La vita di persone che si conoscono procede su binari paralleli fino a quando, per i soliti motivi della vita - fine della scuola, trasloco, trasferimento… - quelle stesse persone si perdono di vista e continuano la propria vita lontano, in maniera indipendente l’una dall’altra. Fino a quando, però, per caso, ci si ritrova e qualcuno ha la bella pensata di parlarti della tale situazione, di cui non ti importava più nulla da tanto tempo, riesumando nomi ormai morti e sepolti nella tua memoria, credendo che, come ha continuato ad interessarsene lei, lo stesso hai continuato a fare tu. A volte è difficile immedesimarsi negli altri e capire che il passato è appunto passato e riportarlo a galla non solo non serve a nulla, ma, anzi, può essere dannoso. Sì perché quel passato che avevamo abbandonato in una compagnia di persone di cui ormai fatichiamo anche solo a ricordare i volti, o che stentiamo a riconoscere visti gli anni trascorsi, torna nuovamente a parlarci, a fare capolino nella nostra mente, rievocato nel momento più impensabile ed inatteso. |
Ehilà! Entro in scivolata nel tuo profilo grazie allo scambio del Giardino v.v non so se hai visto ma ti ho lasciato pure un commentino in totale amicizia anche alle flash-fic su Utena (ovviamente non devi ricambiare, non ti preoccupare, mi andava solo di fangirlare in allegria). |
Ciao! |
Ciao, ho scelto di recensire questa storia perchè il titolo mi ha colpito e perchè le introspettive mi piacciono particolarmente... |
Sono capitata su questa storia attraverso un giro assurdo e... Beh, mi ci sono ritrovata in pieno sotto tanti aspetti. |
Perché gli uomini – e le donne – sono fatti così. Vanno avanti per tentativi, ché nessuno ci fornisce un cavolo di manuale di istruzioni, quando ci sbattono quaggiù. |
Trovata per caso, ho visto che era svincolata da altri riferimenti e l'ho letta. |
Un ritratto perfetto della realtà. |