Recensioni per
Meet S. Holmes
di meiousetsuna
Eccomi dunque a recensire il capitolo finale di questa bellissima storia che ho letto con davvero molto piacere. Sono sempre contenta di leggere un qualcosa che avevo messo da parte anche da un po' di tempo, perché mi conosco e so che se non sono nel "mood" giusto potrei anche non apprezzare le qualità di una storia. Cosa che invece sono riuscita a fare. |
Ciao, questo capitolo è stato davvero ricco di emozioni. A cominciare dalla scena iniziale. Quella è una delle cose che ricordo meglio del film, perché mi aveva colpito per dolcezza e delicatezza. Credo che il mantenere tutto sul rating arancione sia stata una scelta indovinata, oltre che saggia. Un rating più elevato ti avrebbe costretta all'uso di termini espliciti che sarebbero risultati fuori luogo in una scena del genere. O meglio, avrebbero reso l'atmosfera generale molto diversa rispetto a quella del film e sarebbe stato un peccato perdere l'occasione di scrivere un qualcosa su corde così leggere e dolci. E invece così facendo sei riuscita a tenere le cose molto delicate, con John che fa sempre più tenerezza perché non capisce se quel ragazzo sia vero oppure se sia tutto un sogno. Ma naturalmente poi c'è Sherlock, che si concede completamente e forse senza aver del tutto compreso le conseguenze del fare l'amore con un'altra persona. E non mi riferisco tanto al cuore spezzato di John o alle paure di Greg (padre premuroso e che tiene alla felicità del figlio), ma parlo dell'umanità di Sherlock che diventa sempre più forte e senza che lui se ne accorga. A mio avviso invece lo si vede perfettamente quando rincuora la donna anziana e malata, alla fine anche se ha fatto un bel gesto, ne rimane turbato e scaccia via quella sensazione senza nemmeno pensarci. Come se evitasse di porsi troppe domande, perché teme le risposte che si potrebbe dare. La cosa diventa ancora più solida e concreta durante la litigata con Lestrade. Che con quel "ti sei sbattuto mio figlio" è forse il momento che più ho adorato nel capitolo. Greg è giustamente preoccupato, perché suo figlio si sta molto probabilmente innamorando della morte e senza saperlo. Il che significa che se non rischia la vita sulla terra, perlomeno avrà il cuore spezzato e soffrirà per amore oltre che per la sua morte. Ho apprezzato quella scena, anche perché le parole che rivolge a Sherlock mostrano una certa praticità di pensiero e una discreta intelligenza, cosa che io credo che Lestrade nella serie abbia. Alla fine la morte si confessa innamorata di John e dichiara di voler portar via padre e figlio e di voler tenere sempre con sé John, ma le parole di Greg vanno a toccare le corde giuste e questo perché la neonata umanità della morte fa sì che non sappia ancora tutto quanto di se stesso. In pratica, si conosce ben poco e non sa pienamente cosa significhi essere umani. E quindi in Sherlock si scatena il dubbio. Questa folle passione che lo ha travolto, sarà davvero amore? Cioè lui ma davvero John? Ma soprattutto John si è realmente innamorato di lui o la cotta l'ha avuta per il vero Sherlock, quello che ha incontrato quel giorno al bar e quindi alimenta quell'amore e non quello per la morte? Lo amerebbe se sapesse chi è per davvero o ne avrebbe paura. Ecco, io credo che questo Sherlock si sia domandato tutte queste cose, ma che non abbia realmente trovato una risposta. |
In questo capitolo l'alternanza tra i due pilastri narrativi del racconto è molto più netta rispetto ai precedenti. Perché da una parte abbiamo Greg e i problemi legati alla fusione, mentre dall'altra c'è questa relazione che sta crescendo. E in questo caso specifico queste due parti si danno il cambio con un ritmo serrato e che non dà tregua. |
Ciao, dunque, anche in questo capitolo sono rimasta davvero molto colpita dall'opera di adattamento da film a serie che hai fatto. Inserendo personaggi che, sebbene solo nominati, sono in realtà perfettamente calzanti e verosimili in quello che è il loro ruolo. Come Culverton Smith, per esempio. Il tuo averlo citato come "Cereal Killer" lascia velatamente a intendere che Smith in questa storia abbia circa lo stesso ruolo che ha avuto nella serie ovvero quella di un magnate, potente e probabilmente persino spietato perché anche se non viene specificatamente detto, sembra letteralmente volersi mangiare la piccola azienda di Lestrade. Altri personaggi come Irene e Sebastian Moran compaiono e rimangono sullo sfondo, ma non è necessario mostrare troppo per far capire quale ruolo avranno. Il loro essere in combutta con Moriarty fa già di loro una piccola gang e presumo che il tutto c'entrerà con la fusione. Moriarty che sembra mirare ad altro, come al cuore di John per esempio. Dettaglio che francamente me lo rende ancora più odioso. |
Ciao, dunque sono mesi che avevo questa storia tra le cose da leggere e non mi sono mai decisa a farlo. Non ricordo se ti avevo o meno accennato i motivi, ma diciamo che "Vi presento Joe Black" non è esattamente il mio film preferito. E io sulle cose ho sentimenti spesso estremi, quindi diciamo pure che lo detesto e morta lì. Per questo motivo ho preferito aspettare di essere nel "mood" giusto perché non volevo inimicarmi una storia che sarebbe stata (perché come autrice in questo fandom ti conosco un pochino) di certo molto buona. Non so per via di quali combinazioni astrali o per quale motivo la luna girasse giusta, ma era già qualche giorno che cercavo una storia Johnlock da leggere che fosse già terminata e possibilmente collocata in un AU. E così mi son messa a leggere questa. |
Bellissima quell’immagine di Sh che raggiunge John alla festa e lo stringe facendogli capire di ricambiare il suo sentimento che, proprio perché è grande e sincero, non gli permette di tenerlo con sé. Hai trasmesso con efficacia la delusione di John e da brividi è il momento in cui quest’ultimo comprende che la persona di cui si è innamorato non è un essere umano (“…Lo vide veramente per la prima volta…”) ma “qualcos’altro” di cui ha una terribile percezione, derivatagli dal suo naturale istinto di sopravvivenza. Di fronte alla Morte, ovviamente, un turbamento, anche se impossibile da definirsi con precisione, è logico che “avverta” che ci si trova al cospetto di un’entità terribile nella sua fatalità. E questo impedisce al giovane Lestrade di seguire impulsivamente l’affascinante creatura che si allontana da lui per sempre. Il vero e proprio colpo di scena che inchioda James ed Irene alle loro malefatte, vede come hai fatto agire e parlare Sh, presentandolo efficacemente caratterizzato dalla sua naturale distanza quasi regale, da chi lo circonda, che, come personificazione della Morte, non stona affatto. Si arriva alla conclusione con un po’ di malinconia per la sofferenza di John, ma per lui il destino ha in serbo un’altra occasione di essere felice. La tua scelta di cambiare qualcosa del film cui ti sei ispirata non mi ha causato alcun disagio: la tua ff mi è piaciuta così, come l’hai pensata. L’elemento di forza, per quanto mi riguarda, ovviamente, è il modo con cui hai presentato e fatto agire lo Sh/Morte che hai caratterizzato con tutto il fascino ed il magnetismo che convengono ad un personaggio del genere. Anche se non va dimenticata la credibilità con cui hai tratteggiato Greg nell’insolito ruolo di industriale e capo famiglia, facendogli conservare le sue doti di umanità e generosità. Un bel lavoro, brava. |
Complimenti, bellissimo capitolo e anche direi commuovente. Finale alternativo molto apprezzato eeeee.... queste due patate Johnlock mi fanno sempre emozionare. |
Mi spiace che sia già finita, sigh |
Ciao Setsy...nooo è già finitaaaa!!! uffa è stata bellissima come storia...non devi scusarti di nulla...è bellissimo quest'ultimo capitolo, sia la parte iniziale dei fuochi d'artificio che quella finaleli hai descritti benissimo...bella davvero...ti rinnovo i miei complimenti...bravissima a |
Ciao, innanzitutto grazie per avermi citata nei ringraziamenti (penso proprio che tu sia la prima a farlo ahahah) e volevo continuare dicendoti che il capitolo mi è piaciuto moltissimo. |
Scusa, ma non mi è ben chiaro perché ti senti quasi in colpa per il rating di questo o quel colore: a parte che l’ispirazione a scrivere qualcosa, fatto salvo il rispetto per la sensibilità altrui, ovvio, è libera dai vincoli di quello che può essere il gusto dei lettori, (anche perché le teste sono molte e diverse), personalmente ritengo che ci siano delle ff che sono molto intriganti e che trasmettono emozioni forti anche se non si soffermano dettagliatamente sui particolari di scene hot. Comunque, a questo proposito, il tuo Sh, non è solo seducente in modo allusivo ma è un vero e proprio uragano di sensazioni ed emozioni (“…D’improvviso Sherlock lanciò via il telo…”) pur avendo il “bollino” arancione. Infatti la resa di John è totale e bene descrivi il suo sentirsi quasi in stato ipnotico, in balìa della voce e dello sguardo di Holmes. Come ho già osservato nella recensione al capitolo precedente, viene qualche brivido a pensare di quale essere John si sia innamorato, ma il fascino di Sh, qui, è da te amplificato anche dalla suggestione delle pennellate dark con cui lo ritrai, risultando così veramente devastante nella sua bellezza. Dal punto di vista narrativo, poi, è molto valido il contrasto che fai emergere tra l’atmosfera, così sensuale e coinvolgente da sembrare surreale, che s’instaura tra John e la Morte e la situazione penosa di Gregory, prigioniero della certezza della fine prossima della sua vita e devastato dalla situazione della sua ormai ex società. Alla prossima, bel capitolo. |
Capitolo, questo, "denso" di accadimenti che s'intrecciano e danno forma a quella che, penso, sarà la trama futura. Ci scorrono davanti agli occhi, come in un film, la preoccupazione di Gregory nei confronti del figlio e di chi frequenta, i piani criminali di Jim spalleggiato da Irene, il rapporto difficile di Molly con il padre, gelosa delle attenzioni che egli concentra su John, , il "crollo" di Mike...Ma, soprattutto, racconti in modo coinvolgente, la sottile ma insidiosa ragnatela di seduzione che Sh tesse intorno al giovane Lestrade. É uno Sh dalle tinte e dai toni ammalianti, con gli occhi che diventano come specchi, dai “bagliori cristallini”, che, con le sue mosse imprevedibili (“…Sentì le dita…”) assedia John sempre più confuso di fronte alla possibilità di avere una relazione con una simile, bellissima creatura. È chiaro che il medico percepisce che Sh è un uomo diverso, ma non perché stia tentando un approccio gay, ma per quella che, a John, era sembrata un’ipotesi impossibile. Infatti spieghi, attraverso le sue parole che immaginiamo pronunciate con un’espressione di stupore, come egli veda Sh come qualcuno d’irraggiungibile, per il suo grande fascino. Povero John, non sa chi ha di fronte…Comunque, questa, si sta rivelando proprio una bella storia. |
Questo finale a metà non va bene. Non fa bene alla mia salute. |
Ciao setsy...il capitolo è scritto benissimo e dettagliato con cura, i protagonisti sono dolci dolci, il titolo del capitolo è fantastico: la canzone dei Fugees, se non erro...bellissima |
Oh, che bel capitolo!! Sherlock e John sono dolcissimi!! Soprattutto quest'ultimo! Holmes mi sembra un po' più sgamato eheh Si è praticamente buttato addosso a John! Sbaglio o Joe, nel film, è un po' impacciato? |