Sono un recensore ritardatario trallallero trallalà.
Avevo letto quasi subito questo capitolo, che aspettavo impaziente, ma ho procrastinato il commento a lungo termine.
Infine eccomi.
Devo confessare che temevo tu avessi cambiato idea e lasciato perdere la storia, indi per cui sono stata davvero euforica quando ho visto l'aggiornamento. Ci tengo a seguirne lo sviluppo, e immagino come potranno evolversi le relazioni tra questi due personaggi così complessi.
Stai facendo un lavoro eccezionale col POV Madara, che viene portato all'eccesso in tutte le sue tendenze eppure non risulta mai forzato o grottesco. C'è qualcosa in lui che mi commuove nel profondo; burbero, barbaramente sarcastico, sempre a metà tra l'eleganza più altera e la quintessenza del buzzurro. Lo ripeto, nessun altro riuscirebbe a risultare così dannatamente affascinante alle medesime condizioni. Ma, allo stesso tempo, si nota sempre più prepotente questo disfattismo, questa tristezza di fondo e questo sentimento di solitudine autoimposta -stemperata dalle incursioni di quelle oche giulive che compongono la sua squadra, che, seppur detestati a parole, riescono a portare una risata e un moto d'affetto inammissibile nella sua vita-.
E così la prima parte, quella del disastroso decorso della sua convalescenza, mi ha fatta sorridere -e ridere di gusto, anche- eppure riflettere, pensare a quanti cavolo di problemi comportamentali potessero annidarsi in una persona sola e quanto potessero portarlo a farsi del male da solo. L'impotenza, l'inadeguatezza; forse tutti scambiano Madara per lo sportivo ricoperto d'oro, ma si percepisce costantemente quanto per lui il suo ruolo attuale sia frutto di fatiche, investimento di tempo e sogni, quanto per lui tutto quello sia importante. Madara esprime ogni desiderio con l'attitudine di un moccioso capriccioso e isterico, eppure per lui davvero tornare sul campo è l'essenziale -anche se potrebbe esporre la questione più diplomaticamente, con un pizzico di maturità, ed accettare i propri limiti-.
Ma per questo c'è la dottoressa peluche.
Ripeto, anche qui, che le loro interazioni sono alchimia pura e che l'accostamento di due personaggi del genere, in una situazione simile, è esplosivo.
Madara storce il naso e la disprezza all life long, eppure quando si trova costretto ad ammettere che da solo non può farcela si rivolge a Sakura. Che, evidentemente, nonostante tutto gli ha ispirato fiducia e professionalità.
Lei è fantastica. Ancora non hai usato il suo punto di vista e questo la fa restare affascinante, e un po' misteriosa. Non riesco a capire esattametne cosa le passi per la testa. Da una parte, nel suo ruolo professionale dà il meglio di sè. Premurosa, perchè nonostante il pessimo temperamento quell'uomo è un paziente che le è stato affidato ed il suo primario interesse è quello di rimetterlo in salute, eppure distaccata, fredda. Gentile, cortese, zuccherosa in modo beffardo; ma, quando serve, autoritaria, in grado di rimettere Madara in righe con poche frasi che, riuscendo a non scadere neanche nel volgare, lo colpiscono -e lo affondano- non lasciandogli altra chance se non quella di incassare in silenzio, guardandola torvo più per scena che per altro. E poi, tuttavia, ci sono i momenti in cui lei non sembra indifferente all'uomo, in cui arrossisce e si perde a guardarlo. L'impressione è quella di una Sakura che subisce il fascino di Madara eppure neanche contempla, attualmente, un rapporto diverso da quello dottore-paziente, data la serietà con cui prende il proprio lavoro.
Ma l'intesa è innegabile, e inevitabile.
Non solo lei riesce, pur essendo così diversa da lui, seria e pacata, a tenergli testa -e tuttavia già pregusto il modo in cui Madara saprà tirare fuori il "peggio" di lei, strappandole la compostezza a suon di esasperazione, portandola al limite, facendo uscire il lato selvaggio che Sakura, timida e un po' insicura, ha a lungo celato anche nel manga-.
Ecco, dicevamo, oltre a questo... lei riesce a capirlo. Non so se Madara se ne renda conto, o meno, ma lei lo comprende. Non pensa sia un pazzo. Certo, lo considera un cafone iracondo e immaturo, ma capisce i suoi pensieri e le sue reazioni. Mi ha stupita che lei segua il filo logico dei suoi ragionamenti, e ci ho fatto caso quando puntualizza che ogni esercizio a cui lo sottoporrà non è teso ad umiliarlo ma solo a farlo stare meglio. Insomma, quale medico si sarebbe immedesimato in quel punto di vista, capendo cosa passava per la testa di Madara? Questo ha le manie di persecuzione, diciamocelo, un dottore, vedendo quel bestione impazzire e lanciare cose per la stanza, non credo si soffermerebbe molto a rimuginare sul fatto che il procione si potesse sentire umiliato, sui motivi per cui potesse avere quell'ansia disperata e folle di tornare in campo, su quello che lo stesse assillando... invece Sakura, anche se ovviamente non accetta quella rimostranze insensate, perlomeno ne intuisce l'origine. Sono sulla stessa lunghezza d'onda.
E sì, forse in fondo se ne accorge anche Madara, che quando scopre che non ha una sorella da immolare a Kisamuccio allontana il telefono. Come in un gesto inconsapevole, in cui vuole mettere le distanze tra lei e gli altri?
Il modo che ha Madara di negare, anche nei propri pensieri, ciò che prova, mi fa sempre morire. Lui probabilmente la trova già bellissima, si intuisce da qualche piccola cosa che gli sfugge, eppure ostinato come un caprone si ripete mentalmente ogni possibile vilipendio rivolto alla dottoressa.
Veniamo all'intramezzo trallallerò trallalà, che merita una menzione speciale.
L'ho apprezzato, molto, e spero che ne inserirai altri... è stato un espediente davvero interessante nella struttura della storia. E faceva ridere, faceva ridere davvero. I personaggi erano pura follia. Ho apprezzato tutto quello che la tua mente è stata in grado di partorire, ogni nick, ogni battuta, ogni modo di esprimersi. Hai trovato per ogni personaggio una propria nicchia, caratterizzazione, e hai reso tutto in modo così spontaneo e goliardico da lasciare quella meravigliosa sensazione, al lettore, di aver origliato una conversazione rumorosa e delirante tra vecchi amici che si vogliono moltissimo bene e che tuttavia si sfondano di cazzotti, quelli dati a mo' di scherzo e che però ti distruggono il setto nasale.
La fantasia che ci hai messo era sfrenata, davvero, a me certe cose non sarebbero mai venute in mente. Non saprei neanche stilare una top10, era tutto amalgamato così bene che è stata una risata da inizio a fine.
Però, devo ammettere che per apprezzarlo davvero l'ho dovuto rileggere due volte. Alla prima c'erano cose che non avevo capito, ed ero troppo concetrata a destreggiarmi tra ogni personaggio e ogni riferimento per godere a pieno della comicità. Forse alcune cose, che tu hai ben chiare in mente come "sketch consolidati", sono per il lettore inafferrabili. Alcuni immagino siano veri e propri riferimenti, e senza chiave di lettura non si può cogliere tutto. So che la storia è stata scritta per tratrin, e ho immaginato che alcune cose che non riuscivo a cogliere anche pensandoci un po' di più -o magari sono io che non afferro le battute, ahah- fossero quelle che, implicitamente, condividevi con lei, e che dunque non c'era bisogno di introdurre e specificare. Come dire, c'erano alcuni passaggi in cui un lettore novello si poteva sentire... tagliato fuori? Ahah, oddio, no, così sembra che la butto sul melodrammatico. È una cosa da poco, e l'ho avvertita solo in alcuni piccoli passaggi, però te la volevo segnalare perchè ci tengo a questa storia, e vorrei che tu avessi a disposizione ogni impressione che può esserti utile per renderla al meglio. Per avere un quadro il più completo possibile, e poi ovviamente tu sarai libera di farne ciò che desideri. Ovviamente in questo caso non avresti potuto metterti a spiegare le battute e le allusioni mentre le facevi, avrebbe rotto il ritmo. Però forse sarebbero state utili delle note a fine capitolo, con l'elenco dei nick e dei personaggi a cui corrispondevano -a scanso di equivoci, così uno poteva verificare se aveva capito bene- e magari una piccola menzione per le cose meno ovvie -per esempio, ci ho pensato un po' ma non sono riuscita ad afferrare "marlene", poi me lo spiegherai e capirò che era una cavolata e che potevo arrivarci da sola ahah-.
Insomma, questi sono i miei consigli per i prossimi esilaranti intermedi che spero di vedere nella storia.
Riguardo all'appunto che ti avevo fatto l'altra volta, sulle parti più dettagliate che spezzavano il ritmo della narrazione, qui ho potuto osservare con piacere un netto miglioramento. Non c'erano parti descrittive più "pesanti". I dettagli ci sono sempre, e molti, ma secondo me nessuno è superfluo, aiutano a ricostruire il mondo di Madara e la sua psiche sconvolta, ce lo fanno conoscere nelle sue abitudini e nei piccoli dettagli della sua vita, che sono fondamentali per entrare dentro ad un personaggio.
Hai uno stile ricco, un lessico florido (? la poesia proprio), una nonchalance coinvolgente. Mi sembra che tu ti stia sciogliendo, andando avanti nella pubblicazione. Immagino che non avendo scritto per tanto tempo non sia facile rompere il ghiaccio, ma io ti trovo molto spontanea. Ti posso dire solo che alcuni periodi magari sono lunghi, con tante coordinate e subordinate, e in qualche punto ho dovuto rileggere la frase perché avevo rischiato di perdermi qualcosa per strada. Non significa che la sintassi sia costruita male o sia poco chiara, anzi, è impeccabile. Significa però che, essendo complessa, ed essendo spesso sottintesi magari i soggetti -essendo menzionati a inizio frase, sì, però a volte l'inizio della frase è qualche rigo sopra ahah- il lettore deve restare concentrato, in alcuni punti, se non vuole perdersi niente. E questo rientra nel discorso di volerti far avere il quadro d'insieme, con ogni notazione possibile e immaginabile.
Dunque, che dire, sono davvero in trepidante attesa dei prossimi sviluppi, e spero che il capitolo tre arrivi presto -ma tu prenditi tutto il tempo che ti serve, del resto i capitoli sono molto lunghi, e le speranze mie non sono un tuo problema ahah-.
Ti ringrazio per questo lavoro, che è curato ed appassionato, e per questo secondo capitolo, ancor più bello del precedente, che mi ha resa sempre più convinta e felice di aver iniziato a seguire questa storia.
Alla prossima <3 |