Quarta Recensione Premio per il contest "Sotto la maschera!"
Non potevo non scegliere questo tripudio all'anima dell'intera serie, questo omaggio ai personaggi più belli e affascinanti del piccolo schermo; un inno ai fratelli Salvatore.
Parto dagli unici errori di distrazione che ho visto:
Perché "esitiamo" solo insieme
l’ho vissuta in modo "di" non deluderti?
come un quadro che "torni"
Dai il massimo quando usi la prima persona, perché riesci a immedesimarti, e a fare immedesimare il lettore. nella mente del personaggio.
Nessuno sa esprimere come te il collante di questa serie, hai racchiuso in pochissime - troppo poche, ma è perfetta così - parole un rapporto lungo secoli, in un'unica frase: "Una donna ci ha strappati uno all’altro, un’altra ci ha ricuciti insieme."
Il ruolo di Elena è cambiato spesso, ma credo che la sua maggiore forza sia stata costringere i due fratelli a confrontarsi, nel bene e nel male, su un argomento troppo stretto: lei. Questa costrizione ha portato a galla mille e più problemi, che i due hanno dovuto risolvere o comunque affrontare.
Alla resa dei conti, davanti alla morte, la mente di Damon non ha più segreti, né per lui né per il fratello; né tanto meno per lo spettatore. Tutte le bugie, le minacce, i comportamenti sprezzanti e aggressivi, le sue continue sfide acquistano tutte un senso e vengono chiarite in un rapporto dilaniato dalla distanza, dalle colpe non ammesse, dal bisogno inespresso l'unno dell'altro, dalla paura di perdersi.
Quanto mi è piaciuta ogni singola parola, non credo di essere in grado di spiegarlo. La trama, i piccoli accenni allo di sviluppo futuro che è già passato sono davvero coinvolgenti e originali. Ha avuto una bambina, e menomale? Mi ha fatto sorridere, quasi con una lacrima incastrata tra le ciglia. Sarà stato un padre perfetto. Struggente quel dolore che si percepisce in tutta la narrazione, di una vita vissuta con la dolcezza malinconica di una perdita cara; ma la vita è vissuta comunque al massimo, quasi dovesse bastare per tutti e due. Il modo come hai dato un senso alla porta, dalla prima all'ultima scena, come simbolo che lega tutta la loro esistenza: una porta che ha concesso loro una seconda possibilità, e alla fine li ha premiati.
Che posso dire sulla caratterizzazione?
E' stata... wow!
Damon ha svuotato tutta la sua frustrazione, il su dolore, il suo risentimento, le colpe per non essere stato abbastanza, ma anche la sua tenacia per farsi bastare quello che riceveva, racimolando quell'affetto che avrebbe potuto avere se solo avesse steso la mano. Persino il suo amore per Elena è stato mostrato, con quella dolcezza di chi ha sofferto e sa finalmente apprezzare con la giusta serenità la gioia di una vita e di una morte condivisa con la persona che ama. Mi hai fatto desiderare di vederlo alle prese con dei bambini, con sua figlia, che ha i suoi occhi che diventato gli occhi di Stefan. C'è il suo amore per un fratello che lo ha adorato e odiato, la protezione nascosta di chi ha provato a fingersi più cattivo di quanto non è poi alla fine riuscito a essere.
"ciao, fratellino". Ricordi con che tono lo ha pronunciato la prima volta? Con quella nota sarcastica che prometteva tempesta? Alla fine ha il sapore di casa!
Questa flash rientra a pieno titolo tra le mie storie preferite. L'ho letta già quattro volte, e chissà quante altre volte la leggerò. E' sublime, mi ha messo sullo stomaco un masso di dolce tristezza, che sa di cose finite e allo stesso tempo che vivranno per sempre. Hai consacrato nell'eternità un magnifico rapporto di amore fraterno.
Chapeau! |