore Master
09/12/17, ore 15:05

Prima classificata all'iniziativa "4 storie e... (un arbitro)".

Location (titolo e introduzione): 7,5/10
Il titolo mi sembra perfetto, nulla da ridire. L’intera storia si basa su quest’ansia implacabile, questa paura di sbagliare ed essere criticato. L’introduzione, invece, non mi ha convinto al 100%.

Menù (trama e personaggi): 8/10
Bisogna ammetterlo: la tua storia è molto originale, e la fantasia di un autore è sempre da considerarsi come un punto di forza. Credo di non aver mai letto nulla di simile. Il finale, in pratica, è stata la parte che ho preferito (e che per me ha dato un senso alla storia intera). La trama è originale, i personaggi sono ancora più particolari. Direi che hai fatto un bel lavoro con Due Zero Uno Sei nel descriverlo disastroso, perché a onor del vero è stato un anno di *censura*. Potendo dare un giudizio anche al nostro caro protagonista, direi che è stato all’altezza del suo predecessore.
Bellissima l’idea di Kronos. Brava.

Servizio (grammatica e impaginazione): 7,5/10
Non ho trovato errori di grammatica all’interno del testo, il che ti fa guadagnare taanti punti. Brava! Si vede che ti sei impegnata molto nella stesura di questa storia o che, almeno, tu abbia ricontrollato per bene il tutto prima di pubblicare. Non tutti lo fanno, quindi brava.
Per l’impaginazione… direi che l’ho gradita a metà: il testo è giustificato (perfetto), il font non è proprio il mio preferito ma è leggibile… ma il titolo?
La sua assenza in cima al testo si sente. O almeno, io l’ho sentita.

Conto (gradimento personale e quanto la storia è attinente con le informazioni (rating, coppie, generi, note e avvertimenti, AU, ecc): 7,5/10
Le informazioni mi sembrano consone alla storia. (Forse avrei aggiunto la nota “AU”, in modo da spiegare che in un'altra dimensione, in un altro universo, gli anni potessero essere rappresentati in questo modo).
Quanto alla storia nel suo complesso… alla fine mi è piaciuta molto. Non me l’aspettavo e mi son detta “Cavolo, che idea geniale!”. Ma c’è anche da dire che all’inizio ero molto confusa. Non riuscivo a capire chi fosse chi e chi dicesse cosa. Anche l’utilizzo della seconda persona l’ho gradito alla fine.
Tirando le somme: una storia che sa cosa voglia dire sorprendere il lettore – o quanto meno divertirlo -, ma che non sono riuscita a gustarmi al 100%.

Recensore Master
05/12/17, ore 17:08

Ciao! Ti lascio il taccuino per la storia :)

Location: 7,5/10
Personalente non amo i titoli italiani, però questo l'ho trovato accattivante. L'introduzione incuriosiva, ma solo con quella non riuscivo a capire cosa sarei andata a leggere poi nella storia.

Menù: 8/10
L'idea della storia la trovo originale e particolare, ma forse poteva essere sviluppata meglio e con qualche descrizione in più, stessa cosa per i personaggi. Sopratutto il protagonista, essendo raccontata in seconda persona, non capivo se si riferiva a un personaggio in particolare della storia oppure al lettore che partecipa in qualche modo al racconto.

Servizio: 9/10
Il punto forte penso sia proprio la grammatica, non ho trovato nessun errore né ripetizione, uno stile davvero piacevole da leggere che rende la lettura per niente pesante pur riuscendo a dare un'idea di ciò che sta accadendo. Anche la suddivisione in paragrafi la trovo azzeccata, per il resto è scritta molto bene anche se non amo il font scelto (è sempre una delle prime cose che guardo, non amo leggere una storia se ha un font poco leggibile o spoglio, troppo piccolo o troppo grande), ma queste sono scelte molto personali alla fine.

Conto: 8,5/10
Trovo che sia una storia piacevole da leggere che può tenere compagnia per qualche minuto, con un'idea particolare che invoglia a continuare la lettura. Essendo io una fanatica shipper, mi è dispiaciuto non trovare alcuna coppia, ma ciò non ha penalizzato affatto poiché comunque qui c'è un'idea carina di base. Tuttavia, forse per un problema mio, non ho ben capito cosa succede nella parte finale della storia, forse descritta in modo poco chiaro o forse sono io che devo entrare meglio nella storia, ma comunque è scritto bene anche quello. Trovo anche che rispecchi il reating scelto e i generi, per il resto non ci sono né note né avvertimenti, e va bene così per la storia.

Recensore Master
03/12/17, ore 17:30

Ciao! Ecco il mio taccuino per l'iniziativa 4 storie e... (un arbitro) ^_^

Location (titolo e introduzione): 7.5/10
Il titolo di questa storia, un po' irriverente, incuriosisce molto il lettore; l'introduzione poi è ben scritta e, se qualcuno stesse ponderando se aprire il link o meno, il lessico e la sintassi curati e corretti usati in quelle poche righe potrebbero spingerlo alla lettura. Tuttavia, devo ammettere che l'ho trovata davvero molto criptica: l'ho riletta due o tre volte prima di immergermi nella storia, ma comunque quando sono andata a leggere non avevo la più pallida idea di cosa mi stesse aspettando, davvero, se non per il nome di “Kronos” che allude al tempo. Immagino che volessi giocare sull'effetto sorpresa nello scoprire l'argomento della storia, ma se una sinossi non mi fa assolutamente capire nulla, proprio nulla, di cosa andrò a leggere, sono alte le probabilità che io vada a scegliermi un'altra storia. Riguardandola dopo aver letto la one-shot intera la si capisce molto meglio, chiaro, ma non è a questo che un'introduzione deve servire, no? Quindi suggerirei l'aggiunta di una riga un po' più esplicativa; ed è questa mancanza che ha fatto calare il voto.

Menù (trama e personaggi): ) 9.5/10
Beh, ho trovato l'idea di fondo della storia pressoché geniale! Ci ho messo un poco a collegare i numeri agli anni, ma quando ci sono arrivata è stata una folgorazione. Bellissimo anche l'accenno alla discriminazione contro gli anni bisestili, è un'ulteriore prova di inventiva e creatività non da poco! Mi dispiace solo che Due Zero Uno Sette non sia andato granché bene, da come possiamo vedere ora che siamo a novembre, ma forse è vero, peggio di Due Zero Uno Sei non poteva fare XD il discorso di Uno Nove Nove Nove è davvero significativo, e direi che è questo il personaggio che più mi è piaciuto: sospeso tra una generazione e l'altra, è l'unico che dà veri consigli al nuovo anno che si appresta a entrare in servizio. Gli altri sono abbastanza di contorno, e forse sarebbe stato affascinante conoscere Kronos un po' più da vicino, ma immagino non fosse questo il tuo obiettivo. I sentimenti di Due Zero Uno Sette sono davvero bene espressi, e “l'ansia da prestazione” del tutto giustificata; bellissima la descrizione finale della sua entrata in scena nel nostro mondo. Non me la sono sentita di darti un punteggio assolutamente pieno perché in fondo lo sviluppo è semplice e anche alcune caratterizzazioni si potevano approfondire di più, ma nel complesso puoi ritenerti più che soddisfatta: l'idea come ho detto era spettacolare e tu l'hai portata avanti con grandissima dignità e ingegno.

Servizio (grammatica e impaginazione): 9.5/10
Sinceramente, non ho notato un singolo errore, né di grammatica né di punteggiatura (il che non è semplice considerata la mole di dialoghi che hai inserito). Ho trovato l'impaginazione chiara e molto pulita, un piacere da leggere. Sono solo molto pignola, e ti faccio notare che la battuta di Due Zero Uno Tre nel primo paragrafo della storia sarebbe stata meglio metterla in corsivo, in quanto è una sorta di flashback (solo la battuta, non il testo in mezzo). Lì per lì, vedendola scritta uguale al resto, sono rimasta un pochino disorientata da cosa stesse accadendo in quel momento e cosa fosse accaduto prima; anche se il “ti ha detto” al posto di “ti dice” è una nota chiara di posteriorità, sempre meglio abbondare. Comunque sia, ottimo lavoro!

Conto (gradimento personale e quanto la storia è attinente con le informazioni (rating, coppie, generi, note e avvertimenti, AU, ecc): 7/10
Parto con il precisare il perché dei punti tolti: i generi che hai messo per la storia. “Soprannaturale” ci sta benissimo, assolutamente, sono “Commedia” e “Fantasy” che mi lasciano un po' perplessa. Se l'intento era sottolineare il tono scherzoso della vaga parodia dei vari anni, avrei piuttosto scelto “Comico”; “Commedia” mi dà idea di intrecci, di equivoci, di triangoli amorosi, e così via, e nulla di tutto questo c'è nella storia. E anche il “Fantasy” è da prendere con le pinze... ok, c'è un dio, ma davvero, il “Soprannaturale” bastava e avanzava da solo per indicare la presenza di elementi fuori dal normale. “Fantasy” lo vedo più come magia, elfi, mondi medievali, eccetera. Se io fossi stata in te, sarei andata molto tranquillamente con “Soprannaturale” e “Generale”; leggendo i tuoi generi prima della storia, mi ero aspettata qualcosa di diverso. Ed è un vero peccato, perché in sé la storia mi è proprio piaciuta! Il rating è azzeccato, e non penso che altre delle note messe a disposizione di Efp servissero, quindi hai fatto bene a non metterle. Ribadisco una volta di più che l'originalità è il punto forte della one-shot, e che questo spunto meriterebbe di essere approfondito ancora di più, se mai ne avrai voglia x3 complimenti!

Recensore Veterano
03/12/17, ore 16:08

Ciao! Ecco il mio taccuino.

LOCATION (titolo ed introduzione): 8/10
Il titolo è molto carino ed ironico; sicuramente più apprezzabile a lettura ultimata per chi, come me, non è stato capace di afferrare il senso totale del racconto fino alla fine. Sono concorde sull'inserimento di parte del testo nell'introduzione, anche se in questo caso il contenuto rimane comunque ben celato tra le righe. Tutto ciò alimenta l’effetto sorpresa di questa storia che, a mio parere, si può ritenere molto particolare nella sua semplicità.

MENÙ (trama e personaggi): 7/10
Questa storia mi ha dato alcuni problemi di comprensione del testo, devo essere sincera. Durante la prima lettura sono rimasta confusa, finché non sono arrivata alla conclusione ed allora l’arcano mistero di cosa stessi leggendo è stato svelato. Il tutto sembra essere una favola metaforica ed in parte mitologica ben articolata; questo non è da considerarsi un difetto, sia chiaro: purtroppo non sono ferrata in questo campo ed ho avuto la necessità di andare a compiere una ricerca su google per comprendere che “Kronos” è la divinità avente il compito di temporalizzare gli eventi. Ancora mi sfugge il significato degli anni denominati “tre-sei-sei”. Insomma, la trama è carina, ci offre una simpatica e diversa narrazione di fine/inizio anno; purtroppo, però, non sono riuscita ad averne una lettura chiara anche se l’effetto sorpresa è notevole.

SERVIZIO (grammatica ed impaginazione): 9/10
Per quanto riguarda la grammatica direi che non sono riuscita ad individuare errori, nonostante abbia letto la storia più volte. Apprezzo il tuo stile fluido, scorrevole, a tratti quasi musicale poiché sei riuscita a scandire bene i ritmi della narrazione, passando dal veloce al lento con maestria. Il testo è anche ben impaginato e condivido ampiamente l’utilizzo del corsivo per sottolineare i pensieri e per le frasi o parole che hai reputato più rilevanti.

CONTO (gradimento personale ed attinenza delle informazioni): 7/10
La parte che ho apprezzato di più di questa storia è sicuramente quella che contiene il dialogo con Uno Nove Nove Nove. La lettura mi ha sorpresa ma non mi ha colpita più di tanto poiché, come già scritto, non sono riuscita a comprenderla del tutto con facilità. Sicuramente, poi, non ha incocciato i miei gusti personali; comunque è scritta bene, per cui può essere considerata una piacevole lettura. Per quanto riguarda l’attinenza alle informazioni elargite, non so se “soprannaturale” sia la categoria giusta, però questa mia indecisione non può in alcun modo influire sul voto perché non mi ritengo adatta a dare certi giudizi. Sicuramente la vena comica è presente e graffiante, perché la storia ha in sé un senso ironico a mio parere evidente.

Recensore Master
10/02/17, ore 00:00

Allegorica, speranzosa, interessante. Questo ho pensato nel leggere questa storia, così diversa dal solito registro. Non spoilero le vere identità dei protagonisti nella recensione, ma credo comunque di non aver mai letto di una...resa del genere del tema. Molto particolare, molto bello. E poi l'hai tirata in ballo in un tema più "fantasy", che me l'ha resa ancor più gradita.
Buon anno nuovo anche da parte nostra, e anche in ritardo! Alla prossima!
Stellaskia