Ciao, a scanso di equivoci provo a commentare questa storia come se fosse una lettura "privata", da beta insomma e potessi darti dei consigli su cose che cambierei se la storia fosse mia.
Spero che tu non ti offenda :)
Anzitutto molto bello blackadder, il font che hai usato :) Da l'idea che tu voglia curare molto questa storia e aggiunge una patina di "antico" - non ho idea dell'epoca che avevi in mente ma, vista la veste grafica, mi aspetto qualcosa ambientato al massimo nel XIX secolo. E in effetti c'è una carrozza e non un SUV ;P
Grammaticalmente non ho nulla da dire, forse solo un paio di osservazioni che sono questione di gusti: a me sarebbe suonato meglio al posto "Si ritrovava in ginocchio" o "si ritrovò" o "si era ritrovato". E, visto che parli dello sguardo direi "farselo scivolare addosso".
Aggiungo che è difficile che il collo porti direttamente agli zigomi ;P E le curve più che flessibili le vedrei "flessuose". Ti piace proprio tanto l'aggettivo estraniante? Per la corona delle pupilla? Capisco invece quel "seppellire" tutto alla fine - bello. E soprattutto spaventoso.
Sono tutte piccole cose, però distolgono, secondo me, dalla narrazione, un po' come servire una parmigiana di melanzane su un piatto sbeccato e con le forchette coi rebbi deformati - chi mangia finisce per ricordare questi dettagli più di quanto sarebbe giusto e nell'insieme tolgono punti, inevitabilmente, alla bontà dell'esperienza.
La donna appare di colpo pericolosa quando sottinendi che avrebbe potuto controllare William. Non c'è nulla nel suo aspetto che poteva portarci a provare un po' di inquietudine? A parte l'estraniante? Aiuterebbe a "creare" l'atmosfera.
Mi piace la riflessione su crudele e sadico - sadico è chi si compiace della propria crudeltà: il destino è proprio uno stronzone certe volte.
Un po' meno le scie di fumo che detergono un cielo. Il fumo? Di notte? Una sensazione di pulito? Mah. Bellino invece "il soffitto del mondo".
Vedo che il tuo stile è comporto da frasi molto brevi, all'inglese, diciamo; a me non spiace occasionalmente, ma non lo reggo molto per tutta una storia, solo per alcune frasi ad effetto che dovrebbero essere come flash all'interno della narrazione. Da un'idea o di un racconto molto concitato o troppo semplice. rendere i periodi un pochino più lunghi accorpando, ogni tanto? Non ne perderesti in leggibilità.
Nel complesso è un buon inizio per una storia: non dai via molto al lettore, non sappiamo in che epoca ci troviamo, non sappiamo dove - il nome è inglese, ma lui è un mercante, ha conosciuto anche degli emiri e potremmo essere ovunque... è buio, non sappiamo se fa freddo o fa caldo, che stagione... non ci descrivi i vestiti. Non è una critica, sia chiaro: termini con il cliffhanger, ma il cliffhanger è per tutto il capitolo, non solo per il fatto che non sappiamo che succederà al povero William (e non sappiamo nemmeno se è lui il buono o se è il cattivo).
In bocca al lupo con la prosecuzione della storia! |