Recensioni per
Ognuno ha la sua croce
di OpheliasCrown

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
31/05/17, ore 16:13

Recensione per il contest di Biancarcano "Oggetti e giocattoli dimenticati o ricordati"

Utilizzo dell'oggetto: 10/10

Che dire di questo oggetto: quanto mai di più macabro. Nella mia mente ricorrono le parole “the Sign of the Cross”, della canzone degli Iron Maiden. Una croce, una condanna, un destino crudele e benevolo al contempo, duplice, sul filo sottile dell'Odio e dell'Amore, (“The Thin Line between Love and Hate”). So che le canzoni dei Maiden qui non c'entrano ma è l'atmosfera da Dance of Death quella che ancor di più mi è arrivata. Il testo è permeato dalla maledizione del ragazzo, dal presagio e poi la risoluzione finale: la maledizione era solo per lui stesso, mentre per gli altri, che lo accusavano, non era che una benedizione. Francesco viene trasformato quindi da demone in Cristo.

Originalità della trama: 10/10
La trama è davvero come una leggenda raccontata da tempo immemore, una leggenda che passa attraverso i secoli e arriva fino a noi. La trama è originale, densa di avvenimenti passionali ma soffusi, come la luce di una candela, dove i due protagonisti si guardano attraverso questo gioco d'ombre e sottesi, non detti, che s'evolvono, come in una metamorfosi nel tempo, dove Francesco verrà fagocitato dal suo stesso destino.

Stile e grammatica: 10(+1)/10
A Boscoverde si sarebbe tenuta a breve la ricorrenza del Santo patrono. Il paese era in fermento, le donne più anziane cuocevano pane e torte da distribuire durante quel giorno festante e gli uomini costruivano di buona lena banchetti su cui le loro mogli avrebbero esposto i pizzi e i merletti che erano riuscite a ricamare durante il freddo periodo invernale. I bambini correvano giocondi ovunque rovesciando sacchi di farina e ceste piene di mele. Frasi come ''Attento a te, se ci riprovi saranno guai!" si sentivano gridare continuamente da ogni angolo delle vie larghe e un po' polverose.
La tanto attesa primavera era finalmente giunta e il profumo di erba e fiori appena sbocciati arrivava inebriante alle narici di chiunque → un perfetto inizio da leggenda.


La bestia ha subdolamente indotto mia moglie a tradirmi con il garzone del fornaio! → mi sembra di stare dentro la Bella e la Bestia, quando i paesani innalzano i forconi al cielo e incolpano la bestia di tutti gli orrori compiuti dagli uomini.

portava appesa al collo una croce bronzea fin da quando era bambino, Giovanni se lo ricordava bene.
''È un oggetto magico, non posso assolutamente togliermela!'' → un valore fortissimo all'oggetto della storia


Gli aveva detto che era stato un regalo di sua nonna a cui era davvero molto legato.
Osservava Francesco rigirarsela spesso tra le dita mentre recitava preghiere come se volesse fare ammenda. Eppure il suo amico di peccati sembrava non compierne mai. Si alzava prima dell'alba per recitare il mattutino, aiutava i monaci più anziani a curare l'orto semplice e durante il resto della giornata seguiva le lezioni tenute in un'ala specifica del monastero. → Francesco è avvolto da quell'atmosfera che profuma di tomo ingiallito dal tempo, un personaggio con una vita da un lato così monotona, dall'altro così insolita e sofferente, come si vedrà dopo


Gli occhi di Francesco gli sfuggivano come non era mai capitato prima, aveva le labbra arrossate ed era decisamente a disagio. Rimasero seduti l'uno accanto all'altro senza sapere cosa dire, aspettando inquieti il terminare della pioggia → l'amore che provavano, così forte, così vivo, così, tuttavia, non tangibile, distante ma legato ad un filo sottile.

Una figura rannicchiata si stagliò di fronte a lui appena rischiarata dalla luce. Francesco era parzialmente nascosto da una pesante coperta e lo guardava con quei suoi grandi occhi verdi e stupiti.
Giovanni era sconvolto, il suo primo istinto fu quello di abbracciarlo stretto a sé accarezzandogli la schiena con dolcezza. Lo fece piangere finché non si fosse del tutto sfogato, restando avvolto insieme a lui nella penombra e nel silenzio.
Quando si fu calmato cercò di alzarlo da terra e solo allora si rese conto che la caviglia di Francesco era incatenata ad una delle pesanti sbarre della finestra. → la rivelazione del mistero. Mi sono piaciute le parole scelte per questo momento così denso di tensione


Nell'aria c'era profumo di pannocchie arrosto, odore di bruciato mischiato al dolce. I balli e i canti si susseguivano in un crescendo di divertimento e ilarità generale. L'atmosfera era perfetta, le coppie si abbracciavano e tutto sembrava sotto ad un incantesimo. → sembra di essere lì, magari di giocare a Dragon Age.

''La mia fede è più forte di qualsiasi altra cosa, anche se ho sperimentato sulla mia pelle che non tutti quelli che fingono di possederla sono puri come appaiono''
In forma umana era indecente, seducente e ammaliatore come solo un demonio può essere. Lo aveva attratto a sé perché il Diavolo stesso glielo aveva ordinato. E Alfonso non era che un uomo come gli altri dopotutto, schiavo della carne e del desiderio. Lo aveva picchiato per fargli capire che aveva sbagliato. Lo aveva insultato per fargli entrare in testa che non avrebbe più dovuto sottostare alla volontà del male. Lo aveva toccato perché il male era entrato un po' dentro anche a lui, costringendolo a compiere quell'azione abominevole. Era così, ne era convinto. Dopotutto si sa che il fascino per il proibito lo rende sempre indicibilmente desiderabile. → nel tuo testo viene mostrata una gran conoscenza e una forte percezione della religione e delle sue forme più contraddittorie

"Chi era, dunque, il vero mostro?" → la domanda finale non può che lasciare aperto un quesito insoluto proprio come la religione, a volte usata per scopi malvagi, a volte, se davvero si ama, per salvare, anche indipendentemente dalla croce che si porta. =+2

Piccoli errori:
“È colpa sua se due delle mie pecore sono morte all'improvviso!''.
''A causa della bestia il raccolto è stato meno proficuo!''. → con questo tipo di punteggiatura nel dialogo non serve che segua un punto. = -0,5
a individuarlo → ad individuarlo= -0,5
Precisazioni:
Sempre se fosse esistita davvero a Giovanni avrebbe fatto una gran pena → è un po' colloquiale e non si sposa con l'atmosfera → A Giovanni avrebbe fatto una gran pena nel caso in cui fosse davvero esistita.
 
Il punto bonus per la pertinenza del titolo = + 1
32/31 (so che è più di 31, ma non potevo fare altrimenti)

Recensore Master
16/04/17, ore 17:16

Ciao!^^
Ora che la mia storia è completamente on line, passo con tranquillità a vedere cosa hanno saputo creare le altre partecipanti al contest...
A me è piaciuta davvero molto questa storia: Ha il fascino dell'antico (mi è quasi sembrato un po' l'atmosfera di il nome della rosa) c'è del mistero e c'è quel ragazzo Francesco (mai nome più azzeccato credo) che pur gravato da un peso come una maledizione, è così buono da cercare comunque di salvare gli altri, venendo però ricambiato da ostilità verso quello che viene percepito come pauroso diverso e infine la morte per mano del male da cui aveva cercato di salvare tutti.
Il tuo stile narrativo fluido e scorrevole e la trama interessante mi hanno davvero tenuta incollata allo schermo e il finale è malinconicamente triste....
Brava, anche perché non era facile credo imbastire una storia con gli elementi del tuo pacchetto!^^
Il titolo infine mi sembra molto appropriato ed evocativo!
Complimenti e spero ci sarà un alla prossima!😊
Felinala