Recensioni per
My heart is a Violin
di rora02L
Una storia stupenda, sembra quasi una ninna nanna dolce e che attutisce gentilmente i toni sentimentali di Sherlock e John. Un preslash davvero mozzafiato, mi sono venuti i brividi. È una storia quasi poetica, in un certo senso, in cui la musica è il canale dei sentimenti, come la definisco io. Io so in prima persona quello che si prova suonando, dato che suono due strumenti, e hai perfettamente descritto quel sentimento. Unica pecca, ma questa è più una questione di correttezza, il violino non è uno strumento a corde, ma uno strumento ad arco, poiché il suono si produce con lo sfregamento dell'archetto sulle corde. Uno strumento a corda ad esempio è la chitarra. A parte questo appunto, complimenti, davvero! |
Ciaoooo! |
Ciao, partecipo alla sfida "A box full of prompt" e questo l'ho lasciato proprio io. |
Salve, passavo per fare il mio dovere e lasciare il voto. |
Ciao, premetto subito che questa recensione non sarà completamente positiva. E c'è una ragione ben specifica per cui ho deciso ugualmente di commentare, che è una cosa che non faccio spesso quando la recensione è negativa. Ho recuperato questa fic ieri sera con un po' di ritardo perché ero davvero incuriosita e non soltanto da appassionata di Johnlock (più o meno soft non importa, mi basta sia ben scritta), ma da musicista. Purtroppo non sono in molti ad affrontare specificatamente il tema della musica legato a questa serie, ed è un peccato perché - come dimostra questa stessa tua storia - è un argomento vasto e che offre tanti spunti e molti anche validi. L'idea che hai avuto è molto buona, personalmente la ritengo una cosa verosimile, il fatto che John possa mostrare interesse per il violino e non soltanto per la musica che Sherlock compone. E ho apprezzato tanto l'originalità, così come le caratterizzazioni dei personaggi. Sherlock come insegnante sarebbe terribile! XD E John che tenta un approccio tramite questa nuova esperienza, che potrebbe aiutarlo ad esprimere ciò che prova, è anche molto IC. Ti faccio davvero i complimenti per questo perché hai saputo mantenerli invariati. Il problema è, almeno secondo me, rappresentato dalla rapidità con cui John inizia a suonare. Ora, lo so che è soltanto una fanfiction e che dovrei e potrei soprassedere e so anche che potrei apparire come petulante a far sottolineare questo aspetto, o noiosa, o pesante, specie perché la storia è comunque bella e piacevole come in questo caso. Così come so che l'autore può concedersi delle licenze poetiche a pro della trama o di quello che vuole trarre da un'idea che ha in testa. Però da musicista ti posso dire che è inverosimile quello che ho letto qui. A John occorrerebbe un certo lasso di tempo anche solo per saper tenere in mano un violino (tanto che alle prime lezioni è il maestro stesso che te lo posiziona sulla spalla, e che te lo accorda) e ti confesso che mi sono tornate in mente tutte le mie lezioni di storia della musica vicino a una delle aule di violino, con studenti del quinto ancora stonati come campane! Davvero, apprezzo il tentativo e capisco perché l'hai fatto, ma per quanto bravo possa essere Sherlock come insegnante o John come allievo, è impossibile riuscire a produrre qualcosa dopo nemmeno mezzora che si ha in mano un violino per la prima volta. |
Hullallaa.... |
Molto accattivante l'inizio della tua ff, con l'avvolgerci in un'atmosfera venata di malinconia ma ricca di suggestioni, il cui fulcro è la consapevolezza in John, sempre più concreta,di uno Sh con sentimenti e sensibile ai richiami delle emozioni. Richiamo che può anche essere costituito dal maltempo di una giornata di pioggia. Hai reso, con precisione e cura descrittiva, l'immagine affascinante del consulting che, con lo sguardo quasi assente, esprime la sua tristezza e la profondità dei suoi sentimenti mediante la musica.Tanto si è scritto, nel grande universo del fandom, di Holmes che suona e di John che, di solito, l'ascolta ammirato, giusto, ma tu colori di una sfumatura nuova ed originale quella scena così ricorrente: ci regali un tenero e goffo Watson che osa avvicinarsi, per tentare di raggiungere il suo "coinquilino" nel suo mondo di suoni, al prezioso strumento. Ovvio che è da concedere a te, Autore, come licenza narrativa, il fatto che non si terrebbe conto, qui, che, per saper suonare decentemente il violino, ci vogliono anni e molto studio. Ma la tua storia mi ha colpito positivamente e, pertanto, certe osservazioni, che potrebbero apparire pedanti, le metto subito da parte. Molto intrigante e coinvolgente quell'avvicinarsi che Sh fa, silenziosamente, alle spalle di John, per accoglierlo nel suo spazio più privato.Mi è piaciuto il fatto che tu abbia ideato, per Holmes, un comportamento accogliente per il suo blogger; è uno Sh più maturo, addolcito da tutte le sofferenze incontrate soprattutto per proteggere i suoi amici più cari e John. Uno Sh, il tuo, molto IC e coerente con quello che ci ha fatto vedere la quarta Stagione. |
Va beh è meravigliosa. Cosa ti devo dire? |