Recensioni per
返事のない (Henji No Nai)
di carachiel

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
20/04/18, ore 00:07

Non sono solo le tue catene , na sono anche le tre parche /moire , che manipolano e ti regalano dipendenza ala tua stessa esistenza , tu non puoi far a meno di loro, vi appartenete a vicenda , il tuo Io si nutre per merito loro .
Ne avrai sempre bisgno , anche quando non lo ammetterai , fino alla fine .
Se devi rimanere incatenata ad esse , sfruttale per raggiungere il successo che meriti e che ti appartiene di diritto .
Possiedi un gran coraggio per scrivere un testo simile , e come se ti sei resa allo stesso tempo invincibile ma anche vulnerabile .
Ti stimo sempre di piú , alla prossima un bacio da violet .

Recensore Master
04/07/17, ore 14:45

Buon pomeriggio.
Complimenti, un racconto davvero splendido da leggere!
Forte, ripieno di sentimenti e di argomenti importanti...
Triste, certo, ma anche perché rappresenta la condizione umana...
La narrazione è intensa ed emozionante, quasi commuovente.
Tanti complimenti!
Buon proseguimento di giornata :)

Recensore Junior
30/06/17, ore 17:46

Bhe, una risposta secondo me c'è, da dare a questi spettri esangui.
Ma non la riporterò qui, perché qualcuno potrebbe non gradire il mio linguaggio non proprio forbito.
Lo sai che sei brava, vero? Maledettamente.
Non a caso ti chiamano la regina dell'angst: smetto di competere, la mia ascesa al trono termina qui.
Tutto è volto a creare un vuoto allo stomaco, per poi riempirlo, farlo traboccare quasi di amarezza.
O almeno, è così che ora mi sento io. E non mi dispiacerebbe un po' di torta alla crema.
Hai dato voce anche ad alcuni dei miei pensieri, con questo scritto, sebbene ora come ora non ne possiedano: è anche per questo che l'ho inserita nelle preferite.
Ti riporto solo un errore di battitura: 'cantono', verso la fine. Credo fosse cantano.
Complimenti e a presto, signorina.
E ricordati che c'è sempre una risposta. Spesso, termina in -ulo.
La leoncina.

Recensore Junior
30/03/17, ore 15:37

Questa catena di spettri di cui parli, questi esseri da cui dipende la tua vita e che ti ha spinto al rievocare il passato; questi esseri che ti stanno intorno, seduti uno accanto all'altro, che portanto tormenti e lamenti, scavi profondi all'interno del tuo spazio psicologico, mi sono sembrati pericolosi e fastidiosi. La protaonista si arrende all'idea, ma secondo me si arrende per ben altro, non perché dice di non riuscire a fare a meno di loro, ma sono loro che sembrano comportarsi da vampiri succhia vita, infatti si radunando intorno e ti mangiano, riempendo il tutto con parole fatte per ammirarti, parole che hanno la capacità di aspirare emozioni e volontà di vivere. (Siccome so che non hai capito niente di quello che ho detto, riassumo velocemente: ho percepito queste persone di cui parli come vampiri della vita, amici che non si avvicinano al nulla più assoluto, persone che ti guardano e vivono grazie alla linfa che emani, facendoti confondere e, quindi, facendoti pensare che sei tu che non puoi vivere senza di loro, anche se in realtà sono loro che hanno bisogno della tua vita per continuare a vivere, nutrendoti con vuoti sospriri e convincendoti a incontrarli. Alla faccia del riassunto).
Non lamentarti se non capisci la mia recensione, è normale che non sappia cosa dover scrivere oltre a "Storia bellissima, continua così!!!"
Siccome parlo troppo finisco tutto qui.
Scusami, non so cosa dire in mia discolpa.
Ciao.
Davos.