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Hai sentito questo rumore? È il mio cuore andato in frantumi.
Mi scuso per il ritardo, ma come avrai letto, mi è improvvisamente venuta la febbre (e ancora adesso ho qualche linea); è sicuramente colpa di quest’ultimo capitolo, carico di “feels” e “despair”. *ride*
Chiarisco subito una cosa: il finale mi è piaciuto. Più precisamente, l’ho ritenuto giusto e alquanto “prevedibile”. Immaginavo che, siccome ciò di cui Len aveva più bisogno era carne di demone, Gakupo e Kaito avrebbero dovuto – in qualche modo – immolarsi.
Il problema è che non si è mai abituati ad affrontare scene del genere, e quindi non nascondo che mi è dispiaciuto un sacco veder morire quei due.
Ad ogni riga continuavo a ripetermi contemporaneamente “Deve andare così, per forza; accettalo” e “Magari trovano un’altra soluzione all’ultimo momento”; e quando è successo quel che è successo… despaaair. *piange*
Ho due news che forse ti stupiranno!
Prima novità: ho rivalutato Len in positivo. Ebbene sì. Probabilmente ti saresti aspettata il mio odio eterno nei suoi confronti… E invece no, sei riuscita a farmelo apprezzare di più.
Per la prima volta, l’empatia con questo personaggio mi è riuscita molto bene. Mi è piaciuta tantissimo la scena in cui si strugge per quello che ha fatto a Kaito, così come mi ha “intenerito” la sua tristezza – per essere ormai consapevole di essere una creatura particolare –, la sua speranza vana che uno dei due fratelli lo venisse a visitare, il suo io combattuto tra il desiderio di punirsi per il male che ha fatto e il terrore di morire o il desiderio di assaporare un’altra volta quella carne così gradita al suo palato.
Le sue reazioni sono state tanto consone al carattere del personaggio quanto “giuste”; voglio dire, non ci si può aspettare di più da un ragazzino che non capisce quasi niente di quello che gli sta capitando e che – in cuor suo – desidera solamente “guarire” e rimettersi in sesto.
La parte finale ha fatto esplodere l’apprezzamento che già avevo per lui. In primis, ho apprezzato il suo momento “autolesionistico”, sia perché da una parte ho pensato che fosse corretto che patisse finalmente tanto dolore – lo stesso dolore che avevano sempre provato i suoi fratelli per imboccarlo e poterlo tenere al sicuro –, sia perché in questo modo noi lettori abbiamo avuto prova dell’incredibile umanità del personaggio, che quindi non agisce per mera salvezza personale ed egoismo, stregando i suoi fratelli.
E l’ultimissima scena è stata il top. Abbiamo un Len sopravvissuto – nonostante tutto –, più grande, più maturo, e che prende il posto di Gakupo e Kaito per una questione di onore, rispetto, gratitudine, bisogno di nutrirsi e tante altre cose correlate. Si comporta nel loro stesso modo, facendo intendere di aver ereditato quel fascino, quel carisma e quel magnetismo proprio dei fratelli, mietendo la sua prima vittima, esattamente come avevano fatto gli altri due con Miku, che è Rin – la sua gemella nella storia originale.
Davvero un’ottima maturazione. Brava!
Seconda news: chi, invece, mi è un po’ sceso è Gakupo.
Non ti saprei elencare i motivi precisi, ma c’è stato qualcosa di lui in questo capitolo che mi ha fatto storcere il naso. Ho avuto l’impressione che sia stato LUI – stavolta – ad aver agito in maniera un tantino egoistica, ritenendo che fosse la decisione migliore, senza consultare nemmeno Kaito, senza pensare alla ferita profonda che avrebbe causato al cuore di Len, troppo malato d’amore per quest’ultimo.
È abbastanza triste che non si sia percepito un sentimento d’amore puro nei confronti di Kaito. Lo ama, sì… ma mai quanto Len. Alla fine, tutto è proiettato verso la salvaguardia del fratello minore.
Considera Len sempre perfetto, anche in quello stato; mentre non ha avuto problemi ad ammettere che l’aspetto di Kaito, ferito e stremato, fosse pessimo.
Non si è “ripigliato” nemmeno quando il povero disperato Kaito lo ha preso a cazzotti e lo ha rimproverato per la sua drastica scelta – reazione che sì fa male a Gakupo, ma non lo fa desistere.
Non è un amore esattamente corrisposto, perché si vede lontano un miglio che è Kaito a provare il sentimento più genuino.
Non è che Gakupo si fosse alterato tanto per ciò che Len avesse fatto a Kaito – e quindi avesse pensato che FORSE sarebbe stato meglio prendere leggermente le distanze dal biondo –, ma perché --> “Accidenti, non eri pronto a vedere Len in quello stato; avrei dovuto essere morso io, che ho più esperienza e avrei gestito meglio la cosa… Comunque ti salverò, Len”.
… Cioè, COOOSA!?
Chiedo scusa, signor Gakupo, ma non dovrebbe cercare di scervellarsi per preservare sia Len, sia Kaito, sia lei stesso? Perché sa, questi sono ragionamenti molto “what the f*ck”. Lo capisce, vero?
So che è il maggiore e non è facile prendersi tutte quelle responsabilità, ma un minimo di considerazione in più per…? Vabbè, lasciamo stare.
La Gakupo x Kaito continua comunque ad essere una coppia che mi piace tanto, e spero che un giorno posterai qualcosa SOLO su loro due, facendo riscattare Gakupo.
Parlando di Kaito, che dire? Continua ad essere il mio preferito. I suoi pensieri non hanno avuto molta rilevanza in quest’ultima parte, ma la pena che mi ha fatto è incommensurabile. È stato vittima SIA di Len, SIA di Gakupo. È stato un "cinnamon roll" così vulnerabile e sofferente che ho desiderato, in ogni riga del capitolo, tirarlo fuori da quell’inferno e abbracciarlo. Non si meritava una fine del genere.
Incredibilmente sconvolgente è stato il momento in cui ha sciorinato a Gakupo che non può vivere senza di lui e che preferirebbe morire con lui, piuttosto che restare in vita sapendo del suo sacrificio. Ciò dimostra l’attaccamento ben più profondo nei confronti di quest’ultimo e, addirittura, la non-accettazione dell’ipotesi di vivere stando vicino a Len, poiché lo vedrebbe con occhi diversi, proverebbe per lui astio e risentimento per ciò che è successo a causa sua.
E qui viene confermata una cosa che ho sempre sospettato: la gelosia di Kaito nei confronti di Len. Era palese. Palese che soffrisse, in realtà, come un cane nel vedere Gakupo concedere così tante attenzioni al più piccolo; palese che amasse e – in un certo senso – detestasse Len, considerandolo un elemento “di troppo”; palese che di lui non si fosse mai pienamente fidato. Come dargli torto? Credo fosse il personaggio più umano lì dentro. Pace all’anima sua.
Parlando dello stile, è sempre molto buono, e la lettura di questo capitolo è risultata piacevolissima! La mia opinione non cambia di certo. Forse avrei utilizzato diversamente la punteggiatura in alcune parti, but never mind.
Hai saputo conferire alle scene il giusto tocco macabro grazie a sapienti descrizioni di determinate azioni, odori, sapori o stati d’animo. Mi sono immersa con facilità nell’atmosfera, sentendomi addirittura a disagio per essere riuscita ad “avvicinarmi” così tanto a creature così pericolose che, sicuramente, mi sbranerebbero se fossi nella storia. *ride*
In conclusione, ricorderò con affetto questa storia che mi ha permesso di avvicinarmi all’universo dei Vocaloid *inserisce tra le liste*, e non vedo l’ora di leggere altre tue storie con questi personaggi. Ah, e ti ringrazio per avermi nominato nell’angolo dell’autrice! *arrossisce*
Complimenti, ottimo lavoro!
Alla prossima,
Scarlet |