Recensioni per
A quest for the Dragonborn
di IlMareCalmoDellaSera

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/12/17, ore 12:04

Vedo che il lavoro è sospeso ormai da sette mesi e la cosa mi spiace, perché l'idea alla base del progetto è interessante e molto intuitiva, la forma è buona -qualche ripetizione, qualche incertezza, ma se il lessico di tutte le storie su questo sito fosse così stapperei uno champagne- e sarebbe stato bello vedere una vera raccolta. Comunque sia, io recensisco ciò che ho.
Se c'è qualcosa che ho gradito nel corso di questo sostanzioso testo è l'alternarsi di momenti pregni e altri privi di grande spessore. Ne è esempio il fatto che tu non abbia omesso di riferire che Daric si prenda qualche minuto di tempo per perquisire i resti dello Spettro che ha abbattuto e raccoglierne gli ingredienti, il che può parere una sciocchezza, ma invece ha una ragione tutta propria: traspone in maniera naturale e senza irrealismi quella che è effettivamente la meccanica del gioco e lascia sospirare un po' il lettore, che in parte vorrebbe solo andare avanti e invece si ritrova a leggere di questo pellegrino abituale che perde tempo con le proprie piccolezze nel pieno di quella che dovrebbe essere la scalata verso una cruciale assemblea diplomatica.
Non so quanto fedeli alla quest originale siano alcuni dei dialoghi: detto in tutta sincerità, non li ricordo a sufficienza. Ad ogni modo, anche se fossero presi pressoché pari pari con la sola aggiunta delle espressioni da te inventate e messe in bocca al tuo Dovahkiin -un Dovahkiin responsabile, audace, eppure lacerato dagli oneri che gravano su di lui e sfiancato da ciò che deve sopportare-, non ne sarei infastidita. C'è chi non sopporta vedere trasposizioni fedeli, ma non è il mio caso... certo, prediligo il rimaneggiamento, ma se come qui non è possibile comprendere quanto aderenti alle fonti siano i dialoghi e quanto, invece, siano autonomi, ritengo sciocco ostinarsi a negare la qualità del lavoro.
PS: le capre non sono stupide. Le capre sono cagnolini erbivori e sono adorabili lol.
PPS: “Io qui vedo due cani pastori che si azzannano, mentre c'è un lupo che sta divorando il loro gregge”. Bello. Bello, mi piace. Applaudo come Shia LaBeouf. In realtà, sono molte le frasi di grande effetto e profondo significato che Daric elargisce nel corso del capitolo. Belle. Nulla più da dire.

Recensore Junior
15/06/17, ore 21:39

IlMareCalmoDellaSera,
Evitare di fare un’unica lunga storia sulla trama principale (più eventuali aggiunte) e raccontare del tuo Sangue di Drago attraverso una raccolta di one-shot credo sia una bella idea. Certo sarebbe stato preferibile una raccolta in ordine cronologico, ma vedo che a te non interessa ricostruire la storia quando darci piccoli assaggi delle “avventure” di Daric quindi anche così va bene. Anche se ammetto che avrei preferito conoscere il personaggio in un altro momento, meno delicato e complesso del consiglio di pace, giusto per avere un’idea più definita. Ma si parla di gusti personali e comunque Daric si lascia inquadrare abbastanza anche in questo capitolo, quindi non c’è niente di male.
Tecnicamente non ho molto da dire. Il tuo stile è semplice, con pochi fronzoli e molto diretto, come si vede dalle descrizioni concise ma precise, che lasciano un’idea precisa in testa delle immagini che vuoi trasmettere (il bastone di Daric, le espressioni dei vari personaggi). Avrei evitato invece quelle righe introduttive che descrivono la Gola del Mondo, perché sembrano tanto essere uscite da un libro di storia e geografia e non hanno un’effettiva utilità per la trama: partire dalla locanda di Wilhelm sarebbe andato ugualmente bene.
Riguardo alla tua paura di non essere risultato credibile. Approvo e apprezzo che il tuo Dovahkiin, nonostante sia relativamente giovane, abbia una visuale così lucida e matura della guerra civile e degli effetti disastrosi che ha su Skyrim. Mi piace la soluzione che hai trovato per stabilire la tregua, accorciandola a pochi giorni in modo da impedire che ci debbano essere scambi di feudi: un’ottima idea, sensata e funzionale vista la grave situazione. Non trovo realistico invece il modo in cui Daric ha convinto Tullius e Ulfric. “Chi romperà questo accordo ne risponderà a me.” Minacce, davvero? Va bene, lui è il Sangue di Drago, ma è anche giovane. E straniero. I conflitti non si risolvono con le minacce, e né Ulfric né Tullius sono i tipi da farsi intimidire. “Ho affrontato le fauci e il fuoco del Divoratore del Mondo, non pensate che abbia paura dei vostri soldati” mi spiace ma nemmeno un Dovahkiin può sconfiggere da solo un esercito intero. È pur sempre un mortale, e i Thu-um non sono parolacce che si possono urlare una dietro l’altra senza fatica. E infatti mi ha fatto storcere il naso  vedere con quanta spensieratezza Daric usa la Voce lungo la salita per Hrotgar Alto. Il soffio di fuoco è uno degli Urli più distruttivi e terrificanti che esistano. Usarlo (e non una sola parola, ma tutte e tre) per sconfiggere uno spettro del ghiaccio già indebolito mi sembra davvero eccessivo. Come ho detto, i Thu-um non vanno usati con leggerezza. Se un Fus Ro Dah completo può scardinare i portoni di Markarth, immagina cosa un Yol Toor Shul può fare alla neve e gli alberi lungo il sentiero.
Senza contare che, se quattro monaci che urlano insieme dal monastero riescono a farsi sentire in ogni angolo di Skyrim, una persona che urla da sola all’altezza del sesto emblema si sentirà magari non fino a Whiterun, ma quasi. Daric non mi è sembrato uno spaccone che vuole sbandierare il suo potere ai quattro venti, per questo la cosa mi ha poco convinta.
Un’altra cosa di cui ti eri preoccupato era il mantenere i dialoghi del gioco. Anche io ai tempi della mia prima storia mi ero posta questo dubbio, ma sono giunta alla conclusione che è meglio lasciare stare. Se l’autore è in grado di mantenere il carattere di un personaggio anche senza fargli dire le stesse cose (e tu lo sei), tanto vale che gli metta in bocca frasi e parole più sensate e legate al contesto della storia, piuttosto che copiare pari pari i dialoghi del gioco col rischio di farli sembrare dei robot dalle risposte pre-programmate. Te l’ho detto, hai un buono stile e le tue soluzioni funzionano, non avere paura di inventare e buttarti in headcanon, dopotutto scrivere fanfiction è anche questo… purché si resti all’interno della lore, ma tu sei un esperto, quindi nessun pericolo.
A breve leggerò anche il secondo capitolo, intanto ti saluto
 
Curse_My_Name

Recensore Junior
14/04/17, ore 20:25

And here we go.
Anzitutto vorrei dirti che Daric mi piace un sacco: sarà perché in generale ho un debole per i maghi. Ma mi piace molto come voglia rimanere super partes rispetto alla guerra civile che infesta Skyrim, ma che sia anche pronto a minacciare pur di ottenere una tregua (come capisco Galmar: avere di fronte un mortale con l'anima di un drago la capacità di manipolare la realtà schioccando le dita non metterebbe certo molti a proprio agio).
Adoro come hai cambiato lo svolgimento della quest. Anche a me quello "scambio di figurine" pareva forzato. Così è certamente più credibile.
E il dilemma di Paarthurnax! Nella primissima run, in cui non me ne fregava un bel niente di assolutamente nulla, lo uccisi e ci guadagnai una bellissima spada elettrica - ma sono contento che Daric non l'abbia fatto. Dubito che ci sia gente che ha deciso di uccidere Paarthurnax, pare sia argomento tabù nel fandom.
Sono anche piuttosto curioso di sapere cosa ha dato Esbern al Dovahkiin. Intuisco che riguarda i Thalmor, e nel particolare azzarderei il nome di Elenwen, ma dato che è da tanto che non gioco a Skyrim (leggi: da tanto che non faccio la quest principale) non sono nemmeno sicuro che sia una scena del gioco o tua. Ma penso di no, altrimenti quel libriccino lo avrei letto e qualcosa mi sarei ricordato.
Beh, mi è piaciuto molto questo capitolo! Sia la prima parte, che è più rilassata e tranquilla, che la seconda, più dialogica e incentrata sulla politica.
Spero di risentir presto parlare di Daric. Sembra un tipetto niente male, e son curioso di sapere quale sia la sua "altra metà" di sangue.
Beh, ci sentiamo!