Recensioni per
Poems from the inside
di Andromeda_Blackwood

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/04/17, ore 11:52
Cap. 1:

Ciao eccomi qui come promesso, in uno dei miei momenti di pausa, quando la piccola dorme!
Devo dire che io non sono un'esperta di poesia, anzi sono una frana nello scriverle!
La tua è molto bella, sei riuscita con pochissime parole a evocare così tante cose e mi stupisce come tu riesca a convogliare tutti i sensi leggendo. Vedevo il rosso, la tela, i segni sul corpo, poi infine sentivo la nebbia, l'odore di umido che ti entra nelle ossa e quella sensazione di ottundimento e confusione! Davvero una poesia triste e bellissima! Complimenti.
A presto cara.
Ladyhawke83

Recensore Veterano
16/04/17, ore 11:21
Cap. 3:

Ciao! Eccomi a recensire questa nuova poesia!Scusami per l'imperdonabile ritardo.
Devo dire che mi è piaciuta molto di più delle precedenti, non so in che ordine cronologico siano state scritte ma questa mi da l'idea di essere più studiata, ha un non so che di strutturale nel tutto.
Direi che è anche merito dello schema di rime da te adottato, molto carino che dona musicalità alla lettura e intrattiene più volentieri il lettore.
Sia il titolo (mi fa piacere che in questa poesia ci sia) che la conclusione mi hanno ricordato molto la canzone "Fiamme d'Inferno" cantata dal giudice Frollo ne "Il Gobbo di Notre Dame", e un po' il significato potrebbe essere similare.
Bella poesia l'ho apprezzata molto e mi sono piaciute le rime utilizzate!
Alla prossima !



Walt

Recensore Master
15/04/17, ore 16:27
Cap. 1:

Buongiorno,
Io sono la fortunata che ha scelto quest'uovo contenente la tua storia e adesso mi ritrovo qui a recensirgliela - queste parole sono di mia invenzione, non per forza dovrai scriverle tu nelle recensioni nelle storie. :P

Passando alla tua poesia, mi viene in mente un solo aggettivo: terribilmente poetica, nella sua forma e per come tu l'abbia voluta buttare giù perché è davvero sconvolgente. Nel senso: è stato voluto - da parte tua -, utilizzare termini molto affilati per far sì che l'immagine di quello che si legge in questi versi possa subentrare dentro di noi lettori in modo intenso? Perché queste parole, queste tue righe, questi versi e questo significato nascosto, davvero, mi hanno sconvolta e lasciata un po' a bocca aperta - senso metaforico - e col sorriso sulle labbra.
Perché è molto particolare: hai descritto la poesia sia in modo concreto utilizzando appunto degli strumenti quali la tela, per non parlare poi dell'inchiostro - o almeno un tempo, questo, agli inizi. Poi ci sono i caratteri, per descrivere qualcosa e attaccare il discorso sulla persona che ora non c'è più. Poi la macchia, che cattiva non se ne va e ho pensato alla sensazione di un qualcosa che non scompare perché dispettosa e allo stesso tempo che sorride in modo innocente. Per scherzare, no, e intanto ti colpisce fin dove può ferendoti.
Poi c'è il colore rosso che appunto lo indossa lei o lui per qualcosa che è capitato e le poesie sono molto profonde e meravigliose proprio perché non si sa chi sia il soggetto che sta parlando, o pronunciando quelle parole, dunque il lettore rimane nell'ombra. Non riesce a comprendere chi sia il personaggio della poesia, dunque viene curiosità e prosegue cercando di comprendere qualsiasi cosa, ma arranca e fatica. E alla fine, magari, molla. Oppure no. Io penso che proseguirò a leggere perché davvero, il tuo stile profondo e allo stesso tempo graffiante, mi piace molto. Poi si ferma e pare far capire ai lettori di rileggere e ritornare indietro, per prepararsi a dei versi più avanti che saranno molto più devastanti, o morbidi e leggeri.
Sei un enigma, davvero. Ed è bello, piacevole.
Proseguendo, c'è la nebbia che sale ed è come se non si riesca a capire come si senta perché insomma, la nebbia può farti vedere qualcosa o comunque in modo sfocato oppure non ti fa capire un tubo. E le sensazioni con la nebbia paiono fluttuare e sparire nell'aria. Poi c'è quel nome assieme alla nebbia, il che è peggio: dove va a finire? In quale zona? Non si vede niente, il che porta alle Vertigini appunto, da aver messo la parola con la maiuscola. E infine c'è un Ultimo Sollievo, anche qua entrambe maiuscole perché vuoi far capire che sta arrivando la fine e magari la nebbia sparisce, dunque la rabbia si spegne.

Perché è stato bello leggerla? Perché da un lato vedevo il colore rosso - davvero, sono seria -, così come i caratteri sulla tela e lei o lui che ripensava ai bei tempi, e un po' sfacciatelli e incoscienti e dall'altro vedevo quel soggetto traballare per le sue sensazioni nebulose.
La parte più bella, a parer mio, è stata quando scrivi:

''Incido in me
gli stessi segni
che l'infame macchia copre."


Sai perché? A parte il fatto che l'ho letta una miriade di volte perché non capivo come mai non avessi messo una virgola per separare un significato dall'altro, ma poi ho compreso che tu volessi intendere che era la macchia, o meglio quella infame macchia, a desiderare di coprire quegli stessi segni, che lei o lui stava incidendo al suo interno. E diamocelo pure, mia cara autrice, è una frase un po' diabolica e infida, dal doppio e capovolto significato ed è per questo che m'è piaciuta.

Non ho nient'altro da aggiungere su quanto tu mi abbia fatto provare, se non che la tua poesia va dritta nelle seguite e ricordate perché vorrei proseguire nella lettura e, perché no, recensirti in questo modo proprio come adesso. Perché anch'io scrivo poesie e perché questo mondo è meraviglioso e vario.

Sullo stile, ripeto che è davvero profondo, diabolico, cattivo quasi e voglioso di far insospettire il lettore di quello che sta leggendo, come se da un lato stesse ridendo di me, e dall'altro avesse voglia di capire se capisco. Scusa le doppie ripetizioni. Meraviglioso davvero. Poi, per quanto riguarda lo stile della tua poesia, dunque della parte grafica del capitolo - una cosa che io amo tantissimo -, è pulito. Nel senso: hai messo un'immagine proprio come se il ritmo della tua poesia dovesse risultare calmo e allo stesso istante torbido come il mare, l'oceano perché le acque non sempre stanno ferme, giusto. E di sera, poi, tutto può essere miracoloso e misterioso. Poi hai messo il divisorio gif per separare il tuo nickname dal titolo della poesia e anche questo non è da tutti, difatti ho apprezzato molto.

Ripeto ancora: complimenti, e scusa se questo ti è sembrato un papiro noioso, ma volevo partire dalla tua storia perché davvero... E' meravigliosa.
Au revoir

Ps. Mi stavo quasi dimenticando, che oca che sono!, di augurarti una Buona Pasqua e spero che tu possa passarla molto bene. 

Recensore Veterano
06/04/17, ore 19:52
Cap. 2:

Ciao! Eccomi a recensire la seconda poesia di questa raccolta!
Più breve della precedente, trasmette un messaggio e un significato più duro e secco.
Lì per lì l'ho dovuta rileggere un paio di volte per capirne pienamente l'essenza (rinnovo la sottolineatura alla mia ignoranza poetica), però devo dire che dopo aver compreso la vera morale fa riflettere.
Spesso presi dall'istinto o da emozioni e bisogni repressi ci lasciamo andare, a volte troppo e lì accade l'incidente di cui la tua poesia è una metafora.
Cavolo, a livello di sentimenti è proprio vero!
Spero non ti sia successo personalmente!
Carino il fatto che tutta la poesia sia una metafora con questo concetto ed è stata una scelta giusta utilizzare parole e periodi secchi, duri e diretti, come hai fatto.
Molto carina, hai del talento!
Se posso ti vorrei chiedere come mai non hai dato un titolo a queste poesie, credo ci sarebbe stato molto bene!
Alla prossima.



Walt

Recensore Veterano
02/04/17, ore 21:20
Cap. 1:

Eccomi per la prima recensione!
Devo avvisarti di non essere un poeta e quindi ti trascriverò esattamente quello che penso leggendo le poesie e spero di darti qualche soddisfazione seppur non professionale.
Prima di tutto devo farti i complimenti per l'eleganza con cui hai introdotto la raccolta a livello grafico: un paesaggio di mare su cui la luce riflette e uno stile di scrittura che trasmette tranquillità, molto carino e seducente.
Per quanto riguarda la poesia, hai preso uno stile che mi aggrada particolarmente, condivido il pensiero, infatti, che le emozioni si debbano trasmettere tramite parole coincise, dirette e ben studiate.
Un pensiero più ermetico, diciamo.
Premetto ulteriormente di rimembrare poco sulle figure retoriche, potrei dire qualche qualche strafalcione, perdonami.
Hai fatto una bellissima metafora tra un rapporto interrotto e le macchie che ormai caratterizzano una tela su cui erano dipinti i caratteri dei due amanti.
Un pensiero doloroso e nostalgico che ricorda il passato.
Mi è piaciuto molto lo straniamento che fai dando dell'incosciente e sfacciato all'inchiostro, molto carino che mi ha suscitato un leggero sorriso nella malinconia della poesia.
Il tutto si conclude con una nota di rassegnazione ed accettazione della vicenda da parte di lei (sarebbe carino un parallelismo in cui fai sapere in che stati si trova lui).
Nel complesso è stata una poesia molto piacevole, alla cui conclusione mi sono venute in mente le prime storie che ho avuto da ragazzino, perciò molto significativa.
Mi spiace non poterti dare qualche consiglio tecnico ma sono certo che non ne hai bisogno :)
Brava e alla prossima :)


Walt

Nuovo recensore
02/04/17, ore 17:11
Cap. 2:

Ehilà!
Se sono riuscita a cogliere il senso, la poesia parla della sensazione provata nel guardare negli occhi l'amato/a, comparata all'adrenalina provata al momento in cui avviene uno schianto, devo dire anche in modo molto azzeccato e con una precisa scelta di parole che colpiscono nell'immediato.
Il "volto in fiamme" e lo "schianto" mi hanno reso possibile visualizzare l'esplosione come se stesse capitando proprio davanti ai miei occhi. L'immagine è davvero chiara.
Complimenti anche per questa seconda poesia!
E di nuovo grazie per un'altra piacevolissima lettura!
Alla prossima! Kisses <3
Val__

Nuovo recensore
02/04/17, ore 16:54
Cap. 3:

Ehilà!
Come sai è la mia prima volta nel recensire una poesia e mentre non sono un'esperta a riguardo, le emozioni che racchiudono (in questo caso in particolare) non faticano a colpirmi.
L'ultimo verso è quello che mi ha colpito di più: " E nel cuore è incendio."
Ho davvero apprezzato leggere di quella che sembra una ricerca tormentata e mi spiace un po' non poter dire di più se non che mi ha davvero stupito e affascinato, sia il testo in sé, sia la scelta delle parole che scorrono davvero bene alla lettura.
Davvero complimenti! Grazie mille per la piacevolissima lettura!
Alla prossima! Kisses <3
Val__