Purtroppo è vero, si parla sempre di chi è stato rifiutato, ma pressoché mai di chi rifiuta.
La società tende a vedere tutto come nero o bianco, come buono o cattivo, e in questo caso chi rifiuta è sempre il cattivo della situazione.
So che magari non ti interesserà, però mi sono identificata molto in questa storia perché recentemente ho perso una delle persone più importanti per me proprio per questo motivo, quindi so come ci si sente.
Non so se tu abbia vissuto l'esperienza che descrivi nella storia, tutto mi fa pensare di sì, e non so neanche come sia andata a finire l'amicizia dei due personaggi nella tua mente, ma purtroppo per me i tentativi di un intero anno di ristabilire la situazione iniziale non hanno portato ad altro che un amaro e doloroso "non mi fido più di te, è meglio finirla qui e tornare ad essere due estranei."
E fa male, perché ti senti responsabile anche se hai deciso di portare rispetto sia a te stessa, sia a quella persona che non farebbe altro che illudersi.
Eppure in quel momento, nonostante tutte le spiegazioni, dalle più valide alle più stupide, tu sei il cattivo e non puoi lamentartene.
Grazie per il conforto che sono riuscita a trovare nella storia è nelle poche righe che sto scrivendo.
Alla prossima,
Ilaria
P.s.: La tua scrittura è davvero sublime. Adoro il tuo modo di scrivere, il tuo lessico corretto e l'ordine che hai usato. |
