Recensioni per
Dark Eagle
di Asia Dreamcatcher

Questa storia ha ottenuto 98 recensioni.
Positive : 98
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
28/04/17, ore 16:18

Ciao Asia!
Eccomi qui a recensire l'ultimo capitolo della tua long. Perdona gli eventuali errori di battitura, ma ho scritto tutto dal telefono e soprattutto "a puntate". ^^

Il capitolo si conferma un ulteriore interessantissimo tassello del puzzle che stai costruendo.
Il titolo della storia, "Dark Eagle", fumettisticamente parlando fa riferimento ad una certa personcina e a una coppia in particolare e sono molto curiosa di scoprire come deciderai di inserire e di sfruttare questo nome di battaglia di un certo peso all'interno della tua storia.
Il buon Brian Michael Bendis dovrebbe iniziare a sudare freddo in quel di New York, perché ho l'impressione che tu, mia cara, riuscirai a mettere in ombra l'architetto dell'Universo Marvel al quale dobbiamo la comparsa di "Dark Eagle". ;)

Ma adesso, diamo inizio alla recensione!
Titolo: tutto il capitolo gioca intorno al segreto di Natasha e il titolo da te scelto ci mette subito in guardia: nulla rimane a lungo segreto se si ha a che fare con l'Hydra ed infatti alla fine la nostra cara e sciroccatissima Sin riesce ad ottenere le informazioni che le servono. 
"Loro lo sanno" ed ora gli Avengers sguazzano ufficialmente in un mare di guano.

Citazione: una delle cose che ho sempre apprezzato delle serie di Shonda è l'universalità dei dialoghi in esse contenuti.
Mi spiego meglio: prendiamo ad esempio la frase che hai scelto, indipendentemente dal contesto in cui è inserita risulta essere sempre valida, è una sorta di aforisma che può essere utilizzato in qualsiasi occasione. 
Questa frase è un concentrato di verità ed è drammaticamente lapidaria: non si può sfuggire ai problemi, puoi far finta che essi non ci siano ma ti troveranno sempre e verranno sempre a riscuotere il fio.
In questo capitolo si verifica proprio questo: gli Avengers abbassano la guardia, chiudono Natasha sotto una campana di vetro e... BAM! La frittata è fatta.
L'onda poteva essere evitata? Assolutamente no. Ma si poteva gestire meglio la situazione? Assolutamente sì.

Prima sequenza: il capitolo si apre con un incubo di Natasha, che mette subito in chiaro quale sia lo stato d'animo della nostra protagonista: la situazione che sta vivendo è qualcosa di nuovo per lei e la rossa non sa come gestire questo terremoto emotivo che sta attraversando.
La scelta di rendere Madame B. protagonista della sequenza onirica è significativa del fatto che Natasha si senta ancora in qualche modo legata e braccata dalla Red Room. Sebbene siano passati anni dal sua diserzione, la comparsa di Yelena ha nuovamente gettato la nostra rossa nel baratro delle manie persecutorie: la Red Room non è un lontano ricordo, è una realtà tangibile che Natasha può ritornare a toccare in qualsiasi momento; è come se ci fosse sulla schiena di Vedova un grande bersaglio e ci fosse qualcuno pronto a prendere la mira.
Natasha non sa come vivere la maternità, perché la vita l'ha messa di fronte sempre a situazioni che non possono essere definite normali. I suoi dubbi e le sue paure sono lecite, perché lei non sa cosa voglia dire avere una vita normale ed affrontare problemi "normali" (metto le virgolette perché una gravidanza non è una passeggiata di salute, ma è senza ombra di dubbio un'esperienza più normale rispetto ad un'invasione aliena). Lei sin da piccola è stata buttata nell'arena e si è dovuta arrangiare da sola, ecco perché adesso le viene così difficile affidarsi a qualcuno.
Steve la ama e le starà accanto qualunque cosa accada, ma Natasha deve imparare ad abituarsi a questa nuova situazione.

Un altro passaggio che merita un commento è quello dedicato al personaggio di N: lui non è presente nella stanza, ma con la sua sola "non presenza" è riuscito a destabilizzare Bucky.
Il confronto tra i due sarà molto duro e metterà il nostro Winter Soldier nuovamente di fronte ad un passato che lui sta tentando in tutti i modi di buttarsi alle spalle.
N è l'onda personale di James, la stessa onda che ritroviamo nella citazione di apertura.

Seconda sequenza: dopo un lungo paragrafo introspettivo, veniamo gettati di colpo nella vera azione. La Tower viene attaccata (e quando mai?) e Natasha si trova di fronte ad una nuova sfida: riuscire a difendersi senza mettere a repentaglio la propria vita e quella del bambino. Lei è una donna d'azione, che ha sempre dovuto pensare solo a se stessa durante le battaglie, ma per la prima volta si trova costretta ad agire non soltanto per la propria incolumità ma anche per quella di un esserino, che ancora non ha la possibilità di difendersi da solo.

Carino l'inserimento del background di Laura, che ben si amalgama all'interno della storia, non stonando con l'intero assetto del MCU e che strizza l'occhio al periodo circense di Clint.

Niko Costantin è l'uomo giusto al momento giusto e il gesto che compie è molto importante e significativo: in apertura di capitolo avevamo visto un membro della Red Room in procinto di uccidere il figlio di Natasha, mentre adesso un ex membro dell'organizzazione si adopera per difenderlo. Ciò significa che non tutto ciò che è collegato o era collegato alla Red Room è automaticamente marcio.

Terza sequenza: a Las Cruces gli Avengers cadono nella trappola ordita dall'Hydra.
L'uso dello Psychotron fa intendere subito che la mente dietro a tutto è quella di Rumlow e la presenza di L pone un nuovo interrogativo nella mente del lettore: perché Clint ha l'impressione di aver visto qualcuno di famigliare? Che L sia Barney, il fratello maggiore dell'arciere? Oppure il misterioso Soldato d'Inverno 2.0 è qualcuno proveniente dal circo dove Barton è cresciuto?
Un semplice "Non è possibile" ha generato tutti questi interrogativi... pensa se tu avessi scritto una frase più lunga!

Un'altra cosa che colpisce in questa sequenza è il nome della cittadina: Las Cruces. Le Croci.
Un nome forte, suggestivo, evocativo... premonitore? Le croci di solito vengono usate nei cimiteri al posto delle lapidi, che il nome della cittadina stia ad indicare la futura morte di alcuni personaggi? Che sia una sorta di macabro easter egg?
Secondo me non è stata una scelta casuale, perché avresti potuto scegliere qualsiasi altra città presente nello stato, ma hai scelto proprio Las Cruces... Cosa bolle in pentola?

Quarta sequenza: l'ultimo paragrafo è la punta dell'iceberg del capitolo. Sin ha ottenuto ciò che voleva e ora la situazione degli Avengers è ufficialmente diventata catastrofica.
Ora, ad essere in pericolo non è più solo il mondo, ma anche chi sta votando la propria vita alla sua protezione.
"Loro lo sanno" diventa tragicamente sinonimo di "Adesso siamo spacciati", perché in mano all'Hydra anche un lieto evento, come lo è una gravidanza, può diventare un'arma di distruzione di massa.

Considerazioni generali: il capitolo mi è piaciuto davvero molto e ho apprezzato in particolare il taglio introspettivo. Io sono un tipo che non ama mettere necessariamente un personaggio davanti ad un muro o su un promontorio per poter "sbirciare" nella sua mente, io amo quando l'aspetto introspettivo viene declinato nelle storie anche attraverso dialoghi o azioni, perché penso che a volte una parola o un gesto dica molto di un personaggio. Ovviamente amo anche l'introspezione della "vecchia scuola", però quando in una storia, come per esempio la tua, riscontro un'indagine introspettiva molto più dinamica e meno problematica (per problematica intendo che il personaggio è perennemente depresso e sull'orlo del suicidio), la mia mentre è molto più stimolata durante la lettura e riesce ad analizzare con maggiore verve gli intrecci narrativi.

Dal punto di vista formale, mi piace molto il modo in cui utilizzi i punti di vista dei vari narratori: non c'è mai confusione, vengono sempre utilizzate le parole giuste al momento giusto e riesci a creare la giusta immedesimazione tra personaggio e lettore. 
Io sono molto ammirata, perché di solito mi ritrovo a leggere o storie in cui i narratori sembrano degli esaltati e questo mi provoca un'ansia immensa, oppure storie in cui la voce narrante è asettica in una maniera allucinante. Invece con le tue storie e i tuoi personaggi mi preoccupo quando mi devo preoccupare, rido quando devo ridere, piango ed impreco quando devo piangere ed imprecare... Tutto è equilibrato, non "pompato" all'inverosimile come mi è capitato di riscontrare anche in autori pubblicati da case editrici di una certa levatura.
Di solito la gente guarda come prima cosa la trama, io invece guardo il modo in cui la storia è scritta: se le voci narranti non mi sanno coinvolgere, c'è poco da fare.

Le tue storie sono belle non solo dal punto di vista dei contenuti, ma anche dal punto di vista della forma.
Tu scrivi davvero bene, hai una buonissima padronanza delle tecniche narrative e credimi quando ti dico che potresti parlare anche di aria fritta, ma sembrerebbe comunque di leggere oro colato. 
Tu sei una di quelle scrittrici che "cade sempre in piedi" e questo significa che hai la scrittura nel sangue, cosa che non tutti hanno la fortuna di avere. Quindi, continua a scrivere, scrivere e scrivere perché le idee non ti mancano e le capacità nemmeno.

Detto ciò, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, "Collapse". ;)
Continua così!
Un abbraccio,
Alessia

P.S. Martedì ti invio qui su EFP un messaggio con la famosa lista. XD Non mi sono dimenticata, solo che in questo periodo non ho un attimo di tregua. :/

Recensore Veterano
12/04/17, ore 10:54

(Hm... Quiete prima della tempesta, con tempesta incorporata...)

Buongiorno, Asia! Non fare caso al piccolo soliloquio qui sopra, adesso recensisco come si deve :)

Cominciamo dall'incubo di Natasha. Devo dire che, per quanto breve, le possibili chiavi di lettura sono molteplici. Come tu hai spiegato, una possibile interpretazione è quella di Natasha che ha paura di perdere il bambino, a causa di quello che le ha fatto la Stanza Rossa. Ma io mi trovo a pensare a quest'incubo anche in un altro modo: il fatto che sia proprio la sua vecchia istruttrice a levare la lama su suo figlio mi fa pensare che, per quanto Natasha abbia ormai scelto la sua strada ed abbia completamente tagliato i ponti con la sua vecchia vita, abbia ancora timore di non poter mai essere completamente libera.

Mi spiego meglio: La Stanza Rossa, che ormai abbiamo scoperto essere una branca dell'Hydra, è quella che ha forgiato Vedova Nera. Nei fumetti Yuri Brushov una volta disse a Natasha: "Tu appartieni alla Krasnaya Komnata, Natalia. Ogni parte di te appartiene a noi". Ora, a parte il fatto che questa frase ti fa drizzare i peli dietro al collo per una dozzina di motivi diversi, è sottinteso che, nel caso di questa storia, la Stanza Rossa considererà l'eventuale progenie dei suoi cadetti (tutti, quindi anche un ipotetico figlio di Bucky e Sharon, per non parlare di Alex) come loro esclusiva proprietà. E farà di tutto per riprendersi ciò che ritiene legittimamente suo. Cosa che, in effetti, la fine di questo capitolo lascia ampiamente intendere. Credo che, oltre alla paura di perdere il bambino, Natasha sia altrettanto spaventata dalla prospettiva che lui diventi il prossimo Soldato d'Inverno.

Passiamo ora ad N. Si tratta solo di uno su quattro dei nuovi Soldati d'Inverno. Eppure, semplicemente con la sua presenza, riesce a mettere a disagio tutti quanti.Interessante il ragionamento di Alex: il fatto è che noi lettori pensavamo tutto ciò gia dai tempi di Alexei e Yelena, ma la piccola Constantin è la prima ad esternarlo ad alta voce.

Un'altra cosa da attendere con ansia è la conversazione tra l'originale Soldato d'Inverno e il suo - apparentemente - discepolo. Sempre che, in tutto il casino che è successo, Sin non sia riuscita a riprendersi pure lui.

L'idea di usare lo Psychotron come diversivo è semplicemente sadica. Non mi viene in mente altro. Decisamente una cosa alla Rumlow (in effetti si riconnette con l' inizio di Civil War: crossbones stava rubando un'arma biologica...)

Perfettamente ritratto è il legame fraterno tra Nat e Sharon. Soprattutto quando le cose si mettono male. Ci riporta alla fine della storia precedente, quando loro due combattevano insieme. L'aggiunta di Laura, poi, apre un mondo di possibilità! Credo che d'ora in poi, Natasha, Sharon e Laura saranno "la rossa, la bionda e la mora" XD.

Ma passiamo ad uno dei momenti più WTF del capitolo: Sin è riuscita ad hackerare JARVIS!? Preparati ad un mondo di dolore, Fraulein Schmidt, Iron Man prenderà a calci il tuo bel sederino con l'armatura Hulkbuster... no, sul serio, non oso immaginare la reazione di Tony.

Così come non oso immaginare che cosa succederà adesso che l'Hydra conosce la verità. Sono preoccupato sia per Helen Cho, sia per il fatto che i cattivi sembrano avere tutte le informazioni, mentre i nostri brancolano nel buio.

Il prossimo capitolo non può arrivare abbastanza presto!

Alla prossima!