Assolutamente originale. Non solo per la scelta del personaggio, che non è per niente comune, ma anche per lo stile che regge perfettamente la ripetizione della parola "solo".
E'una piccola perla di poesia quasi claustrofobica, come se la solitudine che descrivi fosse una prigione dalla quale sembra impossibile evadere, una prigione dello spirito condannato a rimanere relegato nell'oblio, senza nessun'altra presenza confortante se non la propria.
Mi è piaciuta davvero molto, brava!!!
Baci.
Stè

Bellissima! Originale l'idea di usare l'infanzia di Yamato/Tenzo, ben scritta e poetica.
Complimenti ^^

Cito il commento sotto di Meg89 che ha scritto che la parola "solo" ripetuta costantemente ogni verso rende questa storia davvero angosciante. Anche a me ha fatto lo stesso effetto!
Il passato di Tenzo è davvero tema adatto per sviluppare una storia sulla solitudine, originale peraltro, che può essere anche plasmato a piacimento viste le poche informazioni.
Bravissima, complimenti, e complimenti per esserti classificata quarta,non è male!

Dunque, parto col dire che la tua ff mi ha messo un'angoscia addosso considerevole.
Il tuo continuo ripetere la parola "solo" mi ha dato questo effetto devastante. Davvero, i sentimenti del piccolo Tenzou sono resi perfettamente, tanto da risultare quasi palpabili.
A pensarci bene, la tua ff sembra una di quelle filastrocche per bambini, di quelle terribili che servivano ai genitori per tenere buoni i propri pargoli....
Davvero una bellissima ff, che mi ha colpito molto ^^