Recensioni per
Sherlock: Pills of a No-Ordinary life
di crissya
Eccomi per il secondo capitolo di questa tua raccolta. Assistiamo ai disperati tentativi del caro, vecchio John che vuole donare al legame con Sh un tono di romanticismo e di tenerezza. Un appuntamento, ecco quello che ha pensato. La lettura di ciò che succede poi è scorrevole, avvincente e non manca né di tocchi ironici né di risvolti più appassionati e dolci. Mi sembra ben fatta la scelta di “Angelo’s”, visto che è come se il cerchio si chiudesse: dalla fine si torna all’inizio per ricaricarsi con la consapevolezza di un lungo percorso di vita insieme. Divertenti i riferimenti a “Lilli ed il vagabondo”, richiamati da quell’unico piatto di spaghetti che i due devono condividere. Peccato che poi arrivi Mycroft, ma non è da odiare: probabilmente vuole rendersi conto della stabilità affettiva, che corrisponde ad una situazione esistenziale più equilibrata, senza paradisi artificiali, in cui il fratello minore sembra essere coinvolto, finalmente. Un pezzo divertente, in cui i caratteri dei protagonisti sono decisamente IC. |
Una scena della quarta Serie, quella in cui si sta cercando di riportare il 221b ad un assetto di ordinaria quotidianità, che mi è rimasta impressa perché smentisce assolutamente il clima cupo in cui ci avevano gettato le foto promozionali di quest’ultima Stagione. Infatti i personaggi principali sono ritratti, con espressioni più o meno torve, sullo sfondo di un muro, il salotto del 221b, se non erro, che appare devastato. Invece la distruzione c’è stata, sì, ma ha favorito, inconsapevolmente da parte di Eurus, un nuovo inizio. Via il passato con tutte le sue luci ed ombre, quest’ultime troppo invasive rispetto alle prime, e si ricomincia, con una nuova speranza in un futuro più denso di affetti e di certezze, grazie alla presenza della piccola Rosie che viene accolta nel modo più tenero ed affettuoso che Sh conosca, con un gesto quasi commovente (“…una piccola poltroncina di vimini tra la propria e quella di John…”). Hai raccontato di tenerezze, di sogni, di speranze, di desideri che trovano le loro indistruttibili fondamenta nel cemento delle sofferenze, fisiche e psicologiche, che l’uno e l’altro si portano dietro. Sofferenze che li hanno resi un’unica entità, contro il resto del mondo. Questo, come bene tu fai notare, succede perché ciò che hanno sofferto Sh e John è sempre stato a causa di loro due e di quello che erano l’uno per l’altro, da subito, da quel primo incontro al Barts, testimone un felicemente sorpreso Mike Stamford. Bella ff, scritta con le parole giuste, non banali che bene si adeguano al contenuto, apparentemente leggero. |
"Mycroft !" |
Ok aspetta un attimo ... |
Ero assolutamente convinta che dopo la fine della quarta stagione (e dopo la fine della mia vita, a quanto pare) avrei trovato tante benne fanfiction qui sul sito. Sì, perché quel finale ha lasciato l'amaro in bocca a tutti, nessuno escluso. E una domanda, tanto pericolosa: visto il finale "conclusivo" della puntata, avremo o no una quinta stagione? |
Aspetto con ansia il prossimo capitolo! |