In realtà ero di corsa, ma non saputo resistere e ho voluto leggere anche questa tua ultima storia che mi mancava -vorrà dire che farò un po' tardi al pranzo di famiglia...ahah, ogni scusa è sempre buona-.
Ecco un'altra coppia di cui non avevo mai aperto finora una storia in cui fosse protagonista. Se per Shisui o Itachi era più per il timore che poi i personaggi venissero distorti nella mia mente, per Sakura e Ino il motivo semplicemente era che la coppia non mi attirava. Non che non mi piacciano insieme, ma neanche mi ispirano. In generale, non sono abituata allo yuri, e non ho ancora trovato una coppia yuri che mi abbia colpito particolarmente. Però a questo punto ero davvero curiosa di vedere se anche una OS SakuIno mi avrebbe appassionata, se scritta da te. E la risposta è...cavolo, sì! A quanto pare sei uno di quegli autori che non importa di cosa scrive: mi attiri comunuque, inevitabilmente, nello spaccato di mondo che sta descrivendo. Credo sia perchè non banalizzi mai i tuoi personaggi, scendi a fondo e con estrema sensibilità nella loro introspezione mettendoli a fuoco da ogni angolatura. Esplori anche le caratteristiche più "normali", e questo li rende più veritieri e tangibili. Dunque non importa chi essi siano o in che contesto siano inseriti, risultano comunque affascinanti; leggendo le tue storie, soprattutto le più "mature", ho sempre l'impressione, leggendo dei tuoi personaggi, che tu mi stia presentando nuove persona...e secondo me è una cosa bellissima.
Venendo ad Anemone più nel dettaglio, come ti ho detto hai delineato questa coppia in modo decisamente affascinante: in particolare, è esplosivo il modo in cui Sakura e Ino qui siano così giuste e naturali insieme, perchè esaltano positivamente l'una le caratteristiche dell'altra. Veritiero, ed emozionante, è stato il momento del bacio che Sakura scambia con Sasuke: ho percepito io stessa sulla pelle la sua paura, il suo smarrimento. Sakura ha lottato per il suo sogno fin da bambina e quando lo ha realizzato ha semplicemente capito che non faceva per lei, prova allora disgusto per un contatto che sente sbagliato, come del resto sentiamo sempre sbagliato qualcosa che ci imponiamo, e allora forse il disgusto più che per il bacio in sè è proprio per se stessa. Sakura si disprezza, prima di tutto per la sua debolezza e in secondo luogo per il modo in cui questa la fa sentire: distorta. Perchè non credo che essa provi repulsione per il suo amore omosessuale: è talmente tanta la bellezza e la dolcezza che Sakura associa all'idea di quell'amore che non credo che lei potrebbe arrivare a concepire quello un abominio della natura. Credo percepisca più che altro così per se stessa, non tanto per le sue tendenze ma più per la sua incapacità di armonizzarle con la coscienza e di accettarle. Ok, finita la psicanalisi di Sakura...scusa, mi faccio davvero prendere la mano a volte :D. Anche Sasuke mi è piaciuto, hai solo accennato a lui e Naruto ma è passata comunque anche un po' il disagio e la disperazione del loro amore: è il rovescio della medaglia. Bellissimo che entrambi in quel bacio si siano rinchiusi nella loro mente e abbiano cercato di trarre eccitazione guardando la persona davvero desiderata, che anche per Sasuke quella relazione sia solo una facciata. Belli i sensi di colpa di Naruto, che però non può sottrarsi a quel richiamo. Belle le scuse ingegnose, il modo di Sakura e Sasuke di essere così vili. Io li amo i personaggi, quando emergono in tutte le loro imperfezioni, è questo che riesce a renderli umani ai miei occhi. Nessuno dei due è cattivo, o menzognero per natura; è come se avessero stipulato un compromesso tacito, come se si proteggero a vicenda dietro a quella bugia...entrambi in fondo sanno cosa succede all'altro ma, come hai detto tu, hanno troppa paura per ammettere cosa succede a loro stessi.
L'atmosfera che hai ricreato tra Sakura e Ino è, a mio parere, un autentico capolavoro: era tutto così sfuggente, anche nei loro tocchi o nelle loro azioni più normali, nel loro modo di parlarsi. Un continuo tiro alla fune. Mi sono emozionata mentre leggevo dei loro tocchi che volevano sembrare distratti, del modo che solo Ino ha di capire Sakura fino in fondo e di tranquillizzarla. Sakura nel crescere è diventata un personaggio molto forte, perchè è riuscita a passare sopra alle proprie insicurezze. Però è bello che in questa storia riemergano, perchè c'è Ino accanto a lei: forse l'amica è l'unica persona di fronte alla quale Sakura può riaprire senza timore il suo vaso di Pandora. E Ino è così affascinante...un felino. Sicura di sè, prorompente, ma allo stesso tempo così sensibile. Entrambe erano languide. È come se fossero "scivolate" in questa loro esitazione fino a scontrarsi e incontrarsi, come se neanche avessero deciso loro di iniziare a toccarsi ma fosse venuto da solo. Le ho immaginate davvero come due bellissimi fiori. La lemon tra loro è stata elegante, delicata e allo stesso passionale, trasudava una femminilità profonda. E questo mix esplosivo l'ha resa tremendamente eccitante, anche per il fatto di come Sakura si lasci andare e diventi disinibita, decisa, in questo frangente, troppo presa dal corpo dell'altra per farsi troppe paranoie. Però le paranoie sono sempre dietro l'angolo, e sono tornate nel finale.
Alixia, io quest'ultima parte l'ho amata, ho ammirato tantissimo la tua capacità di immedesimarti nei tuoi personaggi. Ho apprezzato il comportamento di Sakura: era naturale che non bastasse una notte per scendere a patti con se stessa, che si rifugiasse dietro alla bugia più stupida. Come ho adorato Ino, il suo silenzio ferito, il suo essere così donna e così coraggiosa. E poi...quel mazzo di fiori, lasciato a una porta chiusa. Sakura, timorosa, che neanche riesce a darglielo di persona, però intanto compie quel gesto. Quel piccolo passo, che magari non è un passo sul precipizio ma è l'inizio del sentiero in direzione del ponte. Per lei è una grande scelta. Chiede tempo, e pazienza, e comprensione...ma è pronta, finalmente, a guardarsi dentro, anche se procedendo per gradi. E poi è come un segreto, come un messaggio in codice, che appartiene solo a loro. Bellissimo l'espediente del significato dei fiori, dopotutto le tue quattro parole finali racchiudono, e riassumono, l'intera OS.
Come sempre non posso che adorare la cura che dai anche all' impaginazione del testo, qui l'uso che hai fatto dei colori mi è piaciuto moltissimo, perfettamente simbolico. È stato un tocco in più.
Senti, io adesso me ne vado, vergognandomi pure un po' per questo papiro indecorosamente lungo e pieno anche di un bel po' di farneticazioni.
Però ecco, mi davvero piacevolmente stupita quanto tu riesca a farmi piacere anche le combinazioni che non sarebbero proprio le mie preferite. Ti ringrazio, perchè io parto spesso prevenuta e poi per pigrizia mi capita, troppe volte, di non esplorare nuovi orizzonti. Dunque sono felicissima quando qualcuno riesce a farmi apprezzare qualcosa che non pensavo facesse per me: mi dà la spinta per cercare nuove cose.
A questo punto, ti sfiderei quasi a scrivere una lemon ChiyoxSasori: probabilmente mi piacerebbe pure quella.
Complimenti per questa bellissima storia.
Altman <3 |