Riecchime, mia piccola pinguina nelle vesti di scrittrice, a recensire una one-shot che tratta di un tema a me particolarmente caro: la riabilitazione di un personaggio "cattivo". messo tra virgolette a indicare la categoria narrativa a cui appartiene, perché poi ogni singolo può vederlo in mille sfumature diverse: cattivo fino al midollo, cattivo annoiato, cattivo incompreso...
Il protagonista si fa mille e più castelli mentali, qui, ma non per giustificarsi davanti alle proprie azioni. Si fa un vero e proprio esame di coscienza, in cui include la condanna di ciò che ha fatto. E questo è davvero ammirevole, contando quanto (per ora) poco io apprezzi proprio il protagonista.
A causa della mia personale antipatia, ahimè, la coccarda di Miglior personaggio della fan-fiction se la cucca il suo maestro, che, pur nel suo ruolo stringato, è lui il fulcro dell'intero riesame del protagonista. Il rapporto ancora presente tra i due è una delle molle che fa scattare il pentimento. Molto commovente.
Concordo col parere che hai illustrato nelle note iniziali: non sai quante volte mi sono ritrovata a farmi pare del genere per un singolo personaggio, e a rimanere delusa ogni volta!
Nel film "Saving Mr.Banks", che non so se conosci, viene detta una frase che mi sono letteralmente stampata in mente: Noi narratori facciamo questo: nell'immaginazione ristabiliamo l'ordine delle cose.
Direi che è adatta anche a questo contesto: scrivere per affermare le nostre aspettative, e ristabilire l'ordine che è per noi.
E ti pareva che la filosofia spicciola del liceo non veniva a far capolino pure qui.
Ehm, con questo commento corredato di bandierina verde finalmente ti lascio. Alla prossima, allora!
Stellaskia (con Gabri e Iella che fanno partire a palla Somebody saaaaaaaaaaave meee!!!) |
