Ciao! Eccomi qui per la seconda recensione, scusa il ritardo ma sono stato fuori città e non avevo il PC.
In questo capitolo facciamo la conoscenza di Elisabeth Black, una bambina molto dotata che, spinta dalla nonna, legge molti libri e si immerge nelle storie che ama e di cui vorrebbe far parte.
È un po' lo stereotipo di tutti gli scrittori o lettori quando attraversano la pubertà e passano dall'essere bambini a ragazzi, conservando la loro passione per la lettura ma naturalmente cambiando e sviluppando passioni, generi e amori differenti.
Ti faccio i complimenti per la scelta stilistica dell'utilizzare i titoli in inglese, danno un certo non so che che dona una musicalità, a parer mio, migliore al titolo.
Devo dirti che però in realtà questo è un secondo prologo, magari avresti potuto inserirlo insieme al primo e farne uno più lungo ma unico. Non essendoci di azioni, pensieri, narrazione viene proprio da prenderlo come prologo secondario.
Inoltre stilisticamente è bello spiegone che prelude all'inizio di una storia concreta, anche per questo andrebbe inserito insieme al primo.
La descrizione del carattere di Elisabeth l'hai scritta molto bene, hai trasmesso esattamente ciò che la tua storia vuole far capire al lettore, e non è cosa da poco.
A livello grammaticale ti riporto qualche errore:
"di chiunque gli guardasse" visto che il soggetto è gli occhi è corretto dire "di chiunque li guardasse" o "di chiunque glieli guardasse";
-"carattere dalla sua nonna" suona molto male prova con "carattere di sua nonna" o "carattere dalla nonna";
-"che gli aveva imparato a sognare" esistono forme dialettiche meridionali che forse prevedono l'utilizzo del verbo imparare come sostituzione del verbo insegnare ma non è bello utilizzarlo in un testo in italiano, sta molto male " che gli aveva insegnato a sognare,".
Per questo capitolo è tutto, alla prossima :)
Walt |