Recensioni per
Il meno inetto fra gli inetti e il più bugiardo fra i tanti
di GioTanner

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/03/17, ore 18:57

La Mystrade non è un argomento su cui c’ė stata molto produzione, non ho focalizzato bene i motivi anche perché, essendo una cronica johnlocker, i miei gusti sono orientati diversamente. Probabilmente perché i due interessati non sono protagonisti, o perché uno di loro non é di una bellezza e di un fascino sfacciati e l'altro non emana una carismatica umanitá. Ma altre volte, poche a dire il vero, mi sono occupata di Mycroft e Greg, quando la ff, long o OS, mostrava uno spessore di contenuto e di tecnica dello scrivere tali da attirare la mia attenzione. La tua appartiene, secondo me, a questa categoria, di belle storie scritte bene. Il ritardo nel recensirti, sinceramente e non ti racconterò scuse, é dovuto al fatto che non riuscivo bene a concentrarmi sul nucleo della vicenda, tanto il tuo stile, perfettamente adeguato al contenuto, mi dava impressioni sfumate, fatte di cenni, di sorrisi carichi di mille significati diversi, di ruvide ammissioni di interesse. La parola, o meglio la sigla, giusta per tutto questo l'ho trovata: IC, assolutamente. Mi sono trovata di fronte, cioè, un Mycroft calato con precisione nei suoi panni di "iceman", che si muove con grazia felina nei limiti impostigli dal suo supremo autocontrollo ed un Lestrade perfettamente complementare a lui, nella sua immediatezza, nella sua umanità concreta, senza sovrastrutture mentali che possano mascherarla. Ti sei mossa con sicurezza in quella che, più che una vicenda o un concatenarsi di fatti, é la creazione di un'atmosfera, di un terreno psicologico in cui far affondare le radici di uno scambio umano molto interessante e non semplice, vista la criptica personalità di Holmes ed i rapporti, di tutti e due, non facili con Sh. Un bel pezzo, il tuo.
(Recensione modificata il 05/03/2017 - 06:59 pm)

Nuovo recensore
19/02/17, ore 22:21

Ciao! Avevo letto queata storia come one-shot e mi era piaciuta tantissimo. Sono innamorata di entrambi, sigolarmente parlando :D. Non avevo mai letto dei Mystrade (anche se non ho ben capito se questa lo sia come romance o meno) ma adesso che le ho conosciute le ricerco tutte!! Sono proprio contenta che tu abbia deciso di fare una raccolta e poi mi piace il loro rapporto nella tua ff. È un modo per fantasticare ancor di più su due uomini che amo! Seguirò anche le prossime!!

Recensore Master
19/02/17, ore 13:35

Ciao, tu non mi conosci ma io ho una passione smodata per le Mystrade e sono anni che le scrivo e le leggo, sperando di trovare sempre di nuove e anni che rispondo sempre agli stessi dubbi riguardo il fatto che è perfettamente logico che i due si conoscessero. Perciò approvo appieno ciò che hai detto nelle note finali ovvero che i due potessero essersi sentiti per anni per via di Sherlock. Io l'ho sempre creduto e fin da quando vidi The Hounds of Baskerville e credo che, in questo senso, ciò che si è saputo riguardo Mycroft in questa quarta stagione non abbia fatto che confermare le mie teorie. L'idea di Mycroft che vuole tenere sotto controllo Sherlock e che lo fa in tutte le maniere possibili, anche attraverso l'ispettore di Scotland Yard con il quale collabora più spesso, direi che è più che plausibile.

Quel che si è visto qui di Mycroft è molto da Mycroft, ovvero i modi quasi fastidiosi con cui interagisce con le altre persone (le auto, il Diogenes club, le telefonate, l'agire alle spalle anche per un banale permesso...) è perfettamente nel suo stile, così come le risposte evasive e che ora della fine sono quasi più che altro delle domande e che vengono poste anche con l'obiettivo di testare le reazioni di Greg, sono tutte in pieno stile "Mr Holmes". Il contrasto tra la prima e la seconda parte è evidente e per forza di cose rafforza quasi il concetto, ciò che ha fatto scoprire Mycroft di sé lo rende più umano agli occhi di Greg, o ai nostri e contrasta molto con l'immagine che ha sempre offerto di sé. Insomma è una descrizione molto efficace e che mi è piaciuta anche nei piccoli risvolti come il cognac francese costoso e rarissimo, per esempio e che sembrerà un'inezia, ma io credo che Mycroft lo si costruisca anche e soprattutto nei dettagli.

Terrò d'occhio questa raccolta, perché come inizio è convincente.
Koa