Rieccomi^^
La prima parte di questo capitolo si potrebbe riassumere con questa massima: mai accettare Vodka dagli sconosciuti. Dopo tutte le volte che è finito in ospedale e se l'è cavata uscendone dopo qualche settimana in forma smagliante, direi che il nostro Basti (posso chiamarlo così?^^) è indistruttibile (o forse è solo una persona così "fortunata" che la morte non lo vuole) xD
Rido troppo a leggere le scene filtrate attraverso il suo personalissimo punto di vista: è un miscuglio tra lessico altisonante e lodi sperticate alla sua persona, espresse con così tanto candore da risultare quasi commovente. Insomma, vive proprio nel suo mondo lui, ma sotto sotto si intravede sempre quella punta di sensibilità che lascia intuire che forse anch'egli, al di là dei deliri d'onnipotenza, sia in un certo senso conscio dei propri limiti (sempre in proporzione al suo ego smisurato, eh xD).
E dopo lo spiacevole inconveniente della febbre tifoide rieccolo in marcia con Fiete (che come sempre, è il più sano!) e il suo equipaggio sgangherato. Vedremo ora cosa succederà con quel T-34 in agguato...^^
Come sempre, attraverso questa storia approfondisci un mondo crudo e spietato, e paradossalmente è proprio la connotazione comica che dai ai tuoi scritti ad accentuarne ulteriormente l'effetto.
Ne leggo un altro! :) |