Recensioni per
My heart is a Violin
di rora02L

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
03/12/17, ore 23:32

Una storia stupenda, sembra quasi una ninna nanna dolce e che attutisce gentilmente i toni sentimentali di Sherlock e John. Un preslash davvero mozzafiato, mi sono venuti i brividi. È una storia quasi poetica, in un certo senso, in cui la musica è il canale dei sentimenti, come la definisco io. Io so in prima persona quello che si prova suonando, dato che suono due strumenti, e hai perfettamente descritto quel sentimento. Unica pecca, ma questa è più una questione di correttezza, il violino non è uno strumento a corde, ma uno strumento ad arco, poiché il suono si produce con lo sfregamento dell'archetto sulle corde. Uno strumento a corda ad esempio è la chitarra. A parte questo appunto, complimenti, davvero!

Recensore Master
10/11/17, ore 21:52

Ciaoooo!
Non ho saputo resistere, la Johnlock è una delle mie otp.
Allora, allora, allora. Questa è la tua prima slash, e complimenti, è veramente carina, io sono un'esperta in slash simili, puoi fidarti ehehe
Dunque dunque, sia Sherlock che John mi sono sembrati molto IC, il che non è da poco *-*
Io ho sempre adorato Sherlock quando suona il violino, mi pare così assolto, così come è assolto John nel guardarlo.
Ce lo vedo bene a tentare di suonare con Sherlock che lo punzecchia perché vuole sentire qualcosa e non solo tecnica xD
E akka fine Joh lo invita a stargli vicino, e di lì che un gridolino da fangirl mi ha lasciata.... sì, io mi entusiasmo per poco.
Hai fatto bene a lasciare la cosa un po' implicita, secondo me è molto più bello così, da lasciare all'interpretazione.
E' una storia dai toni molto delicati, mi è piaciuta **
A presto ^^

Recensore Junior
30/03/17, ore 17:10

Ciao, partecipo alla sfida "A box full of prompt" e questo l'ho lasciato proprio io.
Innanzi tutto lasciati dire che, per essere la tua prima slash, non è affatto implicita, anzi! Ho percepito bene i sentimenti del dottore e anche quelli di Sherlock, che restano enigmatici più che sottintesi. È una mia impressione o conosci bene i personaggi? A me hai trasmesso questo.
Molto bello il paragone tra quello che John prova per il violino di Sherlock e quello che prova proprio per lui, rende il sentimento più profondo.
Niente di rilevante da segnalare a livello grammaticale (io sono fissata con la D eufonica che non va quando le vocali sono diverse ("ed ecco" Sì, "ed ancora" NO) ma non è grave).
Complessivamente ti do un 8.

Recensore Junior
14/03/17, ore 16:28

Salve, passavo per fare il mio dovere e lasciare il voto.
Allora, iniziamo dalla parte noiosa e sbrigativa e parliamo della grammatica. Sommariamente non ci sono grossi errori grammaticali, giusto qualche verbo alla coniugazione sbagliata, ma in alcuni punti ho trovato delle frasi che o erano contorte o mancavano in qualche caso di alcuni nessi logici. Un esempio a caso: "Non aveva mai chiesto all’amico come o chi gli avesse insegnato a suonare" si capisce cosa vuoi dire, ma se togliessi il "o chi" la frase mancherebbe di senso. Capisci cosa intendo?
Per il resto, hai rispettato la consegna alla perfezione, su questo non c'è dubbio, ma mi lascia un po' perplessa la velocità con cui John diventa pratico col violino. Non riesco a immaginarlo suonare più di qualche nota stridula la prima volta che prende in mano un violino. Mi sarebbe anche piaciuto vedere un po' di più la vera e propria parte dell'insegnamento, ma in generale la storia mi ha strappato un sorriso ed un "aww".
Ultima cosa prima del voto. Ci sono un paio di dialoghi che mi sono sembrati un po' forzati/strani, però i personaggi sono ben caratterizzati, quindi tanto di cappello.
Passiamo quindi al punteggio: voto finale 7,25.
Spero questo parere ti sia d'aiuto per migliorare. Baci, Elisa.

Recensore Master
03/03/17, ore 13:32

Ciao, premetto subito che questa recensione non sarà completamente positiva. E c'è una ragione ben specifica per cui ho deciso ugualmente di commentare, che è una cosa che non faccio spesso quando la recensione è negativa. Ho recuperato questa fic ieri sera con un po' di ritardo perché ero davvero incuriosita e non soltanto da appassionata di Johnlock (più o meno soft non importa, mi basta sia ben scritta), ma da musicista. Purtroppo non sono in molti ad affrontare specificatamente il tema della musica legato a questa serie, ed è un peccato perché - come dimostra questa stessa tua storia - è un argomento vasto e che offre tanti spunti e molti anche validi. L'idea che hai avuto è molto buona, personalmente la ritengo una cosa verosimile, il fatto che John possa mostrare interesse per il violino e non soltanto per la musica che Sherlock compone. E ho apprezzato tanto l'originalità, così come le caratterizzazioni dei personaggi. Sherlock come insegnante sarebbe terribile! XD E John che tenta un approccio tramite questa nuova esperienza, che potrebbe aiutarlo ad esprimere ciò che prova, è anche molto IC. Ti faccio davvero i complimenti per questo perché hai saputo mantenerli invariati. Il problema è, almeno secondo me, rappresentato dalla rapidità con cui John inizia a suonare. Ora, lo so che è soltanto una fanfiction e che dovrei e potrei soprassedere e so anche che potrei apparire come petulante a far sottolineare questo aspetto, o noiosa, o pesante, specie perché la storia è comunque bella e piacevole come in questo caso. Così come so che l'autore può concedersi delle licenze poetiche a pro della trama o di quello che vuole trarre da un'idea che ha in testa. Però da musicista ti posso dire che è inverosimile quello che ho letto qui. A John occorrerebbe un certo lasso di tempo anche solo per saper tenere in mano un violino (tanto che alle prime lezioni è il maestro stesso che te lo posiziona sulla spalla, e che te lo accorda) e ti confesso che mi sono tornate in mente tutte le mie lezioni di storia della musica vicino a una delle aule di violino, con studenti del quinto ancora stonati come campane! Davvero, apprezzo il tentativo e capisco perché l'hai fatto, ma per quanto bravo possa essere Sherlock come insegnante o John come allievo, è impossibile riuscire a produrre qualcosa dopo nemmeno mezzora che si ha in mano un violino per la prima volta.

Ripeto, la storia è comunque bella e mi sono divertita, ma non sono riuscita ad apprezzarla appieno e leggere passando sopra queste cose che a mio avviso sono troppo irreali.
Koa

Nuovo recensore
26/02/17, ore 02:14

Hullallaa....
questo piccolo scenario mi è piaciuto molto.
Hai perfettamente reso l'idea di uno Sherlock più addolcito e di un john più, come mi spiego, in gioco ? Non credo sia il termine esatto.
Magari si potesse imparare davvero così velocemente a suonare in maniera tecnica un esercizio con il violino.
Ma fingendo che sia possibile e che la magia dell'amore faccia il resto. Posso dire che la storia mi ha toccato molto. È dolce senza essere eccessiva. È palese ma anche velata. Insomma un ottimo lavoro. Che rende l'idea. Come disse Eurus. No Sherlock non La musica classica. La tua musica. Terribilmente più triste ma molto più comunicativa per chi vive a contatto con Sherlock.
Ps. All'inizio ripeti due volte la parola finestra. Se correggi quella frase direi che è davvero ben fatta. Complimenti.
(Recensione modificata il 26/02/2017 - 02:20 am)

Recensore Master
24/02/17, ore 23:17

Molto accattivante l'inizio della tua ff, con l'avvolgerci in un'atmosfera venata di malinconia ma ricca di suggestioni, il cui fulcro è la consapevolezza in John, sempre più concreta,di uno Sh con sentimenti e sensibile ai richiami delle emozioni. Richiamo che può anche essere costituito dal maltempo di una giornata di pioggia. Hai reso, con precisione e cura descrittiva, l'immagine affascinante del consulting che, con lo sguardo quasi assente, esprime la sua tristezza e la profondità dei suoi sentimenti mediante la musica.Tanto si è scritto, nel grande universo del fandom, di Holmes che suona e di John che, di solito, l'ascolta ammirato, giusto, ma tu colori di una sfumatura nuova ed originale quella scena così ricorrente: ci regali un tenero e goffo Watson che osa avvicinarsi, per tentare di raggiungere il suo "coinquilino" nel suo mondo di suoni, al prezioso strumento. Ovvio che è da concedere a te, Autore, come licenza narrativa, il fatto che non si terrebbe conto, qui, che, per saper suonare decentemente il violino, ci vogliono anni e molto studio. Ma la tua storia mi ha colpito positivamente e, pertanto, certe osservazioni, che potrebbero apparire pedanti, le metto subito da parte. Molto intrigante e coinvolgente quell'avvicinarsi che Sh fa, silenziosamente, alle spalle di John, per accoglierlo nel suo spazio più privato.Mi è piaciuto il fatto che tu abbia ideato, per Holmes, un comportamento accogliente per il suo blogger; è uno Sh più maturo, addolcito da tutte le sofferenze incontrate soprattutto per proteggere i suoi amici più cari e John. Uno Sh, il tuo, molto IC e coerente con quello che ci ha fatto vedere la quarta Stagione.
P. S.: "..lo sguardo blu e profondo..": e poi, uno, come fa a concentrarsi così?!
("..Sembrava in trans...": mi permetto un suggerimento. "Trance" invece di "trans".)

Recensore Junior
24/02/17, ore 12:39

Va beh è meravigliosa. Cosa ti devo dire?
John che vuole imparare a suonare il violino di Sherlock è qualcosa di dolcissimo.
Mi sono immaginata tutta la scena e mi è sfuggita qualche lacrimuccia perché sono così jhfksfaskdfagjlkjldgjflds.

Bravissima! Spero di leggere altre tue storie!