Ciao! Sono qui per la sfida “A box full of prompt”, e sono pronta per dare un voto alla tua storia.
Rispetto della consegna: 10. Hai seguito tutto alla lettera.
Grammatica e punteggiatura: 8. Purtroppo ho riscontrato diverse incongruenze grammaticali (consecutio temporum imprecise, uso erroneo di certi modi e tempi verbali) e di punteggiatura (sarebbe stato meglio, in alcuni punti, introdurre altri segni o ometterli).
In generale, hai un buono stile e modo di narrare le vicende; possiedi un vocabolario notevole e si è percepita la passione con cui hai scritto questa storia. Tuttavia, confesso che in alcuni punti, per il modo in cui era descritta una scena, finivo per perdermi o non comprendere, e dovevo ricominciare a leggere da una determinata riga.
Sviluppo della vicenda/gradimento personale: 7. Dunque, è stato un bel racconto, e ritengo – come ho detto nel primo punto – che lo sviluppo della vicenda sia tale e quale a quello richiesto dal prompt. Il problema sta nel gradimento personale. Questo è un appunto che ho fatto anche ad un’altra ragazza: non mi piacciono le cose “precipitose”, che accadono troppo velocemente e facilmente. Sono un’amante dei capitoli prolissi, delle vicende e introspezioni psicologiche narrate con calma e dedizione. Per questo motivo, ho personalmente trovato l’evoluzione della situazione abbastanza frettolosa, e ciò non mi ha permesso di entrare sufficientemente in empatia con la protagonista e le sue scelte. Parlando, a proposito, delle scelte… le ho trovate, appunto, troppo rapide e “sbrigative”. Siamo di fronte ad una ragazza che ha subito maltrattamenti orrendi fino a quel momento: mi sembra un tantino inverosimile che l’amica sia riuscita a farle cambiare idea, a farla lottare, di punto in bianco. Per una persona come la protagonista, la decisione dovrebbe essere graduale e anche sudata (presa, magari, anche grazie all’ausilio di uno psicologo).
Altra cosa che ho trovato inverosimile: la maniera in cui la ragazza è riuscita a “sconfiggere” i bulli. Non penso che nella realtà basti urlare quelle parole a queste persone per farle rimanere intimorite e basite, né penso che basti mettere una di loro k.o. una volta, senza specificare che lei sia andata – oltretutto – a rivelare tutto sulla loro condotta al preside o qualcun altro. Per non parlare del “miracolo” dell’improvviso interesse – ricambiato – da parte di Thomas, e di tutto ciò che viene dopo. Una fortuna dietro l’altra dopo una serie di anni bui (della serie: magari fosse tutto così facile!), narrate a mio parere in modo troppo celere.
Certo, d’altra parte penso che, se tu avessi voluto narrare tutte quelle scene in maniera più approfondita, sarebbe uscito un vero e proprio papiro. Ed ecco che arriva il mio ultimo punto: secondo me, non serviva esplicitare alcune cose, né andare così “oltre” nella narrazione delle vicende della ragazza. Sarebbe bastato l’accenno al fatto che fosse riuscita a liberarsi della presenza opprimente dei bulli e che fra lei e quel ragazzo si fosse instaurato qualcosa (con il finale del “Chissà se la mia vita cambierà, specialmente con lui al mio fianco”; sarebbe stato più “naturale”).
La media viene 8.3, e la lascio così poiché, in generale, la storia ha il suo potenziale, ha una bella morale e insegna molte cose (prima fra tutte: non scoraggiarsi e non smettere di sognare).
È stata, comunque, una lettura piacevole e alquanto scorrevole, e come ti ho detto prima, si è percepito il tuo impegno, come se effettivamente alcuni aspetti narrati fossero “parte della tua persona”.
Spero abbia gradito questa recensione e spero che accoglierai questi consigli, perché non ho alcuna intenzione di offendere la persona a cui li sto dando.
Alla prossima e buona serata,
Scarlet |