Ciao, con questa storia credo di aver recuperato tutto quel che hai pubblicato qua su Efp. A contrario della precedente, che mi era proprio sfuggita, questa invece per tanto tempo e pur avendola notata e pur amando io la coppia (come ben saprai), ho sempre preferito evitare di leggerla. Sarà che non sempre uno ha lo spirito adatto per affrontare una tema come questo, ma sono comunque contenta d'aver apprezzato perché ho potuto apprezzarla in pieno invece adesso.

Per certi versi ciò che mi viene da dire contrasta con alcune delle sensazioni che ho avuto leggendo. Nella storia non spieghi pressoché nulla, ti limiti a mostrarci la scena e a intessere un monologo in cui Mycroft dà il suo addio a Greg. Non sappiamo però cosa lo ha portato a questo e durante la lettura mi sono ritrovata a pensare che sarebbe stato bello leggere di più. Poi però arrivata al finale mi sono resa conto che è un momento che hai voluto cogliere. Questo momento e basta. Senza pensare ai perché, a come ci siano arrivati o a quello che possono passare magari anche Sherlock e la sua famiglia. Solo Mycroft e la sua confessione. Su cose che probabilmente Greg già sapeva, ma sono parole sentite ed emozionanti. Greg non sembra neanche troppo disperato a dire il vero, pare più rassegnato, forse ciò che lo ha portato a questo è stato un lungo decorso. Probabilmente ha avuto il tempo necessario (anche se a certe cose non si è mai davvero preparati). Il monologo ad ogni modo è un pretesto per mostrarci l'inizio della loro relazione, e lo fai attraverso un ricordo divertente. Che cozza in maniera importante con quanto si legge qui, col tema della storia. I ricordi spassosi di come Mycroft si è fatto scoprire da Sherlock, che come sempre non manca mai di prenderlo in giro. Un divertimento che poi ci viene strappato via, perché ripiombiamo nella realtà in cui Mycroft sta morendo.

Sui sentimenti ti concentri poco, ma ci sono dettagli che sottolineano molto bene il quadro d'insieme. La tenda tirata, la pioggia, novembre... come se fosse il mese perfetto per morire (anche se non è vero, ovviamente). Ma anche i rumori della stanza e il fiato che si spegne. Indubbiamente non è una lettura leggera, ma tu l'hai resa importante e preziosa. Come dicevo all'inizio, sono contenta d'averla letta. Spero di ritrovarti presto.
Koa

Tutto questa angoscia...tutto il lato umano di Mycroft che parla con il cuore in mano a Greg, l’unico uomo che abbia mai amato, il SUO Greg come nuoto a precisare davanti alla sua famiglia, l’uomo che per sua stessa ammissione lo ha salvato due volte. Greg che sfiora le loro foto aspettando la fine dell’uomo che ama mi ha spezzato il cuore.

Adoro il tuo stile. Riesce a farmi sopravvivere fino alla fine di una storia così triste, meravigliosa ma dolorosa come una ferita aperta. Non potrei reggere ad una simile sofferenza se fosse scritta da qualcun altro. Non so come fai.

triste. Teneramente dolcemente triste. Mi dispiace che dopo aver patito così tanto Mycroft debba lasciare Greg. Spero che.... per chi ci crede, si possano ritrovare, un giorno, chissà.