Finalmente ho trovato un frammento di tempo libero per questa recensione!
Devo dire che anche io ho il terrore degli ascensori quindi con me è una vittoria facile...
Non c'è bisogno di dire che mi sia piaciuto, anche se l'ho trovato più comici che horror; a parte questo dettaglio è riuscito a tenermi sulle spine.

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Me lo aspettavo:Quando ha detto che venderebbe anche l'anima al diavolo mi sono subito insospettita! Ora che Breda, cioè volevo dire Freda (Ho fatto confusione con un personaggio, il sottotenente Breda, per l'appunto, di Fullmetal alchemist, un anime che adoro, non so se lo conosci) lavora all'inferno, mi domando proprio come se la caverà! Ora vado, a presto!

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Alla faccia oh! Abbiamo una piccola svolta horror/thriller qui! Comunque il maledetto direttore ha preso troppo alla lettera l'esclamazione di Freda.... Insomma venderei l'anima al diavolo per tutto questo e alla fine ho lui l'ha presa alla lettera (Questa è la prova che il diavolo e le entità demoniache ci stalkerano) Leggendolo mi è venuta in mente una puntata dei Simpson dove Homer Simpson vende l'anima a Satana per una ciambella (Satana che è Ned Flanders, il personaggio più religioso della serie) Ti cito i Simpson con la tua storia in quanto ho trovato analogie, le persone a volte possono arrivare a cose estreme per avere ciò che desiderano.... Che sia una bella donna, il posto di lavoro o una ciambella poco importa! Ti faccio solo una piccola osservazione (Non critica) Sarebbe stato carino fare interagire il personaggio con i personaggi dell'inferno (Hitler, l'assassino di Kennedy, Al Capone e così via) ovviamente questa è una mia considerazione che potrebbe esserti utile per una storia futura e simile a questa.... Molto bella anche questa storia.... Domani prendo l'ascensore per andare a lavoro... Spero di non finire all'inferno. Un abbraccio come sempre da Fede883.

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Mi è avanzato un po' di tempo (oltre ad una deliziosa sete di the della sera) ed ho deciso di leggere quest'ulteriore vicenda horrorifica, gentilmente suggeritami da te. Anticipo, però, un dettaglio sfuggitomi, ahimé, nella mia precedente recensione: ho notato con piacere che utilizzi termini non del tutto usuali [esempi in questo caso: inorgoglisce, ragguagli]. Apprezzo questa terminologia colta che pochi scrittori utilizzano e spero continuerai ad esporla :)
Per quanto riguarda la storia, mi è piaciuta la caratterizzazione del protagonista birichino che non solo è entusiasta del suo ipotetico impiego lavorativo, ma anche della segretaria gentile e carina. Vogliamo parlare della Claustrofobia? ...Adoro ♥ Il resto poi...Come posso definirlo? E' come se la piega che prendono le tue vicende sia quell'unica soluzione sensata. Insomma, ogni volta finita la lettura penso: «Poteva questa storia finire in un modo migliore?» La risposta è no. Ritengo opportuno sottolineare che ciò che scrivi non solo ha un filo logico, ma anche una morale ed una struttura che non possono sfociare in qualcosa di fuorviante. Tutto è al posto giusto nel modo giusto e nei giusti tempi di lettura e realizzazione. Non accade tutto troppo in fretta o troppo lentamente. Succede in tempo reale ed è perfetto. Il finale mi ha lasciata dispiaciuta ma, al tempo stesso, mi ha anche fatto pensare «Wao! Geniale» ◕‿◕ Insomma, non mi aspettavo di certo di rimanere delusa visto il tuo stile :) Ti faccio ancora i miei complimenti. Riesci a non farmi alzare dalla sedia nemmeno quando sento di dover andare in bagno!
Concludo soffermandomi un momentino sulla scelta del nome Dαмιєи. Di primo impatto mi ha fatto pensare subito al personaggio di "South Park" arrivando al punto d'immaginarmelo tale e quale al suo aspetto base. Molto probabilmente tale mia associazione non somiglia alla tua creazione mentale, ma sai mi piace immaginare quanti più dettagli possibili ;)
Bene, ho finito ☆☆☆ Chiedo scusa per la mia esaustiva (e forse noiosa) opinione ma ci tengo a far sapere tutto ciò che mi colpisce di più. Buonissima serata/giornata, in base a quando leggerai. Un Abbraccio!

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Piccoli brividi nella conclusione del componimento. Sebbene io e gli horror non andiamo d'accordo ( un motivo c'è), premio con la bandierina verde per avermi spaventata. Dico sul serio, sono rimasta interdetta dal finale. Magari anche questo mi fa riflettere in quanto molte cose sono inspiegabili nella vita reale....

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Ommioddio! Appena ho iniziato non ho potuto staccare gli occhi dallo schermo, scrivi in modo meraviglioso!!! Io adoro il genere horror, ma tra le storie horror che la gente scrive su questo sito non ne ho trovate molte che mi piacessero così tanto, ma questa ti assicuro, è una delle migliori! (diciamo che è nella top 3) Il fatto che il protagonista fosse stato assunto fin da subito però scommetto che puzzerebbe di strano a qualunque lettore Italiano (ma non è una critica) XD 

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Ed eccomi qui a recensire il tuo racconto.
Ho trovato questo scritto molto piacevole da leggere. Il titolo – ma anche la storia – mi ricorda molto un film. Se non erro il film si chiama “Devil”.
Ritornando alla tua storia, evo dire che è scritta molto bene, hai fatto un buon lavoro.
Ho notato che il nome della segretaria è “Fiamma”, spero non sia una coincidenza. – Fiamme dell’inferno – se così non fosse, hai avuto un’idea geniale a chiamarla così.
Come ho detto poco prima, hai fatto un lavoro davvero eccellente, complimenti.

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Inizio col dirti che questa è sicuramente una storia di genere diverso rispetto al solito, ma questo non ha certamente influito sul tuo talento! Ammetto di non amare il genere horror, ma questa breve e leggera fiction mi è piaciuta molto. Carina (se così si può dire?) l'idea del tasto 6 premuto per tre volte e, di conseguenza, l'arrivo all'inferno.

Ammetto di aver avuto un brivido leggendo la parte finale e quindi constatando che il protagonista era realmente esistito.
Bravissimo Hiroshi84, non ti smentisci mai!!

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Be', l'idea di partenza era interessante, solo che non credo sia stata giocata molto bene.
Innanzitutto, perché il protagonista è finito all'Inferno? Per aver pensato quella cosa? Ma come ha giustamente fatto notare lui, è solo una figura retorica. Certo, forse era talmente ambizioso da poterlo intendere sul serio, ma non c'è stato un grande approfondimento su di lui, quindi il lettore non può saperlo.
Inoltre, lascia perplessi la sua reazione pacata al trovarsi in quella situazione, senza poter andare avanti con la sua vita piena di promesse e senza poter rivedere i suoi affetti. Probabilmente sarebbe stata più realistica una reazione isterica, seguita poi da questa rassegnazione.
Spero che i miei consigli ti siano utili!

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