Ciao!
Benché io non sia una grande appassionata di song-fic e, colpa molto più grande, benché non conosca De Andrè (shame on me T_T), questa storia mi ha attirato subito, e devo dire che, a lettura conclusa, sono davvero molto felice di averla aperta.
Il modo in cui hai compenetrato il testo della storia con il testo della canzone è davvero perfetto. Hai saputo creare un tutt'uno e, soprattutto, hai creato un sacco di parallelismi davvero belli, hai cercato in tutti i modi di collegare il testo della canzone alla storia di Otabek e Yuri, e ci sei riuscita alla grande.
Bellissimo quando dici:
Si offriva a tutti come la stessa rosa, la stessa, perché nessuno l'aveva mai colta.
Non potevi fare un parallelismo più bello per il personaggio di Yuri.
Yuri si comporta allo stesso modo con tutti, perché tutti finora l'hanno trattato allo stesso modo, come un bambino maleducato e viziato. Nessuno ha visto in lui il soldato che invece vedrà Otabek.
Un'altra immagine che mi è piaciuta molto è stata quella di Otabek che lo guarda salire le scale dell'hotel, per poi trovarsi davanti una porta chiusa. Rendi bene l'idea di un amore conquistato con fatica, con il tempo.
E l'immagine di Otabek che viene illuso da Yuri è realistica e perfettamente credibile (soprattutto se pensiamo al personaggio di Yuri, al suo carattere e alla sua età) quanto dolorosa.
Mi piace anche quando dici che Yuri a quindici anni non è una gemma grezza, ma un diamante, e anche in questo caso non potrei essere più d'accordo. A quindici anni lo vediamo raggiungere il culmine della sua vita, lo vediamo realizzare il suo sogno. Forse è solo una mia impressione, o una mia paura, ma ho la sensazione che Yuri da qui in poi dovrà iniziare a scendere.
Però forse, iniziando a scendere, iniziando a scalfire la scorza di diamante, scoprirà quel cuore di terra su cui nasceranno i fiori del loro amore.
Non so se ho interpretato bene, ma dal mio punto di vista tutto torna. Yuri potrà amare per davvero Otabek quando metterà da parte un po' del suo egoismo, quando crescerà un altro po'.
Non mi resta che ringraziarti per la bella lettura che mi hai fatto fare. Mi hai fatto riflettere.
Alla prossima!
Silvar |