Bella, bella, bella!
Ho letto questa tua piccola storia tutta d'un fiato, assicurandomi di essere in una stanza buia, silenziosa, così da poterne ricevere tutte le emozioni che volevi trasmetterci! E che dire? Mi hai fatto anche ripensare al mio vecchio gatto, quel gran burlone che - tipico di ognuno di loro - faceva proprio tutto quello che tu descrivi con gli occhi di chi i gatti (dimmi se ho capito bene) li adora. Oggi quel gatto non c'è più, ma tu sei stata capace, seppur con e per poco, di farmi sobbalzare alla mente i suoi ricordi. Che gran capacità, eh?
-Mi soffermo su una frase: "Mi spavento quando la notte ti metti a fissare, con occhi dilatati, un punto imprecisato nelle scale buie che portano al piano di sotto". Pensavo di essere l'unico ad essere terrorizzato da questi comportamenti ambigui (alcuni dicono sia a causa di rumori che non possiamo udire noi esseri umani), eppure ancora oggi mi fa un certo effetto sentirlo, vederlo o, nel caso nostro, leggerlo. Ottima composizione; scrittura che non mi ha fatto storcere particolarmente il naso... una sola cosa: "sto" e "fa" non vogliono l'accento. Un errore di distrazione, ne sono sicuro!
Un bacione, Makil_ (Recensione modificata il 29/01/2017 - 10:38 pm) |