Recensioni per
NAGINATA (なぎなた-薙刀)
di innominetuo

Questa storia ha ottenuto 233 recensioni.
Positive : 233
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/07/20, ore 11:16

Mi aspettavo che Takeko sarebbe stata trattata alla strenua di un guerriero... ma avrei dovuto immaginare che, nel Giappone feudale, anche una donna guerriera rimaneva una donna. E quindi Takeko dovrà sottoporsi ad un'odiata educazione da brava dama di corte.
Questo Kamo deve essere stato un vero mostro nella Storia del Giappone di quel tempo, qualcosa di paragonabile a Jagger in Hokuto no Ken.
E la Kunoichi menzionata alla fine chi sarà? E' anche lei un personaggio storicamente esistito, o frutto della tua fantasia per arricchire la storia?
Alla prossima!

Recensore Veterano
18/07/20, ore 13:35

Innanzitutto ti rinnovo i complimenti per il modo in cui hai saputo intessere l'ambientazione: ogni cosa è curata fin nel minimo dettaglio. Sembra di essere fisicamente in quei luoghi ed in quel tempo. Una dettaglio forse banale, ma che mi ha colpito, è la principessa che chiama il giappone "Nihon": adoperare i termini che avrebbero davvero usato quei personaggi aiuta davvero a immedesimersi, a calarsi nella mentalità di un popolo straniero.
In questa storia però gli stranieri, i "gaijin", siamo noi: gli occidentali. Gli americani tramano per impedire un matrimonio che risanerebbe il Giappone. Ora, ho volutamente evitato di riguardarmi la Storia di quel periodo per evitare spoiler... anche se "solo un idiota legge libri di Storia sperando in un finale a sorpresa" XD.
Momenti di grande tenerezza in questo capitolo, anche se è solo l'amore fraterno che unisce Yuko e Takeko. Sappiamo già che andrà a finire male, e questo forse è una benedizione: sarebbe stato troppo duro, altrimenti, digerire un finale tragico.
Al prossimo capitolo!

Recensore Veterano
14/07/20, ore 21:35

Ed eccoci al secondo capitolo.
Finalmente veniamo al vero incipit che mette in moto la storia: Takeko viene scelta come guardia del corpo della sposa dello shogun, fra il disprezzo di alcuni capi delle forze armate che tengono sotto controllo Kyoto. Non conoscendo il personaggio storico, sono rimasto molto sorpreso di vedere come una donna come lei, forgiata nel rigore delle arti marziali, abbia anche un cuore che batte per un giovane uomo. Un lato così delicato di lei non me lo aspettavo... ma dimentico la sua giovane età, e il fatto che sia un personaggio realmente esistito, non uno stereotipo guerriero da anime.
Intanto, comincia a farsi più chiaro lo scenario politico e diplomatico: un Giappone diviso e in lotta, alle prese con una potenza straniera...
Una rinfrescata di storia non fa mai male, e grazie a te posso farla godendomi un piacevole romanzo.
Mi chiedo se i dettagli storici siano solo frutto di ricerche su internet, o se magari possiedi competenze specifiche (magari universitarie) su quel particolare periodo.
Comunque scrivi così bene che non posso fare a meno di chiedermi se tu abbia già pubblicato qualcosa, al di fuori del mondo delle fanfiction :-)

Recensore Veterano
12/07/20, ore 22:32

Ed eccomi di nuovo a recensire oggi (scusa per il bombardamento).
Ho voluto cominciare dalle storie one-shot per poi approcciarmi a questa tua storia originale.
Mi era parsa assai promettente sin dal primo momento in cui l'ho adocchiata, entrando per la prima volta sulla tua pagina qualche giorno fa.
Devo dire che hai pienamente soddisfatto le mie aspettative.
Per ora c'è stata solo una brevissima introduzione dei personaggi, ma devo dire che l'ambientazione storica che hai ricreato mi piace tantissimo!
Io conosco qualcosa del Giappone feudale, ma la storia di questa donna guerriera mi mancava, e già sto imparando nuovi dettagli storici! Credo proprio che continuerò a leggere con molto piacere.

Recensore Master
18/08/19, ore 16:05

Dopo tanta azione e avvenimenti ci voleva un capitolo dal ritmo più lento e dal tono più introspettivo. Takeko fa i conti con i traumi degli accadimenti degli ultimi giorni. Deve interiorizzare i duri colpi ricevuti e non a caso fa venire qualche dubbio agli altri samurai sulla sua tenuta di spirito. Ma sono certa che li farà ricredere.
Intanto il consesso dei gaijin discute con nonchalance i prossimi passi. Sventati gli attacchi al corteo imperiale non resta loro che far accadere le nozze e trovare altri modi per far implodere l'ordine delle cose e piegare il Giappone alla loro brama imperialistica. Bellissima l'immagine degli avvoltoi in attesa di spartirsi i pezzi della carcassa. Non potrei immaginare niente di più efficace per descrivere il loro atteggiamento predatorio e rapace. Che schifo.
Bene, mi sono rimessa alla pari con la lettura. Ora tocca a te, mia cara! Io per il royal wedding mi tengo libera, sappilo. ^_^
A presto!
S.

Recensore Master
18/08/19, ore 15:51

Questo capitolo è un vero gioiello. Hai gestito con maestria invidiabile la descrizione dell'attacco al castello. Le scene cruente di battaglia, grazie alla prosa incalzante, sembravano vivide come in un film. Ho apprezzato molto la scelta lessicale, con immagini uditive e visive molto realistiche. Ogni cosa ha contribuito a condurre il lettore sul campo di battaglia, dove la violenza non risparmia nessuno, uomini e animali. Bellissimo il cammeo in cui Takeko saluta la coraggiosa cagnetta con un gesto di grazia e dolcezza infinita che separa sia la parte precedente, dove infuria la battaglia, sia la parte successiva del capitolo, con la crudezza e la nobiltà propria del suicidio rituale. Ho imparato molto leggendo le tue note. Un ottimo lavoro, come sempre.
A presto!
S.

Recensore Master
18/08/19, ore 15:37

Da samurai, le ripugnava l’uso di armi da fuoco, che colpivano a distanza. Sapeva pure dell’esistenza di fucili e pistole, in uso soprattutto ai gaijin: ne aveva intimamente paura, dato che con essi si poteva essere feriti o anche uccisi a distanza, senza un onesto e leale duello corpo a corpo.

Ho copiato questo passaggio perché penso sia indicativo della differenza fra le arti marziali giapponesi e quelle occidentali, volte al risultato più che al mezzo con cui lo si persegue. La spietata efficienza delle armi da fuoco nei confronti delle nobili arti belliche del Sol Levante si sta facendo sentire anche nella tua storia: gli yankee minacciano, forti dei loro alleati, la pace e l'indipendenza di Nihon. Intanto i ninja si avvicinano, come previsto da Hijikata, e tentano di sferrare un nuovo colpo. Come faccio a non andare subito a leggere il prossimo capitolo?
Volo!
S.

Recensore Master
18/08/19, ore 15:25

Ci voleva Hijikata per infondere nuova fiducia in Takeko, che già si vedeva sul patibolo! Leggendo questa parte della storia ho capito da dove arrivi quell'atteggiamento così frequente nei vari manga giapponesi da parte del protagonista, che di fronte al primo errore si butta giù fino a pensare di essere una totale nullità, finché un qualche sensei arriva a tendergli una mano e a spronarlo a tirare fuori il meglio. Ovviamente in questo caso giocano anche i sentimenti di Takeko nei confronti del ben guerriero. E come darle torto??? Intanto il corteo imperiale si avvicina a Edo, dove lo shogun viene informato dell'agguato ai danni della promessa sposa. Non ci mette molto a fare uno più uno. La resa dei conti è vicina come la meta del viaggio....
Un abbraccio!
S.

Recensore Master
18/08/19, ore 15:12

AH, ecco un bel colpo di scena. Così l'attacco al corteo era solo un semplice diversivo per impegnare la scorta imperiale e rapire indisturbati l'inerme Chikako-sama! Senza la tempestiva reazione delle sue guardie del corpo, e senza l'aiuto preziosissimo dell'akita, la principessa sarebbe finita nelle mani dello spregiudicato Harris. Che il diavolo se lo porti. La storia recente e non ci ha dimostrato la spregiudicatezza con cui gli yankee si infilano nei fatti delle altre nazioni. Stavolta Harris può contare sul sodalizio con un traditore del suo stesso popolo. Ma sta tirando troppo la corda. I peggiori nemici sono proprio gli alleati, quando un patto si basa solo su effimeri interessi e non su valori condivisi. Vedremo come andrà a finire!
Volo al prossimo capitolo.
Un abbraccio!
S.

Recensore Master
18/08/19, ore 15:01

E' con grande piacere che torno ad affacciarmi da queste parti. Ci voleva la calma agostana per consentirmi di riprendere la frequentazione di EFP, da cui latito da parecchio. Ma veniamo a noi.
Takeko non fa in tempo a sventare una trama omicida che già Chikako-sama viene nuovamente attaccata da oscuri e misteriosi nemici. I mandanti si tengono ben al riparo dalle congetture di Takeko, ma è ormai fin troppo evidente che qualcuno sta cercando di eliminare la principessa prima che riesca ad arrivare a Edo e a convolare a nozze con il promesso sposo. La povera Chikako mi fa una pena infinita. Sarà pure la principessa, ma l'etichetta e il suo stesso status di simidea le impongono una vita di solitudine fatta di obblighi e relazioni inesistenti. La sua stessa volontà viene annullata. La ragazza, da essere umano, è diventato un idolo da venerare e custodire in una scatola stantia come la portantina che la fa viaggiare. 
Concludo con una lode sia alla grande cura per la ricostruzione storica di ogni particolare, sia alla prosa di questo capitolo, che mi ha fatto letteralmente vedere il corteo imperiale mentre si dipanava sui ciottoli dell'antica strada di Edo. Bellissime immagini e bellissima trama. Complimenti!
Un abbraccio
S.

Recensore Junior
03/03/19, ore 17:39

è da tempo ormai che volevo iniziare a leggere questa storia e alla fine eccomi qui ^.^
Non sono molto informata sul periodo storico su cui si sta parlando, nulla di più delle nozioni apprese a scuola, però mi sono saputa orientare anche grazie alle tue note.
Questo primo capitolo mi ha molto incuriosito e continuerò con la lettura.

Recensore Master
30/01/19, ore 23:42

Ciao
Un nuovo bellissimo capitolo che contiene anche un prezioso insegnamento per la vita: saper vivere appieno ogni momento, compresi quelli difficili, noiosi o che possono sembrare del tutto privi di significato. Questo è il concetto riassunto dal simbolo del ciliegio, che con l’effimera bellezza dei suoi fiori rammenta la precaria bellezza dell’esistenza.
Takeko sta attraversando un periodo difficile: messa alla prova su molti fronti, sembra non comprendere più quale debba essere il suo ruolo a corte. Cosa che, nel nostro piccolo, capita spesso anche a ciascuno di noi…
Davvero regale l’atteggiamento e la risposta dello shogun durante il colloquio con gli stranieri: molto ben realizzato il contrasto tra le due culture.
Infine, abbiamo una misteriosa donna che si procaccia un veleno mortale: qualcosa mi dice che si tratti dell’affascinante maestra di shamisen…
Complimenti di nuovo, un capitolo denso di insegnamenti e una scena, quella del ciliegio, di grande suggestione.

Recensore Master
29/01/19, ore 13:40

Ciao!
Come prevedevo, la questione è notevolmente complessa: continuano le violenze contro gli stranieri, con il tacito assenso dell’imperatore, e spesso con il coinvolgimento di qualche innocente di passaggio. Kamo rivela la sua natura di autentico sadico senza scrupoli né timori, mentre nella scena precedente assistiamo al lento imprigionamento di Takeko in una stretta spirale di convenzioni e codici di comportamento. Da un lato la crudeltà più efferata, dall’altro queste sale congelate in un’atmosfera fuori dal tempo. Come sempre, complimenti vivissimi per la perfetta ricostruzione di ambienti e stili di vita. Alla prossima!

Recensore Master
29/01/19, ore 13:04

Ciao!
Continuo a soffrire di mal di Giappone e quindi a desiderare d’immergermi in atmosfere di un altro tempo e di un altro luogo. Qui  incontriamo la giovane promessa sposa della Shogun, nonché sorella minore dell’imperatore: una creatura la cui vita è preservata, protetta e curata con la devozione che si offre a una piccola divinità incarnata. Come spesso accade nelle casate di alto rango, e qui il Giappone non fa eccezioni, il suo destino è deciso da altri, e già studiato a tavolino come parte di un complesso ingranaggio politico: sposerà lo Shogun, un giovane visto solamente in fotografia (o meglio, in dagherrotipo), in moda da rinsaldare l’alleanza tra l’imperatore e Tokugawa Iemochi. Ho qualche dubbio che questa alleanza riuscirà, viste le divergenze tra i due. In ogni caso, al destino della giovane principessa fa seguito quello della nostra protagonista, assurta al ruolo di guardia del corpo. Anche per Takeko le cose non sono facili: la sua destrezza nell’uso delle armi non la rende per questo più indipendente e padrona del proprio destino. Suo compito è servire e obbedire, inchinarsi davanti agli uomini, non far trapelare nulla dei propri sentimenti. Questo è ciò che ci si aspetta dalle donne, e più in generale dai sottoposti e da tutti coloro che osservano il rigido cerimoniale che, di volta in volta, detta la maniera di comportarsi nelle più diverse circostanze: abbiamo visto infatti come anche il maestro d’armi Akaoka, durante la cerimonia del tè, si trovi nella condizione di non poter rispondere alle insolenze degli uomini della Shinsengumi.
Molto umana la nostra protagonista, che prova nostalgia per la sorella maggiore, dolore per non poter assistere alle sue nozze, e smarrimento in quei nuovi e ricchi ambienti in cui ora si trova a dimorare.
Ancora complimenti e a presto.  

Recensore Master
30/12/18, ore 16:51

Il tuo lavoro è un tuffo nella storia e nelle storie. La storia è quella del Giappone, che tu riproponi con grande attenzione e cura dei dettagli. I fatti di cronaca fanno da cornice alle vicende da te narrate, ancorandole a elementi saldi. Le storie, invece, sono quelle dei tuoi personaggi. Anche loro sono esistiti davvero, ma si fa fatica a discernere i fatti dalla fantasia nel tuo pregevole racconto. Mi piace lasciarmi trascinare in questo mondo così finemente ricostruito in ogni suo elemento. Takeko si prepara a raggiungere Edo in compagnia della delegazione che accompagnerà la principessa Chikako. Per sua fortuna (e nostra!) ci sarà anche l'aitante Hijikata. Quali pericoli incontreranno lungo il percorso? E quale sarà il ruolo del misterioso notabile russo che compare alla fine del capitolo?
Ti rinnovo i miei complimenti per l'attenta ricerca che trapela in ogni riga di questo lavoro, che è anche un'ottima narrazione, ritmata e avvincente quando deve esserlo, pacata e descrittiva quando lo richiede. Bravissima!
Un caro augurio di buon anno!
S.

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