Ok, io avrei moltissime altre cose da fare, e invece me ne sto qua a leggere le tue storie. E le trovo fantastiche!! Questa poi è tenerissima! Mai mi ero immaginata Daryl timido e che tenta un approccio, ma mi piace! Bravissima

Ciao! Sì, sono ancora io. Avevo letto questa shot ma non ero riuscita a recensire, dunque eccomi qui!
Inizio col dire che mi è piaciuta tantissimo. Sguardi, indecisione, ancora sguardi...
In mezzo a tutto questo ho adorato la figura del barista perché, come ti è stato già detto, pur non conoscendo quasi nulla di lui sembrava una persona reale e non un semplice narratore.
Ho adorato i dettagli e poi ancora quei continui sguardi, il modo in cui hai esaltato le loro emozioni e poi la ciliegina sulla torta con la frase finale: "In sette giorni avrebbe avuto un'altra possibilità".
Conclusione perfetta, sia dal punto di vista di lettrice che da quello di "autrice", ma comunque sono curiosa di sapere cosa farà Daryl! Ah, non resta che andare di immaginazione 😏.
Ho letto senza ascoltare la canzone ma penso che rileggerò con il giusto sottofondo, perché credo che quando una storia nasce da una canzone in qualche modo la musica resti impressa nelle parole e quindi nel complesso la lettura risulti più bella.
Brava! Spero di leggere altre shot così ;) baci

Oh, l'hai fatto sul serio, che bellezza! Sono felicissima! Non ti nascondo che ci speravo un sacco, ma non osavo chiederti niente per non essere impicciona o fare la figura della rompiscatole. Immaginami, quindi, mentre faccio i salti di gioia.
Che poi, come se non bastasse, l'hai scritta dal punto di vista di un terzo personaggio ed io adoro i racconti scritti in questo modo (non a caso mi era piaciuta un sacco l'altra tua shot, quella raccontata dal punto di vista di Rick). In questo caso l'espediente del narratore esterno calza davvero a pennello per ricreare l'atmosfera della canzone. Non so se riesco a spiegarmi bene... nella canzone si percepisce il gioco di sguardi, l'interesse di lui che cresce, l'indecisione e la goffaggine che lo fanno rimanere incollato alla sedia. E anche se l'autore ce lo canta in prima persona, è un po' come se noi stessimo semplicemente osservando 'sti due imbranati che non riescono a scambiarsi nemmeno mezza parola. Ecco, nella tua storia accade esattamente questo: grazie al punto di vista del barista, stiamo osservando la scena senza filtri e senza lasciarci distrarre dai pensieri dei protagonisti; non abbiamo bisogno di sapere cosa pensano, perché è evidente, basta guardarli.
E' bello anche che tu non abbia specificato il nome del barista. Nonostante ciò è un personaggio che funziona benissimo, non sembra solo una voce esterna, anonima e asettica, lo sento come una persona vera con la sua storia alle spalle. Davvero brava.
Daryl e Beth non hanno nemmeno aperto bocca eppure erano loro, inconfondibili e riconoscibilissimi. Avrei capito che si trattava di loro anche senza leggerne i nomi. Beth l'ho trovata deliziosamente sensuale, tra l'altro. Soprattutto quando la descrivi tutta sudata mentre cerca di darsi sollievo con i cubetti di ghiaccio. Secondo me a Daryl è quasi venuto un infarto. Ed ero lì che ridacchiavo insieme al barista. XD
La conclusione, poi, è perfetta. Riprende la conclusione della canzone, ma al tempo stesso lascia al lettore la possibilità di immaginare un lieto fine.
Sono davvero contenta di aver suggerito di usare la canzone come spunto per una AU, altrimenti non avrei mai avuto l'occasione di leggere una shot così carina.
Sei stata bravissima. Grazie, grazie, grazie, e ancora mille complimenti!

P.S.: dimenticavo! Mi hai fatto venire voglia di risentire la canzone!
(Recensione modificata il 01/04/2017 - 11:35 pm)